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Redazione

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messaggi di Redazione

  1. Cara Fede92,

    forse è opportuno chiamare il numero 1522, Linea di aiuto sulla violenza, multilingue e attiva 24 ore su 24 in tutta Italia – gratuita.

    Dal servizio Donne contro la violenza:

    Come puoi essere d’aiuto in caso di pericolo immediato per aggressione o sospetta aggressione ad una donna?

    Innanzitutto mantieni la calma ed evita di metterti in pericolo. Coinvolgi altre persone, non agire da sola/o se possibile. Ricorda che per essere d’aiuto devi essere in sicurezza.

    Chiama i numeri di emergenza.  Lascia che sia la centrale operativa a chiudere la comunicazione

    Mentre aspetti i soccorsi se hai la possibilità di avvicinare la vittima: ascolta il suo racconto se ha voglia di parlare, rivolgiti a lei con calma senza esprimere giudizi. 

    Informati sull’eventuale possesso di armi da parte dell’aggressore.

    Fornisci le tue generalità e i tuoi recapiti con precisione alle forze dell’ordine. Potrebbero avere bisogno di te.

    Se chiami il soccorso sanitario, fornisci tutte le informazioni che ti chiederà la centrale operativa e fai solo quello che ti dicono di fare. Lascia che sia la centrale a chiudere la comunicazione e non abbandonare la vittima fino all’arrivo dell’ambulanza o dell’auto medica.

    Buona serata.

  2. Il 17/11/2020 alle 00:47 , Tort999 ha scritto:

    Spiego meglio la mia richiesta:

    dopo aver fatto una ricerca sul web, ho avuto l'impressione che tutti gli psicologi che posso trovare online sono solo quelli che sono più tecnologicamente avanzati ed hanno voglia di guadagnare visibilità.

    Va da sè che resterebbero fuori psicologi più anziani, meno tecnologici e/o che non hanno bisogno di visibilità, io vorrei provare a sentire anche loro prima di scegliere, ma non so dove trovarli.

    Ci sarebbe ovviamente l'albo, ma questo non indica il tipo di trattamento effettuato, la ricerca sarebbe quindi troppo estesa, sapete se esiste da qualche parte una lista con tutti gli psicologi e che ne indichi anche l'attività svolta?

     

    Grazie

    Purtroppo un elenco "completo" di tutti gli psicologi/psicoterapeuti italiani, con tutte le loro qualifiche e/o specializzazioni o campi di interesse, non esiste.

    Ma, in fondo, è semplice cercare nella propria zona di residenza uno psicologo "anziano" poiché, giustamente, sarà conosciuto ed indicato come riferimento da molti.
    E per questo ha meno bisogno di visibilità come invece può accadere ad un giovane che invece ha bisogno di farsi conoscere attraverso i moderni mezzi di diffusione pubblicitaria.

    Di siti che "pubblicizzano" psicologi ce ne sono molti ed è facile trovarli con Google ma non vi è nessun sito che comprenda tutti. L'alternativa è l'Albo Nazionale (www.psy.it) ma non vi sono inserite le competenze del singolo professionista.

    Buona giornata.

     

  3. Cara Collega,

    per questo annuncio puoi utilizzare più efficacemente lo spazio apposito presente su Psiconline.it

    https://www.psiconline.it/area-professionale/servizi-ai-professionisti/annunci-classificati.html

    Il tuo annuncio, inseribile gratuitamente, viene anche inviato attraverso la news letter del giovedì a migliaia di abbonati e quindi ottiene certamente una maggiore visibilità.

    Buona giornata.

  4. Il 3/8/2019 at 19:13, Berpa dice:

    E se non dovesse andare bene? 

     

    Ciao Berpa.

    Quali sono i motivi per cui non dovrebbe andar bene, cosa potrebbe accadere rispetto a quello che conosci (visto che è il tuo lavoro)?
    C'è però un problema ed è quello che attiene al motivo per cui ti fai queste domande. Se mi trovo in una situazione nuova è naturale avere dei dubbi ma è altrettanto naturale affrontarli e superarli e questo tu hai difficoltà a farlo.

    Non sarebbe allora opportuno cercare di capire il perché? Confrontati qui sul forum con altri e, magari, parlane con un professionista del settore (psicologo e/o psicoterapeuta) per avere quanto meno un orientamento di massima.

    Buona giornata.

     

  5. 9 ore fa, Trixie dice:

    Secondo voi faccio bene a continuare o dovrei smettere? Dovrei parlarne con la mia psicologa? In caso, come potrei iniziare il discorso?

    Ciao Trixie, quelle che stai vivendo sono fasi presenti in qualunque psicoterapia. Capita sempre che, in un momento del percorso intrapreso, vi siano dubbi ed incertezze sui progressi, sugli obiettivi e sui risultati raggiunti.

    Sarebbe lungo spiegare perché questo avviene, ma se ne parli con la tua psicoterapeuta francamente, dicendole esattamente quello che provi, i tuoi dubbi, il tuo desiderio di lasciare la terapia e le sensazioni che ti fanno star male, sarà lei stessa a cercare di capire con te cosa accade e quindi ad aiutarti  a comprendere se è una fase passeggera oppure ci sono delle indicazioni di interruzione reale del lavoro.

    Puoi iniziare il tuo discorso semplicemente dicendole che sono alcune settimane che hai dei dubbi e che vuoi parlarne...

    Buona giornata.

     

  6. Ciao Chiara, in realtà nessuno di noi è solo veramente. 

    Quando abbiamo la sensazione di esserlo è perché, probabilmente, abbiamo scelto di non entrare in contatto con un mondo che ci spaventa e non ci capisce come vorremmo. 

    Perché non provi a parlarne con un professionista della tua città, magari utilizzando un servizio gratuito come il Consultorio Familiare? 

    Oppure prova a chiamare il supporto psicologico gratuito di Psiche Help Onlus (www.psichehelp.it) e parla con una psicologa per cercare di chiarire insieme a lei alcuni dei problemi che ti tormentano. 

    Ricorda sempre che tutto dipende dalla nostra voglia di affrontare le cose, perché le cose, prese singolarmente, sono sempre affrontabile. 

    Buona giornata. 

  7. Cara Diamanda,

    il dubbio sul consenso informato non è particolarmente complesso da risolvere.

    Vi sono vari modi per farlo, dal modulo del consenso scaricato come PDF e poi firmato e inviato per posta o per email dopo averlo scannerizzato oppure alla firma elettronica, che oggi inizia a diffondersi concretamente. Esiste anche la comunicazione via PEC che equivale ad una raccomandata AR e così via.

    Come vedi, a questa domanda le risposte sono molte.

    Le altre domande, invece, entrano nello specifico professionale e le nuove regole ordinistiche implicano che chi agisce online sia preventivamente formato a farlo e quindi abbia acquisito una competenza nella materia attraverso corsi di formazione e così via.

    La privacy, infine. Le norme che la regolaziono sono esattamente le stesse, sia online che offline, e questo obbliga il professionista ad attivarsi per rispettarle. Anche qui esistono molte  modalità tecniche per adempiere al compito e sarebbe troppo lungo spiegarle qui.

    La consulenza psicologica e la psicoterapia online sono comunque un campo nuovo che può essere particolarmente utile per quei soggetti che hanno necessità di un intervento psicologico e non sono nella condizione di potersi recare nello studio di un professionista.

    Chi lo ritiene opportuno può usufruirne, chi pensa non ne valga la pena può tranquillamente scegliere di recarsi nello studio del professionista che ha individuato come ausilio per le proprie necessità.

    Buona giornata.

     

     

  8. Parlare di ansia sociale oggi è particolarmente importante perché ci sono molte situazioni dove il nostro contatto con il mondo circostante risulta complesso e difficile.

    La Redazione di Psiconline ha messo a disposizione di tutti i navigatori del web uno strumento semplice, un test psicologico autovalutativo, che può aiutarci a capire lo "stato dell'arte" e cioè la nostra ansia scoiale.

    Come detto, è uno strumento di autovalutazione che non sostituisce il parere di un esperto ma ci aiuta a capire meglio ciò che accade.

    Cliccate sul link e buon lavoro.

     

  9. Il Codice Deontologico degli Psicologi commentato articolo per articolo

    Catello Parmentola, psicologo e psicoterapeuta di Scafati (SA), componente della Commissione Deontologia dell’Ordine Nazionale che estese il primo Codice Deontologico degli Psicologi italiani e Elena Leardini, avvocato di Pesaro, Consulente legale per la deontologia professionale degli Psicologi per diversi Enti Pubblici e Privati e già Membro esterno della Commissione Etica e Deontologia dell’Ordine Psicologi Lombardia e Membro effettivo del Gruppo per la Formazione a Distanza dello stesso Ordine, commenteranno, articolo dopo articolo, settimana dopo settimana, l'intero Codice Deontologico degli Psicologi Italiani.

    https://www.psiconline.it/table/area-professionale/il-codice-deontologico-degli-psicologi-commentato-articolo-per-articolo/

  10. 15 ore fa, diamanda dice:

    Oppure ci son stati cambiamenti che non conosco? 

     

    Si, in effetti ci sono stati dei cambiamenti in relazione al problema della psicoterapia online.

    Il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi (CNOP) lo scorso maggio ha approvato e reso operanti le nuove Linee Guida per la psicologia online consentendo, a certe condizioni, anche l'effettuazione di psicoterapia online.

    Ovviamente la psicoterapia online è diversa dal counseling online e deve essere effettuata solo ed esclusivamente da chi è psicoterapeuta. Il counseling, invece, viene effettuato online anche da persone che non sono psicologi e quindi bisogna essere molto attenti nel capire chi c'è dall'altra parte e quali sono le sue qualifiche professionali.

    Per quanto riguarda le App, infine. Sono degli strumenti che consentono una maggiore facilità nell'utilizzo della rete sugli smartphone ma devono sempre avere dietro professionisti qualificati ed iscritti all'Ordine professionale per poter essere considerate "serie ed attendibili".

    Qui trovi anche una intervista a Luigi Di Giuseppe, Responsabile di Psiconline, proprio sulla psicologia online.

    Speriamo di essere stati abbastanza chiari. 🙂

    Buona giornata.

    La Redazione di Psiconline.it

  11. internet_addiction_test_-_psiconline.jpg

    Internet e i social network sono oggi un punto di riferimento importante per la vita di ciascuno. Ma possono anche diventare fonte di problemi e di difficoltà se non si è in grado di gestire concretamente il rapporto con questi strumenti.

    Su Psiconline abbiamo inserito una Scala di Autovalutazione che ci aiuta a capire il nostro rapporto con il web e se siamo ancora capaci di gestirlo oppure se ormai siamo diventati dipendenti dalla rate.

    Per saperlo clicca sul link che segue e compila il test psicologico online:

    https://www.psiconline.it/servizi/i-test-psicologici/internet-addiction-test-iat.html

    Ricordati, però, che il Test è indicativo e che per qualunque valutazione concreta è sempre necessario rivolgersi ad uno specialista del settore.

     

    La Redazione di Psiconline.it

     

  12. 3 ore fa, alcatrazrocco dice:

    Che cosa significa essere un bot? che sarei un Fake? 

    p.s.

    Bel modo di rispondere a chi si apre e cerca un pocodi comprensione.

    Lo sapevo che non dovevo inscrivermi.

    Vabbe magari qualcuno lo capisce.

    E poi, proprio per Ste Rivoluzionario copernicano che motivo avrei per fare tutto questo?

    Comunque ciao

    Abbiamo cancellato un post che era chiaramente scritto da un bot e il post di Ste si riferiva a quello.

    Non arrabbiamoci inutilmente, non aiuta a star bene :LOL:

    La Redazione

  13. Lo shopping compulsivo è un comportamento guidato da un impulso urgente e irresistibile a comprare, che per quanto vissuto come eccessivo da chi lo mette in atto, viene ripetuto più e più volte fino a che determina effetti dannosi per l’individuo e per le persone a lui legate.

    Pensi di soffrire di shopping compulsivo? Prova a compilare il Questionario di Autovalutazione per cercare di avere una risposta.

    https://www.psiconline.it/autovalutazione-shopping-compulsivo.html
     

    Buon lavoro! :-)

     

    P.S.: Ricorda che, come per tutto quello che trovi online (test e/o pareri), non è mai possibile arrivare a conclusioni definitive. E' sempre necessario il parere di uno specialista del settore.

     

  14. Ciao.
    Prova a cercare su www.psicologi-italiani.it uno psicologo che lavori nella tua provincia di residenza.
    Potrai anche trovare chi effettua la prima visita gratuitamente.

    Oppure rivolgiti al Consultorio Familiare della tua ASL e chiedi un appuntamento con lo psicologo. In genere è l'unico servizio rimasto totalmente gratuito.

    Infine, presso il tuo Distretto Sanitario di Base certamente vi sarà uno psicologo specialista ambulatoriale che effettua psicoterapia atraverso la prenotazione del CUP e con il pagamento del Ticket. Prova a chiedere e verifica.

    Buona giornata.

     

    La Redazione

     

  15. Caro Memetico,

    a beneficio di tutti gli utenti proviamo a rispondere alla tua domanda.

    Il discorso in effetti è più complesso. E' vero che chi frequenta una scuola di specializzazione in psicoterapia può effettuare verso la fine della sua formazione delle psicoterapie "didattiche", avendo dietro le spalle un tutor esperto designato dalla Scuola, ma è anche vero che non è possibile, anzi è espressamente vietato, utilizzare il titolo di psicoterapeuta (che non si è ancora conseguito) ma al massimo si può indicare che si è "psicoterapeuta in formazione".

    Questo sia per chiarezza verso gli utenti che per chiarezza verso i colleghi e l'Ordine professionale.

    Forse la soluzione migliore, come suggerito in precedenza, è quella di esporre i propri dubbi e le incertezze che ne derivano ed ascoltare le risposte del professionista che sarà certamente in grado di fornire una chiara ed esauriente spiegazione del problema che sollevi. E parlarne in seduta è comunque un momento importante, sia per capire cosa accade che ai fini del processo terapeutico, qualunque sia l'orientamento della collega di cui parli.

    E non dimenticare che chi è abilitato e formato ad operare in un campo ha le capacità per gestire le domande che gli vengono poste. E quindi il rapporto non può che migliorare. Se così non fosse, meglio saperlo prima che scoprirlo dopo.

    Buona giornata.

  16. 19 ore fa, Gazza dice:

    Io credo che la sincerità debba essere alla base di ogni rapporto, soprattutto di ogni rapporto terapeutico. Secondo me devi parlarle dei tuoi dubbi, che sono più ce leciti, senza avere paura di fare nessuna figuraccia. Vedrai che capirà. Del resto da quello che mi dici non mi sembra una persona disonesta e l'ipotesi dell'albo non aggiornato mi sembra più che probabile. 

    Se proprio non ti fidi e non vuoi parlarne con lei, un'altra soluzione potrebbe essere contattare direttamente l'ordine e chiedere informazioni. 

    Il suggerimeto di Gazza è eccellente :-)
    Chiedere con cortesia non inficia il rapporto, anzi lo rafforza in chi non ha nulla da nascondere.
    E l'ipotesi di un database non aggiornato sul sito dell'Ordine è più che plausibile.

    Buona giornata.

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