Marley

Purtroppo queste cose richiedono tempo per evere una chiarificazione...molto,molto tempo...e anche dopo resteranno comunque degli strascichi. Tempo interminabile ovviamente, soprattutto per chi nella situazione ci si è trovato catapultato contro la propria volontà. Puoi solo aspettare Daniele. Aspettare e sperare. O scappare.

In realtà (ma questa è solo un'ipotesi) alla lettera un gioco strutturato dovrebbe essere un'attività, gioco appunto, totalmente organizzata da chi la propone. Si stabiliscono a priori le modalità di svolgimento, le regole, il fine e chi ne prende parte deve eseguire ciò che è gia stato predisposto. Gli scacchi; la dama...giochi con regole ben precise che non lasciano spazio all'improvvisazione (come potrebbero invece essere i giochi che fanno i bambini con bambole e macchinine). ma è solo un'idea. Non ne sono affatto certa.

Ciao ragazze! Periodaccio questo eh? Joker, dopo anni di terapia ti consiglio assolutamente di parlare alla psi di ciò che è successo il giorno del battesimo e, come dici tu, devi comunicarle di voler affrontare l'argomento da sole. Non so, a mio giudizio è un pò presto perchè la tua famiglia conosca questa situazione. Forse dovresti prima rivisitarla individualmente per poi renderne partecipi anche loro. E poi, anche se la terapia in questo periodo affronta l'argomento "famiglia" non esitare a dire al terapeuta che vorresti parlare anche di altro. Davvero, sono certa che lo apprezzerà e sarà molto costruttivo per entrambe. In fin dei conti tu vai lì per risolvere i tuoi problemi...e lui può conoscerli solo grazie a te. Quindi forza: fatti coraggio e prendi il problema a due mani! Per Tex: sì di solito è consigliato l'appoggio del nutrizionista. Il problema è che l'efficacia di questo aspetto è di breve durata nel senso che noi lo affrontiamo nel modo sbagliato. Per quanto possiamo contarcela, per noi quello è un dietologo. Dietologo=dieta=dimagrire. Ricadiamo sempre sullo stesso punto. ovvio che è meglio avere qualcuno che ci segua anche a livello prettamente alimentare...però dipende anche da noi, se è il momento giusto insomma. Andare là con lo scopo di ottenere un nuovo modo per perder peso non è l'approccio giusto per risolvere un problema di tipo alimentare...a volte risulta inefficace quindi. Lo psicologo può consigliare in proposito comunque.

Ciao Daniele, innanzitutto ti chiedo cosa intendi con "ora che la situazione si sta risolvendo"? Non voglio disilluderti o toglierti quel poco di felicità che hai appena riacquistato,ma da cosa deduci questo miglioramento? Nel senso, ok che lei ti dice che si è accorta di aver fatto uno sbaglio...ma da ciò che scrivi tu lo sbaglio è riferito all'uomo con cui è uscita in questo periodo...e voi? Insomma, sei proprio certo che le cose vadano meglio? Non è che questo dubbio che senti crescere in te nasce dal fatto che non c'è alcuna base concreta su cui appoggiarsi per pensare di poter ricostruire qualcosa? Il fatto che lei si sia accorta di aver fatto un incontro sbagliato non significa che tornerà necessariamente sui suoi passi no? A meno ch'io non abbia capito la situazione leggendo il tuo post eh..

Bè ora cercherò di studiare un pò.Alla prossima...

Ciao!Ora va molto meglio rispetto al cibo. Per fortuna devo riconoscere che quando accade è sempre totalizzante ma le crisi sono davvero molto diminuite negli ultimi tempi. La realtà è che le cose non vanno bene in generale e soprattutto il rapporto col mio ragazzo si sta un pò sgretolando negli ultimi tempi...e la cosa mi mette molta tristezza e desolazione. Era l'unica cosa solida e bella della mia vita; l'unica per cui valeva la pena far progetti e sognare...adesso mi sento un pò vuota e disillusa...ma tutto nasce da me purtroppo. Sempre e solo dalla mia testa... e poi gli amici? Chissà che fine fanno gli amici in questi momenti? Sono sempre stata una persona molto chiusa e solitaria che non riesce a crearsi una cerchia abbastanza ampia di amici con cui stare, ma diciamo al massimo 3 o 4 un pò più intimi...bè sta di fatto che mi sento molto molto sola. Dopo 3 anni e mezzo di vita di coppia ( e be,la colpa è mia) i rapporti sono un pò sbiaditi e adesso è difficile rinvigorirli nuovamente...insomma è un periodo un pò così...in parte per la situazione e in parte per il mio carattere. Per quanto riguarda il lavoro però sono contenta così. Cercherò dell'altro...anzi, c'è la possibilità a breve di potermi prender cura di un bambino, cosa che mi piace molto fare.

Giudizio inadeguato e superficiale direi.. Spiaggia,hai fatto bene se hai colto questo momento di serenità e ne hai approfittato per sottolinearlo unendoti a lei. Per quanto riguarda il fatto di essere critica nei suoi confronti, dipende dal modo in cui lo fai e da cosa intendi tu per "essere critica". Generalmente un appunto che specifica una posizione di accordo/disaccordo nei confronti di quello che fa l'altra persona non è preso come critica, ma magari come un semplice consiglio o un'opinione indipendente dalla propria. L'interiorità di chi subisce questo confronto insomma, non ne dovrebbe essere toccata. Spesso invece ( da quello che noto io ) la gente tende a fare critiche che incidono direttamente nell'autostima dell'altra persona. Non so, dipende dal carattere. Ciò che a te magari appare divertente perchè sai coglierne lo spirito, oppure ti sembra superfluo perchè riesci a giudicarti senza per questo andare a rovinare l'opinione che hai di te stessa, per altri può invece essere, ancora e ancora motivo di frustrazione e odio verso la propria persona. Ad esempio,un soggetto che vive da sempre nella regola della perfezione, magari per genitori o familiari eccessivamente rigidi ed esigenti, incapaci di dimostrare affetto e approvazione, può cogliere in ogni piccola nota che gli viene fatta una critica a se stesso e un motivo per considerarsi ancora più incapace ed inetto; come se ogni critica confermasse lìinutilità che vede nella propria esistenza e che ha maturato in tutta la sua vita. questa è solo un'interpretazione soggettiva ovviamente. Con ciò non ti sto dicendo che è come se la prendessi a calci quando le fai una battuta; ti consiglio solo di stare attenta a come reagisce e soprattutto ai commenti che fa su se stessa. Una persona che si considera una nullità spesso non perde occasione per sottolinearlo e cercare, in questo modo qualcuno che smentisca l'opinione che ha di sè..

Ma,infatti io mi stavo chiedendo come si potesse da un filmato arrivare a stimare il QI...

Ciao, leggendo la descrizione della tua amica mi sono rivista un pò in atteggiamenti che a volte metto in atto anch'io nei confronti di chi mi sta vicino e, sì, come dice mirtilla, soprattutto con le persone con cui mi sento libera di essere me stessa e che credo possano accettare il mio stato d'animo. Comunque credo che di solito, dietro a comportamenti di tipo scontroso e superficiale ci sia una richiesta di aiuto. Non voglio fare la psicologa, anche perchè non lo sono, ma per quanto mi riguarda so per certo che io stessa tendo a fare così...ma in realtà vorrei solo che la persona che ho di fronte mi abbracciasse e mi fosse vicina nella mia totale insoddisfazione verso me stessa e verso le cose che faccio. Insomma, è un pò come se ti aggredisse perchè si aspetta che tu, invece di lasciarla andare sperando che le passi e che le faccia bene stare per conto suo, le stia addosso fino a tirarla un pò su di morale, fino a farla sentire meno colpevole, meno insicura e triste di quello che magari è. Può darsi che questo sia quello che vorrebbe ma che non riesce ad accettare perchè e cmq difficile abbandonarsi totalmente ad un'altra persona e mostrarsi interamente nella propria fragilità. Mi sembra che tu comunque sia una buonissima amica, che non sta facendo nulla di sbagliato, anzi! Appunto, stalle vicino e accetta questi suoi lati poco piacevoli, senza alcun giudizio, perchè poi quello che avvicina le amicizie è la consapevolezza di poter mostrare tutto di se stessi senza dover temere una critica o una qualsiasi posizione giudicante dall'altra parte. Intanto puoi approfittarne per imparare a conoscerla ancora e magari scoprire quando, più frequentemente lei mette in atto questi comportamenti...fino magari a capirne la causa,se c'è.

Ciao Joker,grazie per il consiglio, xò purtroppo ho fatto di testa mia e il giorno dopo, in preda allo sclero più totale ho telefonato e ho disdetto la mia disponibilità. Figura di merda ovviamente e totale caduta della mia già invisibile autostima...xò vabbè,troverò altro. magari un posto dove non ci sia da mangiare...intanto oggi,dopo 2 giorni di non abbuffata, sono qui come una boa galleggiante...effetto preventivato cmq..

No,non intendo questo. Infatto ho detto che credo in una forte sensibilità dei bambini...quello che non capisco è che interpretazione possono dare a quella reazione da parte dell'animale. Se ti ricordi qualcosa, ad esempio, tu cosa provavi? se ti va di dirlo..

Eh sì...davvero non so cosa fare con questo lavoro...mi spaventa molto,ho paura che aggravi nuovamente la situazione (come è già successo altre volte per altro). Non è pigrizia davvero,ho sempre lavorato,ma questa volta ho davvero un'ansia enorme. Sarebbe brutto lo so, chiamare ora a distanza di una settimana e dire che non sono più disponibile...ma non ho firmato nulla e questa è la mia vita...tu cosa mi consiglieresti?

Ok,ma nel momento in cui l'animale manifesta dolore e avversione? I bambini sono molto sensibili in queste cose e sono sicura che capiscono. Perchè allora?

Ho un amica ( giuro:non sono io) che esce con un ragazzo che ha moglie e che si comporta davvero come un ragazzino. Si è buttato in questo rapporto a capofitto e si comporta come la persona più spensierata del mondo. Fa mille progetti per loro due...come un 20enne qualsiasi che esce da qualche mese con una ragazza che gli piace,privo di qualsiasi altra responsabilità...comportamento immaturo ed egoista. Ce ne rendiamo conto sia io che lei...ma sarei proprio curiosa di sapere cosa passa per la testa in una situazione di questo tipo...anche se riconosco che la storia,nel tuo caso è diversa.