Ciao a tutti, era molto che non scrivevo su questo forum. Fortunatamente, il problema precedente è stato risolto, ma ora se ne presenta un altro. Con un'altra persona (fortunatamente).
Dopo una brutta storia di dipendenza affettiva (di cui mi vergogno tutt'ora), ho conosciuto un uomo che ho reputato fin dall'inizio perfetto per me, e così è stato per lui. Lo so che sembra scontato, ma dal momento in cui ci siamo visti, non ci siamo più lasciati. Questo sembra strano, pensando alla differenza d'età (32-21), ma non so spiegarmi la mia costante preferenza per uomini sulla trentina. Ad ogni modo, lui ha sempre detto di trovarsi perfettamente con me, perché nonostante la mia età non lo faccio sentire "ragazzino", ma un uomo della sua età, e che parlare con me non è come parlare con una ventenne. L'intesa sessuale è sempre stata perfetta. MA...
Io e il mio ragazzo conviviamo da pochi mesi. Da quando ci vediamo tutti i giorni, di conseguenza, i momenti di intimità sono diminuiti, e questo me l'aspettavo. Il problema è che sono diminuiti drasticamente (ora siamo ad una volta a settimana).
So che è una media accettabile, nulla di strano, in teoria. Ma non è quello che voglio io.
Non è tanto la media delle volte che mi disturba, quanto il drastico calo di interesse non tanto verso di me, ma verso l'atto stesso del sesso.
Ne abbiamo parlato fino alla nausea; lui si scalda subito, dice che a lui sta bene così e insiste nel dire che ha 30 anni e non ha più tutta l'energia che ho io, che ne ho 21, che è stanco per il lavoro e bla bla bla.
Io sono stanca di reprimere la rabbia che mi porta questo discorso, sono stanca di reprimere i miei istinti verso di lui e sono sopraffatta da questo sentimento sempre maggiore di inadeguatezza. Il suo comportamento sta concorrendo sempre di più nel farmi sentire il meno donna possibile, il meno interessante possibile.
Lui sembra completamente disinteressato dal fatto che io soffra per questo; sono sempre io a dover ascoltare i suoi bisogni, e i miei non contano. La sua risposta è stata "Io a 32 anni ho imparato a non aver paura di perdere qualcuno; se hai bisogno di altro, puoi anche andartene."
Sto seriamente iniziando ad avvertire il bisogno di conferme esterne alla nostra coppia.
Non dubito del fatto che non mi tradisca, viviamo insieme costantemente e me ne sarei accorta, e inoltre i suoi atteggiamenti nei miei confronti non sono mai cambiati, caso mai migliorati.
Se qualcuno è in grado di darmi un consiglio... per favore, lo faccia, perché la mia autostima ne sta risentendo parecchio, dopo tutta la fatica che ho fatto per rimetterla in sesto dopo l'anno scorso (dipendenza affettiva da imbecille trentacinquenne che si approfittava deliberatamente del mio affetto).
Vi ringrazio, e scusate l'eventualità in cui questo post possa sembrare futile.