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Klaus

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  1. Klaus

    Le ragazze dell'est

    Fidarsi degli stereotipi, del sentito dire, è sempre rischioso. Io posso affermare a ragion veduta di conoscere abbastanza bene le ragazze dell'Est Europa, segnatamente le bulgare tra le quali ho numerose amiche sia nel loro paese che residenti in Italia, e nessuna di loro si è mai prostituita, nè con me nè con altri. Tra l'altro mi risulta per certo che siano delle eccellenti mogli. Detto per inciso, spero vorrete convenire con me che è più rispettabile la nigeriana che batte i lungotevere di Roma o i lungomare di Rimini, o il circondario di piazza Politeama a Palermo, di colei che con pudica ipocrisia viene definita escort, immancabilmente presente ovunque ci sia il potere e scorrano i soldi. Chiusa la parentesi, è vero, le agenzie cosiddette matrimoniali prolificano al punto che talvolta mi chiedo come mai i maschi italiani si siano ridotti a cercare una compagna dietro provvigione al paraninfo. Il piacere raffinato di corteggiare una donna dov'è finito? Talune agenzie "offrono" donne (in prevalenza) e uomini nazionali, altre sono specializzate in "manodopera straniera" che attingono dai più poveri paesi dell'Est Europa, dell'Africa, dell'estremo Oriente. In Occidente abbiamo una cognizione molto approssimativa della povertà, non ci rendiamo conto (o non vogliamo sapere) che ogni anno nel mondo decine di milioni di persone muoiono di fame e di malattie che potrebbero essere efficacemente curate con medicinali del costo di pochi euro, quali l'aspirina o il chinino. Allora si spiega e si giustifica che vi siano donne che lasciano figli piccoli al loro paese per venire da noi con la speranza di lavorare, di guadagnare, di poter mandare un pò di soldi a casa. Ci si rende conto dello strazio emotivo di una madre costretta a lasciare il suo bimbo di due anni per dargli almeno una speranza di sopravvivenza? Se queste poverette hanno la "fortuna" di essere poco attraenti, trovano lavoro come lavapiatti, colf a ore, badanti, ma se sono belle quale donna sposata le vorrebbe come aiuto domestico? A titolo d'esempio. Il più delle volte non hanno altra chance che prostituirsi sotto l'amorevole protezione di un "datore di lavoro." Per concludere il discorso agenzie specializzate in "merce estera", molte sono fasulle, carpiscono i soldi (di norma euro 500 chiesti preventivamente ai creduloni per non si sa quali spese..), altre invece vendono (chi conosce un verbo più adatto mi corregga) davvero donne: nigeriane, thailandesi, cambogiane, brasiliane, nigeriane, rumene, polacche, bielorusse. Le ucraine preferiscono accettare le (generose) offerte di locali notturni, soprattutto in Svizzera. Cubane e dominicane generalmente si gestiscono in proprio: si fanno fare un lifting facciale e una liposcultura totale (nei Caraibi costa pochissimo come del resto in Tunisia) e vanno anche loro in Svizzera dove il danaro scorre facile e le autorità sono stranamente permissive nei confronti di tale afflusso. In buona sostanza, in Italia come all'estero gli uomini preferiscono pagare una donna compiacente per mestiere anzi che corteggiare con meticolosa pazienza una connazionale: il tempo è danaro (appunto..) e poi la connazionale sovente ha "perfino" l'assurda pretesa di essere sposata.. Ho divagato sul tema e me ne scuso con chi l'ha proposto, mi riservo di riprendere in seguito il discorso sulle donne dell'Est.
  2. Chiedo scusa, ho citato di fretta e ho sbagliato. Il numero corrispondente al morto che cammina (Lightning non ha riferito che abbia parlato), è 8 per la smorfia napoletana, 32 per quella moderna. Ah, la prossima volta ricordate che i numeri vanno giocati in tutta segretezza..
  3. Interpretare i sogni è difficile. Ogni sogno è personale e spetta a ciascuno di noi decifrarlo, in base al proprio vissuto. Comunque: Uomo vestito di nero: perdita economica, numeri della cabala 13/73 Nero: ansia,inquietudine, numero cabalistico 54 Zombie: accadrà qualcosa che desterà scalpore, numero cabalistico 47
  4. Ci capiamo eccome! No, no, serpentessa, non affilare i denti cavi e retrattili, non riempirli di veleno: niente di grave, ebbi un battibecco con una gentildonna e il mio sesto senso mi prospettò l'ipotesi che lo scambio potesse degenerare. D'altra parte, in casi del genere non avverto l'esigenza primordiale di avere l'ultima parola, tanto meno di far male a qualcuno, cosicchè sono uscito senza sbattere la porta. Hummm.. intendevi dire compiangimento o compiacimento? Quanto al resto, sono completamente d'accordo con il tuo psichiatra, che dimostra idee chiare e senso dell'umorismo. n.b. onde evitare penosi equivoci: la faccina sorridente con cuoricini satelliti è dedicata a Snakebite, mica al suo psichiatra!
  5. Amica carissima, per te vengo meno alla promessa fatta a una gentile frequentatrice, e a me stesso, di non più entrare in questo topic nemmeno per leggere. Spero che mi si perdonerà, e non sto ironizzando, il fatto è che scorrendo l'elenco dei vari forum ho notato il tuo nome e non ho saputo resistere. Sai una cosa, Serpentessa, ho avuto la sensazione di leggere una pagina di Charles Baudelaire che certo tu conosci, scrittore aspro, duro, profondo, sofferto innovatore del genere lirico. Dolore del mio dolore! La vita se la mangia il tempo e l'oscuro nemico che ci rode il cuore e si rafforza col sangue che perdiamo. Circa il fenomeno del (presunto) innamoramento, cito a braccio Freud, augurandomi di non tradirne il pensiero: il transfert si verifica in modo spontaneo in qualsiasi tipo di relazione umana, dunque anche in quella tra paziente e medico curante. Esso si fa portatore di influssi terapeutici ed il suo effetto è tanto più incisivo quanto meno se ne avverte la presenza. Quindi non è la psicoanalisi che crea il transfert: la sua azione consiste solo nello svelarlo alla coscienza; la psicanalisi dunque se ne serve per guidare i processi psichici all'obiettivo mirato. Penso peraltro, a titolo personale, che in psicoterapia il fenomeno del transfert sia di non facile gestione da ambo le parti, con la differenza che uno dei due debba saperlo fare.. Non posso immaginare, Serpentessa, che il tuo terapeuta non si sia accorto nel tempo dovuto di ciò che accadeva, basandomi sul tuo racconto sono piuttosto portato a credere che non abbia saputo affrontare la situazione con il buon senso, che non s'impara su ponderosi libri di testo ma proviene dalla cultura, dall'esperienza, dal rispetto del prossimo e del proprio lavoro. Senza scordare un principio basilare: che non esiste medicina nè cura che sia la panacea universale di tutti i mali. Guai a trascurare che ogni essere umano è una preziosa individualità e non c'è elisir (nè dosaggio) che allo stesso modo valga per tutti. Non ti crucciare se l'hai assalito, che una donna cerchi (per lo più senza successo) di picchiare un uomo, lo trovo abbastanza naturale: dalla notte dei tempi la femmina è vittima della prepotenza del maschio e non credo che sotto questo aspetto si sia verificata una grande evoluzione da quando vivevamo nelle caverne. Per quanto riguarda il medico di base, credo che rifiutare un paziente sia contrario non solo al giuramento d'Ippocrate ma anche contro legge. A meno che tu non l'abbia accoltellato, s'intende.. Per il resto, conosco poche donne intelligenti come te, dunque t'invito a reagire: per te stessa, per G, per coloro che ti vogliono bene ultimo dei quali, umilmente, il sottoscritto. Ma c'è chi ti ama più di chiunque, che non trascura nessuno dei suoi figli, che ascolta ogni tua parola, ogni tuo grido di dolore, che raccoglie in un'ampolla di cristallo ogni tua lacrima, che non ti lascerà mai sola. E' il Padre nostro, infinitamente buono e misericordioso. Bacio le mani.
  6. Eddai, sii buono, questa ragazza è bisognosa di comprensione, di qualche onesto consiglio, non penso che abbia lo stato d'animo per apprezzare l'umorismo nero..
  7. Klaus

    dalla Grecia..

    Il tuo discorso è giusto, ma la mia domanda era diversa, probabilmente non mi sono espresso bene. Ipotizzando un nuovo ordine mondiale, necessariamente dobbiamo porci il quesito se preesistesse un antico ordine. La risposta è si, l'antico ordine esisteva, anche se siamo in tanti ad averlo perso di vista distratti dal diuturno tam tam mediatico laico, agnostico ed evoluzionista. L'antico Ordine consiste nella nostre radici culturali millenarie e cristiane sottoposte a incessanti attacchi delle forze del male e dei suoi servitori. Del nuovo ordine che in tanti vagheggiano, in teoria fanno parte o ne hanno fatto parte nel passato, gli Illuminati, il Quarto Reich, l'ONU, gli Stati Uniti, la comunità ebraica, la Nuova Massoneria. Tutto ciò in estrema sintesi, naturalmnte.
  8. Mi complimento per l'intervento di Mio, per quel che ha detto e per come lo ha scritto. Penso che Giulietta potrebbe trovare un valido supporto, lei e la sua amica, in una struttura sanitaria o in una comunità di recupero, che smettano da sole la vedo dura.
  9. Klaus

    dalla Grecia..

    Quello che scrivi è ragionevole, del resto l'ho detto anch'io nel primo intervento che il resto del mondo subisce l'influenza, nel bene e nel male, degli Usa, meglio comunque del pericolo giallo che rappresenta un pericolo reale proprio perchè non avvertito dall'occidente. Non si legge mai di un cinese che stupra, che rapina, che scippa, così la gente pensa che siano innocui e non si chiede come accidenti fanno a ottenere permessi d'ingresso e di soggiorno in massa, da dove gli arrivano i soldi per comprare ristoranti, negozi, interi palazzi. Per restare all'argomento iniziale, che ne pensi della Teoria del complotto e del Nuovo ordine mondiale?
  10. Passo a farLe visita...guardi, "SE NON ESCI DAL TUNNEL ARREDALO" è troppo bella!...lo sto già arredando, non ti dico 'sta idea che mi hai dato quanto mi sta costando...ti mando la fattura?...fiscale intendo...

  11. Klaus

    dalla Grecia..

    Salve. Non ho capito, vivi in California? Quell'articolo non l'ho scritto io, l'ho solo riportato, a prima vista sembra esagerato però a rifletterci.. Io non sono antiamericano per preconcetto, ma bisogna ammettere che, nel bene e nel male, buona parte del mondo dipende dagli Usa. La terribile crisi economica globale che ancora non scrive la parola fine, è iniziata lì nel 2007 con la famigerata crisi dei mutui, a proposito della quale il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, ebbe a dichiarare: le perdite dei mercati finanziari internazionali "hanno superato anche le previsioni più pessimistiche". Poi si verificò il triste epilogo di importantissime banche come Citigroup, Bear Stearns, Lehman Brothers e Merrill Lynch, tanto per citare solo qualcuna. La Merrill Lynch fu invece salvata dal fallimento, o, per meglio dire, acquistata dalla Bank of Amerika. Particolare raccapricciante: a fronte di decine di migliaia di famiglie rovinate, Richard Fuld, il padre-padrone della Lehman (quarta banca d´affari statunitense) uscì dal crack alla grande: dal 1993 fino al 2007 ha conseguito tra stipendi, bonus, stock options, la scandalosa cifra di 466 milioni di dollari. Cifra nemmeno completa, perché bisogna sommare la buona uscita di 22 milioni di dollari maturata prima del fallimento bancario! Per fare un altro esempio, Stanley O´Neal, ex numero uno di Merrill Lynch lasciò il suo prestigioso ufficio con una pensione da 161 milioni di dollari, e questo dopo aver creato una voragine da 40 miliardi di dollari. A completare lo sfacelo si aggiunse la crisi delle carte di credito: il sistema incoraggiava spese molto al di sopra di quello che ci si poteva permettere. Così milioni di cittadini rimasti senza credito reale, da un giorno all'altro finirono sul lastrico. La domanda cattiva è la seguente: alla grande paura innescata nel resto del mondo le cui conseguenze sotto gli occhi di tutti, non farà seguito che l'Europa - per limitarci a casa nostra - dovrà pagare anche il conto degli Usa?
  12. Klaus

    dalla Grecia..

    Un'amica greca mi ha spedito - tradotto - l'articolo che riporto qui sotto. Χρονια πολλα σε ολους σας... Οι «ενδιαφερομ οι» τα ελαβαν ιδιεταιερως. Δεν σας μεταφραζω το αρθρο. Αφ ενος, βαρυεμαι, αφ εταιρου, με ποναει. Λεει με λιγα λογια. Γιατι εξαφανιζοντε ολα τα χαρτονομισματα που ο αριθμος τους αρχιζει απο Υ; Το «Υ», ειναι το χαρακτηριστικο «Ελλαδα» (το καθε κρατος εχει το δικο του γραμμα). Αποσυρουν ολα τα χαρτονομισματα που «ανοικουν» στην Ελλαδα, διοτι θελουν η Ελλαδα να κυριξη απο μονη της, χρεωκοπια, να διωξη την φιλοαμερικανικη κυβερνηση και να γυριση στην δραχμη, της οποιας η αξια, θα ειναι η μιση της δραχμης που ειχαμε πριν απο το περασμα στο Ευρω. Επι πλεον, θα ειμαστε οι «επαιτες» της γης. Παρ ολα ταυτα, οι αμερικανοι και οι εγγλεζοι, βρισκοντε σε χειροτερη κατασταση απο εμας, αλλα ποιος τους πειραζει... η Ευρωπη πρεπει να πληρωση το αμερικανικο χρεος μια και οι κινεζοι δεν το πληρωνουν πλεον. Και δεν ειναι αληθες οτ η Ελλαδα βρισκεται σε αυτο το σημειο λογω της μισθοδωσιας των δημοσιων υπαλληλων, διοτι αυτη, ειναι στο χαμηλοτερο επιπεδο της Ευρωπης. Θα ακολουθησουν, Ισλανδια, Πορτογαλια και Ισπανια, η καθε μια με την σειρα της... μετα, η Ιταλια.... Οποιος θελει ας το μεταφρασει.... ΖΗΤΩ Η ΔΗΜΟΚΡΑΤΙΑ Perché spariscono le “Y”. Una storia che nessuno racconta. http://www.comedonchisciotte.org/images/50eurochiesa.jpg Vi prego, di fare un piccolo esperimento. Avrete tutti in tasca qualche banconota in euro. Non importa di quale taglio, anche quelli piccoli. Date un’occhiata, sul retro di ogni banconota c’è un numero di serie. Visto? Ebbene, non è solo un numero di serie. E’ una summa enciclopedica della cultura dell’inganno. E della ferocia di quello che lorsignori chiamano il “mercato”, ma che non ha molto a che vedere con il mercato in cui compratori e venditori sono, in un certo senso, alla pari. Dicevo: numero di serie. Ma non comincia con un numero, bensì con una lettera dell’alfabeto inglese. E qui c’è un primo lucchetto da aprire. Quella lettera sta per un paese, tra quelli che fanno parte, per ora, della “zona euro”. Adesso vi sfido a trovare una sola banconota da 50 euro che cominci con la Y il suo numero di serie. Se la trovate sappiate che si tratta di un residuo sfuggito misteriosamente a una spietata caccia all’uomo, pardon alla banconota. Le altre, quelle già catturate, cioè quasi tutte, stanno racchiuse in qualche caveau della banca Centrale Europea. E, se un giorno usciranno, sarà soltanto perché i greci le hanno riscattate con il loro sangue. Infatti quella Y sta per Grecia. Voi direte: e perché mai la Grecia l’hanno chiamata Y? Risposta: la ragione è la stessa per cui la Germania l’hanno chiamata X, la Francia U, l’Italia S, N sta per Austria, V per Spagna, il Belgio è Z, la P è l'Olanda, l'H la Slovenia e così via criptando. L’obiettivo è di impedire al pubblico, cioè a noi, che queste banconote maneggiamo tutti i giorni, di capire a chi “appartengono” questi soldi. Appartengono è parola impropria. In ogni caso non appartengono a noi, ma alle banche centrali dei singoli paesi, le quali a loro volta non appartengono ai singoli paesi ma alle banche private che ne riempiono i consigli di amministrazione. In sostanza queste banconote, con la loro bella lettera criptata, sono il contributo che ciascun paese ha dato alla moneta comune europea. Ora si dà il caso che la Grecia è andata in bancarotta. Non ha più un soldo, è in mutande e deve restituire il prestito del Fondo Monetario Internazionale e della X, ovvero Germania, a tassi d’interesse per niente di favore. Dunque, alla chetichella, cosa fa la Banca Centrale Europea? Ritira dalla circolazione tutti gli euro di provenienza greca. L’imperativo è evitare sorprese. Vuoi vedere che il popolo greco, preso da improvviso raptus, decide di dichiararla lui la bancarotta, unilateralmente, manda a quel paese il suo governo, capitanato da quell’agente del “consenso washingtoniano” che si chiama Papandreu, e fa come l’Argentina, cioè non paga più nessun debito? Per questo li hanno espropriati in anticipo. Se, per caso, i greci decidono di andarsene dall’euro, devono trovarsi all’asciutto. Completamente. Che ripartano da zero, che si arrangino stampando di nuovo le loro vecchie dracme. Scopriranno, se gli va bene, che la dracma resuscitata varrà meno della metà della dracma pre-euro. E dovranno fare i salti mortali per ricominciare daccapo, mentre tutto il mondo li tratterà da reietti. Ci hanno raccontato un sacco di balle, i media, dicendoci che abbiamo speso troppo, che abbiamo troppi dipendenti pubblici. Doppia bugia, perché la Grecia è ultima in Europa come spesa per stipendi del pubblico impiego. E, in secondo luogo, è davvero perfidia assoluta accusare le famiglie greche di essere andate in rosso. Il fatto è che tutti stiamo consumando troppo! Perché siamo stati trasformati in consumatori compulsivi, siamo stati ipnotizzati in massa. E noi europei ancora consumiamo poco, rispetto ai lobotomizzati americani e inglesi, entrambi in rosso assai più dei greci. Solo che loro non intendono pagare il conto, mentre ai greci il conto lo stanno facendo pagare bastonandoli. Avrete notato, tra l’altro, che la stessa operazione la stanno facendo con l’Irlanda, che il prestito del FMI non lo voleva. Infatti ha resistito per tre mesi alle ingiunzioni perentorie. Poi ha ceduto. Si è mai visto una banca che ti vuole prestare dei soldi a tutti i costi, che ti corre dietro in strada per darti il suo obolo? Ecco, adesso assistiamo alla caccia al debitore che non vuole prestiti da parte di potenziali creditori, apparentemente molto generosi, in realtà usurai della peggiore specie. Così, adesso spariranno, anzi stanno già sparendo, le banconote di grosso taglio con la J, che stanno appunto per Irlanda. Poi spariranno le M, che stanno per Portogallo. Prima o poi toccherà anche all’Italia. Chi comanda questa sarabanda? Wall Street comanda. Il dollaro sta andando a picco. Ha bisogno di un euro subalterno e di una Europa senza sovranità, che paghi il debito americano, visto che i cinesi non lo fanno più. Dopo l’Irlanda toccherà al Portogallo. E’ un trucco, come s’è detto, con il quale si porta via la sovranità dell’Europa, la si divide tra quelli che comandano e le vittime. Così non avremo più neanche questa misera Europa, ma una succursale di Wall Street.
  13. patrina, su 10 01 2011 - 21:27, dicono: ciao benvenuta! spero che scriverai un po di più dei tuoi colleghi Ciao, bellissima Whoopi. Ognuno ha i suoi motivi, chi è molto impegnato, chi non scoppia di salute, chi ha la sensazione che ogni parola gli venga pesata col bilancino del farmacista.
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