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Problema familiare


SorellaXXX

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Salve a tutti ....spero di essermi presentato correttamente ,nella sezione adeguata....comunque....Vi Racconto:

Vivo in un paesino della provincia di trapani, io ,mio padre ,mia madre e mia sorella. La mia famiglia è molto "particolare": mia madre ha una sorella che la odia (mia zia è pazza), una madre (mia nonna) che ha paura di mia zia è quindi non calcola mia madre...Mio padre : figlio unico , nn molto lavoratore ... testone.... Mia sorella : 27 anni ( 4 anni più grande di me)...gia da piccola ha fatto tutto quello che gli passava per la testa , (giusto), ma senza prendersi le proprie responsabilità...IO :23 anni siciliano..quasi normale....

mi sono scritto in questo sito perchè non cè l'ha faccio più...2 ore fa ho scoperto che mia sorella vuole scappare di casa , chiede soldi a persone delle chat , e chiede anche di usurai.......

Mia sorella: 27 anni , bassa , grassa, testona con i familiari, un pezzo di pane con gli altri che la prendono in giro e la sfruttano,almeno prima perchè da almeno 8-9 anni che non ha amicizie . E' sempre a cercare fidanzati inesitenti su chat varie .....quando li trova dice che erano amici suoi ... a loro racconta stronzate su stronzate ....che ha ferrari e ville ...invece siamo sono una famiglia media... si vergogna di quello che ha , non accetta la realtà ....dice che è una persona splendida , invece alla sua famiglia se può se la sarebbe venduta per poco...tutto per dare i soldi a i suoi fidanzati ,, piccoli esseri umanoidi alcuni, altri veri diabolik......

Io studio fuori, nel centr'italia, il 1 anno , senza avere nessun certificato nessuna garanzia , anche mia sorella parte , si reca a roma dicendo di un lavoro(inesistente)...la storia finisce con mia sorella che chiede i soldi a me (soldi dei mie genitori) dopo che ha finitoi suoi è prestiti da parenti(mai restituiti ),e mi dice vieni a Roma che scendiamo insieme ...ok gli faccio...il giorno che dovevamo scendere ,partivamo la sera, non si fà trovare rimango all'aeroporto per 5 ore. mi telefona una sua amica che mi porta a casa sua ... è mi dice che mia sorella non paga,, si fa fare dei regali da persone sconosciute. e deve pagare 1 mese di arretrati e dei soldi prestati,Considerando che la casa era stata pagata 3 mesi anticipati..da settembre a ottobre...e a dicembe dovevamo scendere....

Io Chiedo a voi ...che devo fare? ...scusate,scrivo di fretta... grazie anticipatamente

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Ora finalmente rivelero il segreto per la vera parità dei sessi, le donne non la otterranno mai se dipenderànno così tanto dall'uomo. .l'uomo riesce a stare tranquillamente senza la donna, la donna da single non riesce a stare neanche una settimana senza cercar di tornare col suo ex o trovarne uno nuovo..questa loro dipendenza da noi, li porterà sempre ad essere sottomesse non fisicamente ma psicologicamente, quando impareranno a restare anche sole tranquillamente e ci faranno capire che non dipendono più da noi allora avranno la vittoria in pugno..ma fino a quando non riescono a stare neanche un giorno senza la presenza dell'uomo questo non avverrà mai..gara a che punto arriva tua sorella per non sentirsi single...è hai capito quello che dico..

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  • 1 month later...

Ora finalmente rivelero il segreto per la vera parità dei sessi, le donne non la otterranno mai se dipenderànno così tanto dall'uomo. .l'uomo riesce a stare tranquillamente senza la donna, la donna da single non riesce a stare neanche una settimana senza cercar di tornare col suo ex o trovarne uno nuovo..questa loro dipendenza da noi, li porterà sempre ad essere sottomesse non fisicamente ma psicologicamente, quando impareranno a restare anche sole tranquillamente e ci faranno capire che non dipendono più da noi allora avranno la vittoria in pugno..ma fino a quando non riescono a stare neanche un giorno senza la presenza dell'uomo questo non avverrà mai..gara a che punto arriva tua sorella per non sentirsi single...è hai capito quello che dico..

leggendoti, da quale romana verace quale sono, verrebbe da dire: ma che stai a dì? ma poi rileggendo tra le righe (leggendo molto attentamente), provo compassione.

Lorella

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Compassione?? Tu non dipendi dall'uomo, ne sei sicura?? Magari leggilo una terza volta tra le righe ci potresti trovare verità difficile da ammettere...pensi che questa persona citata qui, non sia dipendente dall'uomo??

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È come se tu mi dicessi che gli uomini..sempre generalmente, pensano soprattutto al rapporto sessuali e io ti risponderei che provo compassione per te, no io ti risponderei è vero..ed è vero tanto quanto il fatto che la maggior parte delle donne non riescono a stare neanche una settimana single, questo avviene solo se sono ancora innamorate di un altro o se non se le prende nessuno, altrimenti compito del giorno trovare subito un ragazzo, tra cui tantissime non gli frega neanche se li amano, basta che il ragazzo ama lei...

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Se vuoi ti cito frasi di mie clienti donne divorziati e dai miei clienti uomini divorziati...

donna:voglio trovarmi un compagno perché non voglio o ho paura di rimanere sola.

uomini: voglio trovarmi una per scopare, stasera a casa mia partita e birra..

E da qui che ho capito che la donna dipende troppo dall'uomo mentre l'uomo meno della donna..e la vera parità si avrà quando la donna non ha più paura di rimanere sola..e per noi uomini sarà dura poi...:-))

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Cmq si dice non condivido il tuo concetto...che ci può stare. ..pena o compassione si prova solo verso le persone malate...per il resto non me la prendo..sei libera di pensare cose diversamente da me...certo se esprimere sti il tuo concetto al riguardo dei dati che ho presentato invece di generalizzare con il discorso è più complicato sarebbe più maturo e fine alla conversazione..

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Non devi e non mi aspetto che tu condivida o no un mio concetto, non mi interessa e non mi cambia il mio punto di vista. Trovo troppo semplicistico e poco profondo il tuo definire e catalogare UOMO e DONNA. Potrei farti una lista lunga .... decidi tu, di donne che sono single e non per loro scelta, continuano a crescere figli, continuano a lavorare, ecc....senza nessun compagno accanto e non perche' non possono ma perche' non vogliono e tra queste due parole ci sono oceani di differenza. Non sono una vecchia e stantia femminista, ma oggi vedo che la donna ha un impatto diverso a livello sociale. Come vedo tanti uomini che aiutano le loro compagne, portano a scuola i figli, sono presenti su tutto il territorio familiare. E' un discorso molto ma molto lungo. Di quali dati stai parlando? E' la realta' che fa numero. E' la vita di tutti i giorni che fa' realta'.

Lorella

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Allora bastava che rispondevi che tu hai constatato che la maggioranza delle donne invece vogliono rimanere sole, perché sempre di maggioranza parliamo, e avremmo intrapreso un colloquio normale per discutere su dati differenti e magari apprendere qualcosa reciprocamente, ma sinceramente di dico quello che penso che tu abbia frainteso il mio discorso iniziale come maschilista e che hai rispondo d'istinto senza ragionarci tanto dicendo che ti facevo compassione...poi per quanto riguarda i dati parlavo di statistica, cioè cosa avevi constatato tu come maggioranza, cosa diceva la maggioranza constatata da te, ti ricordo che questo è un discorso in generale lo so anch'io che ci sono tante varianti, ma ripeto era un dato che avevo constatato su un campione di più di 300 donne..che per il lavoro che faccio si confidano con me e mi raccontano i loro problemi le loro paure, e avevo constatato questo dato..

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Allora bastava che rispondevi che tu hai constatato che la maggioranza delle donne invece vogliono rimanere sole, perché sempre di maggioranza parliamo, e avremmo intrapreso un colloquio normale per discutere su dati differenti e magari apprendere qualcosa reciprocamente, ma sinceramente di dico quello che penso che tu abbia frainteso il mio discorso iniziale come maschilista e che hai rispondo d'istinto senza ragionarci tanto dicendo che ti facevo compassione...poi per quanto riguarda i dati parlavo di statistica, cioè cosa avevi constatato tu come maggioranza, cosa diceva la maggioranza constatata da te, ti ricordo che questo è un discorso in generale lo so anch'io che ci sono tante varianti, ma ripeto era un dato che avevo constatato su un campione di più di 300 donne..che per il lavoro che faccio si confidano con me e mi raccontano i loro problemi le loro paure, e avevo constatato questo dato..

ti spiego una cosa angelo che forse non hai capito: la libertà di parola è fondamentale quanto l'aria che respiriamo...parla per te, giudica per te, pensa per te, non per me nè per gli altri. trovo lo scambio di idee costruttivo e anche stimolante e che tu non sia dello stesso punto di vista non mi interessa. non è giusto o sbagliato ciò che dici ma E' TUO, e non è giusto o sbagliato ciò che dico MA E' MIO. non trovo neanche "ufficiale" una statistica e non mi interessa. la mia realtà di ciò che vedo e provo, questa è statistica, pur rispettando le benedette statistiche. tu come me sei piccola cosa al mondo....immagina quanto i nostro punti di vista siano rilevanti in un piccolo ambito come questo...

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Non capisco quello che dici...prima dici che la libertà di parola è fondamentale quanto l'aria, io esprimo un opinione in una Chat, e mi offendi, per aver espresso un opinione..

Poi dici trovo lo scambio di idee costruttivo è stimolante, poi successivamente dici che i nostri punti di vista sono insignificanti..

Poi dici non trovo ufficiale una statistica e non mi interessa...cosa mi offendi affare allora..(ancora non hai capito che la discussione non è nata per il punto di vista diverso figuriamoci ma per come hai esordito)..cmq dai lasciamo stare io non so che concetto tu abbia di Chat e non so se e normale dire che provi compassione quando hai un opinione diversa..tralasciando questo niente di personale amici come prima..

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  • 3 weeks later...

La donna è inferiore: lo so, lo so non sta per niente bene fare questo genere di affermazione proprio dopo due giorni dalla Festa della Donna e nel pieno del mese di marzo, dedicato alle celebrazioni della donna e delle donne, tutte. E so già che tante lettrici, indignate, hanno già abbandonato la lettura dell’articolo dopo averne visto solo il titolo, che di per sé è respingente. Perché tratta la differenza uomo donna da un punto di vista molto provocatorio.

“Ma che cosa stai dicendo Ilaria?! Proprio tu ti ci metti a dire che la donna è inferiore, tu che inviti sempre e comunque le donne a valorizzare se stesse e a essere pienamente realizzate in modo indipendente, autonomo e anche controcorrente rispetto al pensiero comune? Che modo è di affrontare un tema così importante come quello delle differenze uomo donna?”

Poi ci saranno anche lettrici che scuotono la testa assolutamente scettiche: “Ma se lo sanno tutti che ormai da anni abbiamo raggiunto la parità tra i generi, che le donne possono e vogliono fare tutto quello che fanno gli uomini! Ormai nessuno accetta l’idea che la donna è inferiore e l’uomo superiore. Anzi. Certo, c’è una certa differenza uomo donna, ma è data dalla natura, è inevitabile e noi donne dobbiamo sforzarci per andare incontro agli uomini, è il nostro ruolo, del resto.”

"L’uomo è per natura superiore, la donna inferiore; il primo comanda, l’altra ubbidisce. Aristotele" Twittalo

Ebbene, sia ben chiaro: la parità di genere è –nel mondo Occidentale – vera a parole, vera nei proclami delle istituzioni e vera nelle diatribe parlamentari, ma non è assolutamente vera nei fatti. Non è vera per le persone comuni, per gli uomini e le donne “normali” che vivono la loro vita su questa terra tutti i giorni. Che cosa significa? Significa che nell’atteggiamento mentale di moltissime donne e ancor più di moltissimi uomini permane un’idea radicata e potente di una profonda differenza uomo donna, una differenza che è sostanziale, di valore, di qualità e anche di merito. E nella pratica di tutti i giorni quest’idea della differenza uomo donna, crea profondi svantaggi per le donne e, soprattutto, è la causa di tante incomprensioni nelle relazioni tra uomini e donne, anche e soprattutto a livello sentimentale.

Differenza uomo donna e incomprensioni

Nei paesi occidentali (Europa e Nordamerica) le discriminazioni di genere e il diverso trattamento riservato a bambini e a bambine fin dalla prima tenera età è oggetto di studi e di ricerche sempre più specifiche e in un certo senso allarmanti.

Negli anni ’70 Elena Giani Belotti pedagogista e ricercatrice, ha pubblicato un saggio diventato un “riferimento” in Italia. Dalla parte delle bambine in cui spiega come bambini e bambine ricevano – fin dalla nascita – un’educazione completamente diversa in base al genere a cui appartengono. Fin dal modo in cui la mamma allatta il suo neonato di sesso maschile o la sua neonata di sesso femminile, si comporta in modo diverso nei confronti dei due: verso il bambino mostra maggiore pazienza, dedizione, tolleranza. Il bambino, in quanto “uomo” viene considerato “per natura” più libero, vivace, destinato a organizzare la propria vita in base a quelli che sono i suoi desideri e i suoi obiettivi di successo.

La bambina in quanto “donna” viene da subito educata a essere mite e tranquilla, a comprendere le difficoltà degli altri, anche facendosi da parte, sacrificando i propri sogni personali per un sogno ben più importante è più vasto – agli occhi della società che la educa –, che in realtà è il compito al quale è destinata, prima di decidere in autonomia: essere moglie e madre. E in quanto tale paziente, tollerante, accogliente e in grado di reprimere i propri bisogni e desideri, che quando la spingono verso una totale realizzazione personale vengono considerati “innaturali”, “fuori posto”, da “contenere” anche attraverso un’educazione severissima e profondamente limitante di talenti e inclinazioni individuali.

"Tutto il significato della vita della donna dipende da ciò, che la fanciulla trovi l’uomo che le si confaccia. Paul Julius Moebius" Twittalo

E’ vero che Elena Gianini Belotti ha scritto questo libro quarant’anni fa. Ma raccontava il tipo di educazione che di sicuro moltissime generazioni di italiani che ora sono nel pieno della loro vita hanno sperimentato sulla propria pelle: chi andava alla scuola materna negli anni ’70 ha poco più di quarant’anni adesso. Ma possiamo essere certi che anche persone più giovani sono state educate nello stesso modo. Non solo: chi è educato in questo modo tende a “trasferire” il modello di educazione che ha ricevuto ai discendenti, Quindi se tanto mi dà tanto, il vecchio principio educativo per cui si deve stabilire e mantenere una rigida differenza uomo donna ancora sopravvive nella stragrande maggioranza delle famiglie e delle istituzioni.

Gli studi di Elena Gianini Belotti facevano riferimento alla realtà italiana: ma anche Inghilterra, Francia, Germania, Svizzera e soprattutto Stati Uniti hanno avuto le loro Elene Gianini Belotti che hanno fatto analisi analoghe per le realtà dei loro paesi.

Differenza uomo donna e presente

Ti starai chiedendo che cosa mai tutto questo abbia a che fare con te e con le tue relazioni sentimentali. Ebbene, con tutta probabilità, tu o i tuoi genitori siete stati educati secondo un principio che alla base considera che vi sia una sostanziale differenza uomo donna e che spinge uomini e donne ad assumere comportamenti, modi di fare e di pensare diversi, fino a “forgiare” i loro desideri e le loro aspirazioni.

"La natura vuole, dalla donna, amore e dedizione materna.Paul Julius Moebius" Twittalo

E quindi? E quindi, in linea di massima le bambine e le donne che sono state cresciute in un clima educativo del genere tendono a considerare il loro ruolo nel mondo come “subalterno” e di servizio, prima alle figure maschili della loro vita e poi alla famiglia. Quante donne si “sacrificano” per il proprio partner? Quante madri “danno tutte se stesse” ai figli rinunciando alla vera realizzazione di se stesse, convinte che quello sia davvero il meglio?

E gli uomini? Gli uomini pensano in modo radicalmente diverso rispetto alle donne. Ecco perché uomini e donne non si capiscono. Gli uomini non considerano la propria vita in “funzione” di qualcun altro. Gli uomini considerano come prioritario il loro proprio benessere (e non quello degli altri, come fanno le donne) e la realizzazione di sé e dei propri obiettivi.

Ecco perché un uomo, di norma, non mette come prioritario nella realizzazione di sé un rapporto di coppia, non sogna il matrimonio e l’abito bianco e – guarda un po’ – quando si separa dalla moglie si occupa ben poco dei figli (tranne rare eccezioni) e magari non se ne occupava nemmeno prima, quando la famiglia era unita. Famiglia e figli sono un “di cui” tra i tanti nella vita di un uomo.

Per una donna spesso sono “tutto”.

Ecco perché le donne sognano l’amore, vivono tutto quello che fanno (compreso il lavoro) all’insegna delle emozioni e dei sentimenti e sono quelle che rimangono più facilmente invischiate in storie sentimentali difficili e fanno fatica ad allontanarsi e a dimenticarle: considerano il fatto di essere fidanzate, mogli o amanti perfette lo scopo della loro vita. L’unico ed esclusivo. Per quello se poi qualcosa non funziona pensano di aver fallito su tutta la linea. E si riprendono con difficoltà dal fallimento.

Per gli uomini, invece, in genere non è così. Un uomo quando fallisce in una relazione, recupera in mille altri modi, velocemente, tornando a occuparsi a pieno regime della propria serenità e del proprio benessere.

A questo punto tu ti starai chiedendo: va bene tutto, ma i tempi sono cambiati, anche se ci stiamo portando dietro, più o meno consapevolmente, più o meno dolorosamente, gli effetti di un “sistema culturale” vecchio di secoli, il mondo si è evoluto, la nostra società anche, e noi donne di sicuro.

Sono d’accordo sul fatto che noi donne ci stiamo dando un gran da fare per avvicinarci a un modo di pensare che allarghi il nostri orizzonti verso una visione dell’esistenza che contempli la realizzazione personale e non solo quella sentimentale, ma non basta. Non è ancora sufficiente.

Perché la realtà di tutti i giorni dimostra ancora e con tanta insistenza il fatto che le donne sono attaccatissime al proprio ruolo di “amanti dell’amore” e che sviliscono se stesse e il proprio ruolo rispetto a quello degli uomini che li circondano.

Differenza uomo donna e cambiamento reale

Il dibattito aperto anni fa da Elena Gianini Belotti e dalle sue colleghe in giro per il mondo continua: pochi anni fa un’altra autrice italiana, Loredana Lipperini, ha pubblicato un libro intitolato Ancora dalla parte delle bambine in cui spiega come soprattutto la comunicazione pubblicitaria e dei grandi media insista a costruire un’immagine della donna come essere subalterno all’uomo.

Giocattoli e personaggi di riferimento delle bambine contemporanee come la Barbie e le Winx per esempio spingono le donne del futuro a pensare che il loro compito principale per essere amate e accettate è quello di essere magre, belle, avvenenti. E miti.

Pochi giorni fa a proposito di internet e del suo uso i media hanno dato ampio spazio al “maschlismo di Google”: Google registra e memorizza i criteri di ricerca più comuni e a ogni nuova ricerca propone le frasi più comunemente cercate. Se in Google si di gita la frase “le donne devono”, lo strumento completa con le alternative. “devono stare zitte”, “devono stare a casa”, “devono lavorare”. Se vuoi approfondire il tema leggi il sagace articolo che Pamela Ferrara ha dedicato al tema.

La differenza uomo donna continua a essere alimentata, la respiriamo ogni giorno ed è quella che ci allontana dalla comprensione gli uni delle altre e da rapporti di coppia sereni e appaganti.

"L’uomo chiede alla donna di essere bella, lei chiede a lui di essere intelligente. Massimo Bontempelli" Twittalo

Brené Brown, ricercatrice texana che con i suoi appassionati studi di psicologia ha rivelato al mondo l’importanza della vulnerabilità personale, pochi giorni fa ha pubblicato un articolo sul suo blog nel quale, attraverso due video molto toccanti, mostra come l’educazione contemporanea che spinge gli uomini a essere forti, insensibili alla sofferenza e duri sempre e comunque e le donne ad essere belle e magre, stia facendo danni all’equilibrio emotivo sia degli uni sia degli altri.

E’ molto importante saperlo, per capire.

E tu, che ne pensi: credi che vi siano ancora molte donne che considerano importante la differenza uomo donna e che considerano l’uomo superiore e la donna inferiore? Come può vivere una relazione o le relazioni una donna che si sente inferiore agli uomini e che crede di valere solo se ha un uomo accanto?

***

ribadisco il consiglio che avevo scritto..questo è stato scritto da psicologi importanti spero a loro li crediate...la donna è più dipendente dal sesso opposto rispetto l'uomo tranne nel lato sessuale..e questo non vi farà mai avere la vera e propria emancipazione..spero che Lorella non se la prenda di nuovo...non era per offendere, ci ero arrivato a questa conclusione da solo..ma se ci riflettete non è difficile capire che realmente non c'è la vera parità e che la donna è più dipendente e ha più paura di rimanere sola...come avevo scritto sopra...

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  • 4 weeks later...

Io concordo con Lorella, ispiri un po' di compassione.

Comunque dovresti considerare la possibilità di consolidare le tue affermazioni più in base alle tendenze che alla tradizionale visione dei sessi.

Allora la tendenza qual'è? Ci sono molti più divorzi, ci sono molte più coppie di fatto, ci sono sempre più donne emancipate e lavoratrici, si concede (in via tendenziale) sempre di più l'affido o l'adozione (all'estero) a donne single... Un giorno faranno studi psicologici sul confronto tra la durata di un matrimonio gay maschile o gay femminile...

Io ti consiglierei di vivere con più lungimiranza. Ovvio che gli psicologi analizzano su dati attuali, non ho mai visto uno psicologo congetturare su possibili evoluzioni, ma chi è di mente aperta potrebbe farlo.

Chi si fossilizza su stereotipi ispira solo compassione.

Cosa resta di tutta questa discussione e dell'articolo da te riportato?

Che la donna è più legata ai sentimpenti, ha uno spettro di emozioni maggiore dell'uomo?

Hai scoperto l'acqua calda. Complimenti.

Ciao :)

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