Tu sostieni che è ora che mi ponga delle domande, sul come essere
autentici in un contesto virtuale..... dove la realtà è quasi sempre un
miraggio. Bene, io ti rispondo che è ora che tu legga i miei post e ....
noterai che l' autenticità, la semplicità e la schiettezza delle mie risposte
sono la testimonianza che esprimo SEMPRE le mie opinioni per come le sento. Quindi non vedo cosa tu mi debba rimproverare!! :twisted:
L' amicizia è un sentimento profondo e talmente bello, che nasce spontaneamente, ma cresce e si alimenta con la stima, l' affetto e la comprensione reciproca...... non vive sotto il ricatto dell' approvazione, ma come tutte le relazioni umane, se ci si sente feriti e ingannati, può anche finire e credimi..... non c' entra nulla l' equivoco sessuale!!!
Come vedi, rispondo anch' io alle domande e ti dico che per me è
un onore essere tua amica. CIAO.
Quale contesto virtuale? Per me si tratta di realtà, di persone...persone vere con nome e cognome...non semplici nick...
i tuoi post li leggo regolarmente, e condivido sinceramente l'opinione che hai di te :) , questo mi porta a non capire assolutamente in che modo ti abbia fatto sentire rimproverata, o cosa io abbia da rimproverare a te...io esprimo opinioni...cerco di manifestare quello che penso o sento...rimproveri mai, davvero, anche se in qualche caso potrà sembrare...quello è solo qualcosa che ci porta da qualche parte...come sempre... ma senza mai giudicare nessuno... ; ora, io continuo a credere che la stima, il credersi affettuosi, l'aspettarsi o credere nella comprensione reciproca ci portino a costruire dei muri ( accennavo a quello dell'equivoco sessuale per aderenza alla domanda centrale/iniziale del topic fatta da Summer...) sui quali rimbalza la capacità di una concreta , più autentica interazione con l'altro...sia esso amico, amante, o fratello o che so altro... nei fatti, tali muri sono dei fattori fortemente limitanti di quello che realmente sentiamo....non inteso qui il sentire come sentimento astratto ma come emozione, come vissuto concreto...io dico che quei muri sono la nostra mancanza di vera amicizia, di vero sentimento...perciò dico che un rapporto vero, profondo è raro...perchè viene sempre condizionato da qualche nostro "buon principio", parto della nostra mente o della nostra formazione..., ma che serve unicamente ad allontanarci, più che ad avvicinarci...è chiaro che altro spazio viene tolto al tuo reale sentire dalla delusione, dal concepire un inganno, dal sentirsi feriti nelle cose in cui si credono e ci si impegna...e allora certo che può finire un sentimento anche vero, ma per finire qualsiasi cosa deve anche essere cominciata...deve essere stata realmente vissuta fino in fondo...troppo facile e altisonante dire , "è finita un'amicizia"...viceversa si dovrebbe dire in tantissimi casi, è finito un bel niente...
Ciao Ariel. :)