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Lettino o vis a vis?


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Ecco si mi associo alla richiesta di Juditta, spiegacela per favore.

Inizio a sentirmi un'eletta fra le sue pazienti :D:

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Il controtrasfert sarebbe il vissuto emotivo dell'analista nei confronti del paziente. In altre parole il transfert del terapeuta verso il paziente.

Col procedere della terapia, col tempo, si instaura un rapporto di fiducia, di affettività che si può considerare un vero e proprio coinvolgimento, una partecipazione emotiva che scorre tra entrambi i membri della coppia analitica.

Il concetto di controtransfert si è evoluto dai tempi di Freud che sosteneva che era solo un elemento di disturbo per l'analisi, in quanto l'analista doveva rimanere sempre distaccato e oggettivo come un chirurgo.

Oggi invece il contributo emotivo dell'analista al processo terapeutico viene considerato fondamentale e sullo stesso piano di quello del paziente.

Per quanto tutte noi siamo un pò fuori di testa ed in ogni caso dipendenti dai nostri psi e sprovvedute :o: , noi "povere" ci rendiamo conto che abbiamo un cervello funzionante e dunque qualcosa da dire.... :unsure: Si instaura così, un rapporto dialettico in cui chi cerca aiuto e chi porge la mano sanno di essere necessari l'uno all'altro :wub: .

I veri successi terapeutici scaturiscono da un potente coinvolgimento reciproco ^_^ . Lo psi deve oltre che trovare interessante il caso, sentirsi intrigato da qualche aspetto della personalità del paziente.

Cara fioriblu spero di essermi spiegata! Il tuo psy ha ammesso di provare nei tuoi confronti delle forti reazioni emotive, ti pare niente! Il mio non ammetterebbe mai una cosa simile. Chiedigli subito di che genere perchè come nel trasfert ci possono essere tante sfumature (negativo, positivo, sentimentale, erotico), così saprai meglio come gestirti.

In ogni caso con lui sii sempre te stessa . Il bello dell'analisi è che possiamo mostrarci come siamo veramente senza dovere fingere come spesso siamo costrette a fare per sopravvivere nella vita. Ma io spero che col tempo "a trasformazione completata" impareremo ad essere sempre noi stessi e butteremo a mare quella maledetta maschera che siamo spesso costrette a mettere su. A presto Celina

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Cara fioriblu spero di essermi spiegata! Il tuo psy ha ammesso di provare nei tuoi confronti delle forti reazioni emotive, ti pare niente! Il mio non ammetterebbe mai una cosa simile. Chiedigli subito di che genere perchè come nel trasfert ci possono essere tante sfumature (negativo, positivo, sentimentale, erotico), così saprai meglio come gestirti.

In ogni caso con lui sii sempre te stessa . Il bello dell'analisi è che possiamo mostrarci come siamo veramente senza dovere fingere come spesso siamo costrette a fare per sopravvivere nella vita. Ma io spero che col tempo "a trasformazione completata" impareremo ad essere sempre noi stessi e butteremo a mare quella maledetta maschera che siamo spesso costrette a mettere su. A presto Celina

Ciao Celina,

Oddio, il solo fatto di pensare che lui abbia dei sentimenti verso di me, mi mette in imbarazzo ^_^, di tipo erotico poi non ne parliamo :wub::o:

Ho provato a parlagliene, ma quando io chiedo lui si trincera dietro un muro, come gli sia uscita una frase del genere me lo sto chiedendo pure io!!!!

Non è sempre così alle volte invece è stato duro, alle volte all'affetto che io chiedevo mi ha risposto con un secco "no" e di fronte ai suoi no spesso mi sento sola, poi all'improvviso lo sento lì vicino, vicino, talmete vicino che il suo affetto lo potrei toccare con mano e questo alternarsi mi spiazza e mi fa dubitare di ciò che sento.

Stai a vedere che lo sto portando sulla via della perdizione :unsure:

Tu hai provato a parlare con lui che questa sua mancanza di manifestazioni di affetto per te è un problema?

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Ciao fioriblu. Il mio è un continuo lamentarmi per il suo modo di essere poco affettivo. Lui prima sosteneva che era solo il mio trasfert che me lo faceva sentire così : traslavo in lui la figura di mia madre che è stata con me sempre molto autoritaria, egoista e divorante. Poco tempo fa gli ho chiesto: " Mi spieghi doctor perchè se lei per me dovrebbe essere il genitore ideale, non mi trasmette l'affetto ,la comprensione, l'umanità che mia madre mi ha fatto sempre mancare". E lui:" Bella domanda, Celina! Il mio obiettivo è quello di metterla nelle condizioni di rendersi conto che una persona adulta deve farcela da sola, deve distaccarsi da sua madre ,camminare, andare avanti sulle proprie gambe senza sostegni, diventare autosufficente e ci deve riuscire.Si deve rassegnare che sua madre non cambierà mai! Se io le facessi le coccole (si riferiva a coccole anche psicologiche) lei riceverebbe un surrogato, dannoso per il suo cambiamento".

Le cose più carine che mi ha detto in tre anni sono che ha visto poche persone appassionate come me del proprio lavoro, che scrivo bene, che ho una bella testolina e che invece di leggere libri di psi in modo disordinato mi potrei inscrivere all'università.

Tralascio le cose negative....la più tenera è che sono infantile. Ne avre tante da raccontarti anche con un risvolto tragicomico ma ora non ho tempo. Bacio

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ecco...allora io a volte l'ho sentito proprio fortemente il controtransfert del mio psicologo (che non è analista...)

Lui si è pure sbilanciato in un gesto d'affetto...e mi ha rivelato che il suo, di terapista, gli ha detto che ha sbagliato, che era andato un po' oltre...quindi non sarò del tutto una visionaria no?

Comunque, questo sentimento che sento è di grandissimo affetto...solo che essendo io paurosamente insicura, spesso diffido delle mie sensazioni, e temo di immaginarmi tutto!

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Riguardo al transfert, ti posso dire che l'ultima volta il mio psi, mi chiese, o forse dovrei dire si chiese lui stesso,se il suo controtransert non fosse talmente forte da impedire a me di lasciarmi andare :p:

Il mostrarsi sempre al meglio, forse poteva valere all'inizio del percorso, ma ora dopo che lui mi ha visto in condizioni a dir poco pietose, credo che la fase sia ormai passata.

Non mi lascio andare perché devo mantenere le distanze, perché c'è qualcosa dentro di me che mi porta ad avere paura di affezionarmi veramente a quest'uomo, perché non ho mai avuto un rapporto così "intimo" con nessuno e se da una parte so che mi posso fidare, so che lui è la persona giusta dall'altra ne ho il terrore.

Mannaggia quanto è difficile lasciarsi andare eh?! :B): Io mi sono dovuta IMPORRE di pensare meno e affidarmi di piu' al mio psicologo. Mi sono ritrovata, ad un certo punto, a pensare più a quello che lui poteva pensare di me che alla mia situazione da affrontare e da risolvere....con un dispendio formidabile ed inutile di energie...infatti poi quando si parlava dei "fatti miei" e dei miei problemi ero completamente spompa....cosi' mi sono resa conto che cosi' facendo non sarei arrivata da nessuna parte. E allora ho deciso di "sputtanarmi" completamente con lui...e ho cominciato a parlare, a farmi conoscere, a piangere e a sbraitare davanti a lui....a un certo punto mi sono detta:"Io sono cosi'. Se non mi faccio vedere come farai ad aiutarmi??" - Cosi' sto facendo e sinceramente credo che essere sinceri paghi sempre. O almeno me lo auguro dai!

Oggi invece il contributo emotivo dell'analista al processo terapeutico viene considerato fondamentale e sullo stesso piano di quello del paziente.

Per quanto tutte noi siamo un pò fuori di testa ed in ogni caso dipendenti dai nostri psi e sprovvedute , noi "povere" ci rendiamo conto che abbiamo un cervello funzionante e dunque qualcosa da dire.... Si instaura così, un rapporto dialettico in cui chi cerca aiuto e chi porge la mano sanno di essere necessari l'uno all'altro .

I veri successi terapeutici scaturiscono da un potente coinvolgimento reciproco . Lo psi deve oltre che trovare interessante il caso, sentirsi intrigato da qualche aspetto della personalità del paziente.

Anche io credo che per ottenere buoni risultati terapeutici sia necessario un forte ed appassionato interscambio di sentimenti. Il flusso emotivo secondo me deve essere reciproco. Solo cosi' la nostra mente si sentirà al sicuro e riuscirà ad aprirsi completamente...perchè penso che fino a quando si hanno delle resistenze (del tipo che non ti fidi completamente di chi hai di fornte) o dei dubbi..beh..sia molto difficile lasciarsi andare al 100% :huh: .

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Il controtrasfert sarebbe il vissuto emotivo dell'analista nei confronti del paziente. In altre parole il transfert del terapeuta verso il paziente.

Col procedere della terapia, col tempo, si instaura un rapporto di fiducia, di affettività che si può considerare un vero e proprio coinvolgimento, una partecipazione emotiva che scorre tra entrambi i membri della coppia analitica.

Il concetto di controtransfert si è evoluto dai tempi di Freud che sosteneva che era solo un elemento di disturbo per l'analisi, in quanto l'analista doveva rimanere sempre distaccato e oggettivo come un chirurgo.

Oggi invece il contributo emotivo dell'analista al processo terapeutico viene considerato fondamentale e sullo stesso piano di quello del paziente.

Per quanto tutte noi siamo un pò fuori di testa ed in ogni caso dipendenti dai nostri psi e sprovvedute <_< , noi "povere" ci rendiamo conto che abbiamo un cervello funzionante e dunque qualcosa da dire.... :Rose: Si instaura così, un rapporto dialettico in cui chi cerca aiuto e chi porge la mano sanno di essere necessari l'uno all'altro :redface: .

I veri successi terapeutici scaturiscono da un potente coinvolgimento reciproco :redface: . Lo psi deve oltre che trovare interessante il caso, sentirsi intrigato da qualche aspetto della personalità del paziente.

Cara fioriblu spero di essermi spiegata! Il tuo psy ha ammesso di provare nei tuoi confronti delle forti reazioni emotive, ti pare niente! Il mio non ammetterebbe mai una cosa simile. Chiedigli subito di che genere perchè come nel trasfert ci possono essere tante sfumature (negativo, positivo, sentimentale, erotico), così saprai meglio come gestirti.

In ogni caso con lui sii sempre te stessa . Il bello dell'analisi è che possiamo mostrarci come siamo veramente senza dovere fingere come spesso siamo costrette a fare per sopravvivere nella vita. Ma io spero che col tempo "a trasformazione completata" impareremo ad essere sempre noi stessi e butteremo a mare quella maledetta maschera che siamo spesso costrette a mettere su. A presto Celina

ciao Celina,

grazie per la bella spiegazione di controtransfert.... finalmente ho le idee un po' più chiare !!

la mia psi è junghiana, ma, per sua stessa ammissione, atipica nel senso che non è molto distaccata (non ho ancora capito se per me questo sia stato un bene o meno perchè così mi sono attaccata ancora di più a lei!!)

in ogni caso, mi ha detto avrie votle che le sono simpatica e che il mio bisogno di essere protetta combacia e stimola il suo senso materno/di protezione (che è di per se già sviluppato) quindi, a questo punto, spero che sia un bene per il nostro rapporto terapeutico e, soprattutto, spero che il suo controtransfert sia pari almeno alla metà del mio transfert perchè così starei in una botte di ferro !! :redface:

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Oggi è una giornata NO, rileggendo in qua e là mi sto chiedendo se i sentimenti che tutti/e diciamo di sentire in seduta non siano altro che proiezioni dei nostri sentimenti su di lui che come un bravo specchio li ritrasferisce su noi (discorso un tantini contorto ), ma che invece di noi non gliene può frega' de meno :Rose:

Scusate sarà la giornata, sono un'pò malinconica.

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Oggi è una giornata NO, rileggendo in qua e là mi sto chiedendo se i sentimenti che tutti/e diciamo di sentire in seduta non siano altro che proiezioni dei nostri sentimenti su di lui che come un bravo specchio li ritrasferisce su noi (discorso un tantini contorto ), ma che invece di noi non gliene può frega' de meno :huh:

Scusate sarà la giornata, sono un'pò malinconica.

io mi rifiuto di credere che si tratti solo ed esclusivamente di nostre proieizioni.

gli psi sono essere umani e come tali provano sentimenti, antipatie e simpatie quindi, NO, non sono specchi

tirati su fioriblu, oggi niente malinconia !! :LOL:

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Leftfield come sei drastico.... Lo dici perchè lo hai constatato personalmente o è solo una tua sensazione come quella del vomito di Penny? Dopo tre anni di lettino io ti dico di aver ottenuto risultati incredibili. Mi sento un'altre donna, più forte, equilibrata e per andare avanti finalmente non ho più bisogno di psicofarmaci. Il lettino "forse" non c'entra, i risultati ci sono stati per il buon rapporto che si è instaurato col mio terapeuta e per la sua professionalità. A me la "posizione lettino" sta benissimo :D: . mi rilassa e mi aiuta a lasciarmi andare, come se parlassi tra me e me... invece lui raccoglie tutto e le sue inuizioni sono preziose e sempre indovinate. Il fatto di passare alla poltrona è una possibilità che sto ponderando, ma forse ancora non sono pronta. Sicuramente il vis a vis è più stimolante ma induce ad un rapporto più "amicale", più alla pari, che penetra meno nel profondo.

Froggy, anche il mio psi è yunghiano, ma purtroppo è molto meno open della tua :Black Eye:Devo ammettere però che rispetto ai primi tempi è più loquace ed empatico (per mia fortuna!). Mi sembra strano che si possa avere un forte transfert per una donna, mi viene curioso capirlo. Chissà forse è così materna proprio perchè sa che il tuo transfert per lei può essere solo sano e positivo.

Io credo, cara fioriblu, che gli psi di una certa esperienza capiscono subito quando il transfert della paziente assume modalità nevrotiche .... e per prudenza e forse anche per fini terapeutici innalzano una barriera che a noi da l'idea di uno specchio inanimato che ci riflette passivamente, invece è vivente, vigile e motivato. Il tuo è perfino emozionato :rolleyes:Dai sù con la vita! :yahoo:Domani sarà una giornata si e vedrai tutto con più ottimismo.

A volte io mi metto nei panni del mio psi (ormai mi sono affezionata e tengo alla sua salute:a chi, se non a lui, potrei vomitare i miei infiniti casini!) : ascoltare per tante ore lagne, tragedie, piagnistei... :D: Se non avessero una buona dose di cinismo potrebbero essere loro in breve a cadere in depressione e ad avere bisogno di cure psicologiche.

A proposito del fatto che di noi se ne fregano, io non lo penso assolutamente, anche perchè alla fine il nostro benessere costituisce per loro un successo professionale e solletica il loro narcisismo.

Ciao a tutti. Celina

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Io credo, cara fioriblu, che gli psi di una certa esperienza capiscono subito quando il transfert della paziente assume modalità nevrotiche .... e per prudenza e forse anche per fini terapeutici innalzano una barriera che a noi da l'idea di uno specchio inanimato che ci riflette passivamente, invece è vivente, vigile e motivato. Il tuo è perfino emozionato :rolleyes:Dai sù con la vita! :yahoo:Domani sarà una giornata si e vedrai tutto con più ottimismo.

A volte io mi metto nei panni del mio psi (ormai mi sono affezionata e tengo alla sua salute:a chi, se non a lui, potrei vomitare i miei infiniti casini!) : ascoltare per tante ore lagne, tragedie, piagnistei... :D: Se non avessero una buona dose di cinismo potrebbero essere loro in breve a cadere in depressione e ad avere bisogno di cure psicologiche.

A proposito del fatto che di noi se ne fregano, io non lo penso assolutamente, anche perchè alla fine il nostro benessere costituisce per loro un successo professionale e solletica il loro narcisismo.

Ciao a tutti. Celina

Spero sia come dici tu,

leggo il forum e mi sto rendendo conto che sto perdendo tempo a chiedermi cosa prova lui, cosa provo io per lui.....per carità domande legittime dentro ad una relazione, ma mi dico: e che cavolo, adesso basta, ho i miei problemi in qualche modo li devo risolvere, devo pensare a me, lui e tutto quello che gli gira intorno sono solo cose secondarie di poca importanza.

In poche parole, ma siamo sicure che tutto questo pensare ai propri psi non sia una di quelle famose resistenze, che ci impediscono di pensare a ciò che veramente è importante per noi? :D:

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la relazione con lo psico . .passa attraverso i soldi . è pur sempre un rapporto commerciale..

in fondo a loro di noi non è che gliene frega piu di tanto ..

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Carissima fioriiblu, ma chi ha mai pensato che dobbiamo preoccuparci per loro? Hai ragione tu perfettamente!!!! Noi dobbiamo pretendere non pietire la loro totale dedizione e se sono distaccati e poco partecipi glielo dobbiamo fare capire con determinazione che non ci sta bene così. E per giunta li paghiamo, per sentirci trattate a pesci in faccia. Sapessi io quante ne ho dovute ingoiare di stronzate e ancora non è finita. Ma ora mi sento più forte, lucida meno "obnubilata" come diceva lui, per cui riesco ad avere in pugno la situazione.Prima ero soggezionata, mi incuteva timore , provavo per lui odio e insieme un' attrazione forte che mi impediva di fuggire.

Chiaro che sono esseri umani e può capitare ogni tanto che sono stanchi e non hanno voglia di parlare molto.

Ma perchè ti fai tante seghe mentali? Lasciati andare, fidati, sii sincera parla senza pudore anche di robe che non ammetteresti neanche a te stessa...dopo ti sentirai sollevata, avrai condiviso la tua sofferenza con qualcuno che ti capisce e vuole aiutarti.

Anche io non ho mai avuto una persona a cui ho raccontato tutto quello che lui sa di me.....Praticamente lui mi conosce intimamente più di chiunque altra persona al mondo, compreso mio marito e le amiche più vicine da sempre.Quando si accorge che sono reticente, non so come fa ma alla fine gli racconto sempre tutto,tutto.Celina

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Carissima fioriiblu, ma chi ha mai pensato che dobbiamo preoccuparci per loro? Hai ragione tu perfettamente!!!! Noi dobbiamo pretendere non pietire la loro totale dedizione e se sono distaccati e poco partecipi glielo dobbiamo fare capire con determinazione che non ci sta bene così. E per giunta li paghiamo, per sentirci trattate a pesci in faccia. Sapessi io quante ne ho dovute ingoiare di stronzate e ancora non è finita. Ma ora mi sento più forte, lucida meno "obnubilata" come diceva lui, per cui riesco ad avere in pugno la situazione.Prima ero soggezionata, mi incuteva timore , provavo per lui odio e insieme un' attrazione forte che mi impediva di fuggire.

Chiaro che sono esseri umani e può capitare ogni tanto che sono stanchi e non hanno voglia di parlare molto.

Ma perchè ti fai tante seghe mentali? Lasciati andare, fidati, sii sincera parla senza pudore anche di robe che non ammetteresti neanche a te stessa...dopo ti sentirai sollevata, avrai condiviso la tua sofferenza con qualcuno che ti capisce e vuole aiutarti.

Anche io non ho mai avuto una persona a cui ho raccontato tutto quello che lui sa di me.....Praticamente lui mi conosce intimamente più di chiunque altra persona al mondo, compreso mio marito e le amiche più vicine da sempre.Quando si accorge che sono reticente, non so come fa ma alla fine gli racconto sempre tutto,tutto.Celina

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Carissima fioriiblu, ma chi ha mai pensato che dobbiamo preoccuparci per loro? Hai ragione tu perfettamente!!!! Noi dobbiamo pretendere non pietire la loro totale dedizione e se sono distaccati e poco partecipi glielo dobbiamo fare capire con determinazione che non ci sta bene così. E per giunta li paghiamo, per sentirci trattate a pesci in faccia. Sapessi io quante ne ho dovute ingoiare di stronzate e ancora non è finita. Ma ora mi sento più forte, lucida meno "obnubilata" come diceva lui, per cui riesco ad avere in pugno la situazione.Prima ero soggezionata, mi incuteva timore , provavo per lui odio e insieme un' attrazione forte che mi impediva di fuggire.

Chiaro che sono esseri umani e può capitare ogni tanto che sono stanchi e non hanno voglia di parlare molto.

Ma perchè ti fai tante seghe mentali? Lasciati andare, fidati, sii sincera parla senza pudore anche di robe che non ammetteresti neanche a te stessa...dopo ti sentirai sollevata, avrai condiviso la tua sofferenza con qualcuno che ti capisce e vuole aiutarti.

Anche io non ho mai avuto una persona a cui ho raccontato tutto quello che lui sa di me.....Praticamente lui mi conosce intimamente più di chiunque altra persona al mondo, compreso mio marito e le amiche più vicine da sempre.Quando si accorge che sono reticente, non so come fa ma alla fine gli racconto sempre tutto,tutto.Celina

Domani ho la seduta,

seguirò i tuoi consigli: mi stendo sul lettino, chiudo gli occhi e mi rilasso......................................................................

spero di non rilassarmi troppo e di non addormentarmi :cray:

ciao e un :p:

Fioriblu

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Ciao leftfield. Medici scorretti e venali che approfittano della sofferenza umana purtroppo ce ne sono tanti ....ma in tutte le categorie :p: .

Dimmi se conosci uno specialista che non si fa pagare profumatamente la sua consulenza?

Non mi interessa difendere la categoria, ma che cambia se gli psi curano le anime malate anzicchè i corpi? Celina

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Ciao leftfield. Medici scorretti e venali che approfittano della sofferenza umana purtroppo ce ne sono tanti ....ma in tutte le categorie :p: .

Dimmi se conosci uno specialista che non si fa pagare profumatamente la sua consulenza?

Non mi interessa difendere la categoria, ma che cambia se gli psi curano le anime malate anzicchè i corpi? Celina

la storia di left, te la spigherà lui...comunque da quello che ho letto ha fatto 10 anni di analisi!

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Froggy, anche il mio psi è yunghiano, ma purtroppo è molto meno open della tua :abbr: Devo ammettere però che rispetto ai primi tempi è più loquace ed empatico (per mia fortuna!). Mi sembra strano che si possa avere un forte transfert per una donna, mi viene curioso capirlo. Chissà forse è così materna proprio perchè sa che il tuo transfert per lei può essere solo sano e positivo.

ciao Celina, il mio transfert così forte nei confronti della mia psi non mi stupisce tanto anche perchè sono omosessuale quindi è abbastanza normale che abbia sentimenti così forti nei confronti di una donna e non credo sia per niente casuale se ho sempre scelto uno psi donna anzichè uomo.....

il mio transfert per lei è sicuramente sano e positivo , ma non scevro di possibili implicazioni sessuali (anche se, probabilmente, sono riuscita a capire che l'attrazione erotica non ha niente a che fare con l'attrazione che provo per lei).

Spero sia come dici tu,

leggo il forum e mi sto rendendo conto che sto perdendo tempo a chiedermi cosa prova lui, cosa provo io per lui.....per carità domande legittime dentro ad una relazione, ma mi dico: e che cavolo, adesso basta, ho i miei problemi in qualche modo li devo risolvere, devo pensare a me, lui e tutto quello che gli gira intorno sono solo cose secondarie di poca importanza.

In poche parole, ma siamo sicure che tutto questo pensare ai propri psi non sia una di quelle famose resistenze, che ci impediscono di pensare a ciò che veramente è importante per noi? :D:

Fioriblu quando io per la prima volta ho parlato con la mia psi dell'affetto che provavao per lei, lei mi disse che il transfert faceva parte della terapia e che, in alcuni casi, la risoluzione dei problemi del paziente passa proprip attraverso l'analisi e la comprensione del transfert per cui, non credo che il concentrarsi sul nostro rapporto con lo psi sia solo una resistenza. certo che se tutte le nostre sedute le passiamo soltanto dichiarandogli il nostro eterno amore senza parlare d'altro allora la resistenza è dietro l'angolo :D:

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A me invece adesso viene la paranoia che ''voglio staccarmi'' sento che non è + come prima........ma razionalmente non lo voglio.........

e quindi c'è un combattimento non indifferente......un giorno vorrei andare piu' spesso e un giorno vorrei lasciare.........

Poi quando vado non so..........mi sento strana!!!Non riesco a vivere le emozioni in modo rilassato............

Mi agita star con lui........

Che casino.........

Sono in um momento molto confuso

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anch'io la sento un po' questa cosa...che dopo essermi avvicinata così tanto, ora mi sto un po' ritraendo...

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