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topazio

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  1. autolesionismo
  2. ciao Simona, anch'io soffro di disturbo alimentare, ho passato molti momenti di crisi,proprio tanti .... la bulimia mi ha devastata mentalmente e fisicamente, mi ha procurato dei problemi a livello di salute. In vari momenti ho avuto di tutto, crisi pazzesche in cui ingurgitavo quantità di cibo pazzesche. Ora il disturbo è ancora lì e mi possiede ma un pò ho imparato a controllarlo senza il supporto di psicologi, da sola, perchè ero in pericolo di vita. Ogni tanto ho dei periodi in cui sgarro ma poi mi rimetto sulla giusta strada. Secondo me tu come me e come molti ami la vita. Tutti noi la vogliamo vivere, non vogliamo morire ma è l'incapacità di viverla pienamente che ci porta questi sentimenti di autosvalutazione, di depressione, in cui ci buttiamo giù. Anch'io ho sempre pensato di essere una persona mediocre e sono stata sempre poco brillante negli studi. Mio padre amplificava questa mia poca capacità negli studi tanto che era diventata un'etichetta. Ti dico che in realtà noi non siamo mediocri ma normali. Anche se di fatto siamo poco brillanti non dobbiamo svalutarci ma dobbiamo apprezzarci. Io da molto tempo ho deciso di valorizzarmi. Io non sono istruita non ho nemmeno un diploma ma sono intelligente. Spesso confrontandomi con gli altri mi sento inferiore ma penso che devo vivere pienamente la mia vita, godere di tutto ciò che essa mi offre. Secondo me devi freddamente dire a te stessa "non sono brillantissima negli studi ma non importa, posso lo stesso vivere e fare altre cose. " quando dico vivere intendo da un punto di vista qualitativo, godi le piccole cose sia materiali che spirituali, sforzati di valorizzare gli altri facendo dei complimenti, come ti stanno bene i capelli così, è venuto buono questo sugo!!, prenditi delle gratificazioni facendo del movimento all'aperto... insomma non so se mi sono spiegata.... ciò che mi consola molto quando mi sento come te è il fatto che ci sono persone che hanno delle cose senza rimedio ad esempio hanno subìto l'amputazione di una parte del corpo, che hanno subìto un lutto grave ad es. di un figlio, che hanno perso la casa per il terremoto e vivono nelle baracche, che sono per la strada, che hanno perso il lavoro, ci sono cose veramente brutte per cui stare male e allora dobbiamo essere contenti di non avere quelle cose.... quando ti senti mediocre pensa che, anche se non sei il top tu sei tu, sei te stessa, tutti abbiamo qualcosa da dare agli altri .... anche solo il fatto di avere figli e dare loro l'amore è qualcosa di straordinario anche se non siamo degli scienziati o degli atleti o chissà chi. Per quel che riguarda il disturbo alimentare quello è un pò difficile eluderlo e superarlo completamente, ci si deve un pò convivere, io ci convivo e non sono mai andata dagli psicologi. spero che tu mi dia ascolto. Smetti di pensare sono mediocre, devi pensare io sono io, magari anche mediocre ma sono io e ho tante cose belle da dare agli altri... tutto può iniziare con piccole cose, ad esempio dobbiamo anche noi fare il primo passo e dire come ti sta bene questo vestito, come è buona la tua torta, fare complimenti, fare delle cose per gli altri, sprigionando la propria creatività. Ciò che dai non sempre torna indietro ma ti aiuterà a tirare fuori qualcosa di te stessa. ciao
  3. ciao mary soffro anch'io di disturbo alimentare, non sto qui a fare tanti discorsi. Capisco che non vuoi far conoscere il problema in famiglia. I miei genitori l'hanno sempre saputo ma hanno sempre fatto finta di niente, non volevano spendere risorse economiche per aiutarmi, anche umanamente non mi sono stati vicini così mi hanno lasciata a me stessa. Capisco che hai paura di essere etichettata come malata, capisco tutto. Una strada potrebbe essere rivolgerti a un consultorio in cui ci sono spazi di ascolto. La privacy viene rispettata, essendo tu maggiorenne non dovrebbero contattare i tuoi genitori, sono convinta che nessuno verrebbe a saperlo a meno che non ti veda qualcuno nella sala d'aspetto del terapeuta quando vai agli appuntamenti. io da una vita soffro di questo disturbo ma non sono mai andata dagli psicologi ma a te consiglio di andarci se non altro per avere sostegno, qualcuno che non faccia sentire sola con il tuo problema, che ti faccia sentire compresa. A tutti consiglio di costruirvi una vita anche se avete questa patologia, io non l'ho fatto perchè credevo di non valere niente, che non valesse la pena vivere una vita piena quindi mi sono trascinata senza costruire nulla di importante. Finchè siete giovani costruite una vita lo stesso perchè tanto il disturbo rimane, è difficile eliminarlo e allora tanto vale vivere .... Comunque una soluzione potrebbe essere andare presso un consultorio da uno psicologo in una zona un pò lontana in modo che è più difficile che qualcuno ti veda entrare ed uscire e che i tuoi familiari lo vengano a sapere. Secondo me fai bene a non far sapere niente a casa perchè ti metterebbero un'etichetta. Aprirsi invece con gli psicologi va bene, ne vale la pena perchè ti possono aiutare ad elaborare il tuo vissuto, a comprendere meglio quali possono essere le cause del tuo disturbo. ciao a presto.
  4. ciao dovresti secondo me provare la psicoterapia. Ho le tue stesse patologie e ci convivo da sempre. buona fortuna
  5. anch'io come te sono bulimica da tutta la mia vita, non so come venirne fuori, non ne vengo fuori in nessun modo, devo convivere con la mia malattia. ciao
  6. ciao junior t, io sono bulimica e autolesionista da quando ero bambina. Non sono andata mai dagli psicologi e tuttora convivo con questa malattia. Considerando che sei giovane secondo me puoi puntare sulla tua realizzazione della tua vita. Dovresti fare dei progetti per il tuo futuro sani, reali, non fare lo sbaglio di fare le cose in maniera campata in aria, così tanto per fare o per seguire il gregge. Ti assicuro che i sentimenti di non autostima, di sentirsi inutili, buoni a niente ... sono comuni a molte persone, più di quello che si pensa. Dimagrire non è facile perchè dovresti prima trovare un equilibrio interiore, elaborare i tuoi traumi con o senza terapeuti, elaborarli e cercare di conviverci. Non sono in grado di comprendere il tuo sentimento fino in fondo ma posso dirti che dovresti costruirti un futuro nonostante la tua sofferenza interiore. Sei in tempo, hai solo diciotto anni. Ci vuole molto tempo per elaborare i traumi e non si superano completamente ma si impara a prendere consapevolezza dei meccanismi che hai nella mente e in qualche modo potresti contrastarli, parlo per esperienza personale. Io sono dimagrita quaranta chili perchè ero in pericolo di vita, quindi la volontà di voler vivere ha avuto la meglio sulla mia malattia però ho ancora una dipendenza dal cibo. Dipende da te, se trovi un terapeuta che sappia veramente aiutarti allora scegli questa strada, in ogni caso per dimagrire non c'è una ricetta valida per tutti, io l'ho fatto per non morire. Ho seguito i consigli della dietista, molte verdure cotte e crude che danno la sazietà e poi concedersi di tutto l'importante è non eccedere la quantità delle schifezze. Anche se il disagio mentale non diminuisce dovresti controllare i tuoi impulsi e trattenerti, lo so non è facile... ciao buona fortuna
  7. ciao Gineprix, soffro dei tuoi stessi disturbi anch'io preferisco non usare farmaci che mi creerebbero solo dipendenze e non so fino a che punto mi possano aiutare. Ogni giorno mangio per noia anche quando non ho fame. La causa principale forse è la solitudine, sicuramente è questo, ci manga la possibilità di relazionarci e di trovare appagamento appunto da un punto di vista affettivo. Non è facile trovare una soluzione ma sicuramente la risposta sta nei rapporti sociali, dobbiamo sforzarci di trovare degli amici, una compagna o compagno eccetera. Dobbiamo sforzarci di curare i rapporti con le piccole cose, andare incontro agli altri e non solo aspettare che siano gli altri a fare il primo passo. Per il cibo io sono bulimica da sempre, fin da bambina. Da alcuni anni ho modificato il modo di mangiare e sono dimagrita e sto meglio. Un consiglio fai attenzione a non esagerare con i carboidrati e scegli cibi un pò più sani, questo si può fare. ciao
  8. ciao Francesco, non sono psicologa ma credo che si tratti di un problema mentale. Probabilmente c'è stato un evento che lui non ha superato e ha sviluppato questa depressione, niente più ha senso per lui e solo il cibo gli procura il piacere come nella bulimia. Credo che ci voglia come tu dici un ricovero coatto e poi dovrebbe essere seguito dagli psicologi anche dopo. Secondo me a volte le persone si lasciano andare senza rimedio e, se l'hanno scelto, peggio per loro. Dipende da lui volersi tirare fuori oppure no. Ci sono i consultori a cui ti puoi rivolgere. buona fortuna
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