E' questo il problema, che sono diventato dipendente da lei, perché da solo ero debole e solo con lei mi sentivo forte, mi sentivo vivo e me stesso. Il giorno prima stavamo parlando di far conoscere i genitori, ti amo, voglio passare la vita con te e tante altre belle cose, il giorno dopo mi dice che non mi ama più, che la soffocavo con il mio "troppo amore", ed io mi sento in colpa, perché tutto andava perfettamente, e io ho rovinato con le mie stesse mani il mio mondo di felicità e amore. Certo a 17 anni perdere la ragazza è normale, ma io son sempre stato uno abbastanza "serio e distaccato" da queste cose, ho sempre rifiutato le altre ragazze in questi anni perché piuttosto che divertirmi per qualche mese ed usarle come passatempo preferivo dire in faccia la verità, ossia che non erano "giuste" per me. Poi è arrivata lei e ho capito che era quella giusta, non subito ma con il tempo, ne sono pienamente convinto tutt'oggi, e il mio errore più grande forse è stato appunto il fatto che ho basato tutta la mia vita intorno e su di lei, e quando me l'ha detto beh, sono morto dentro, perché è l'ultima cosa che mi sarei aspettato al mondo...Ovviamente riconosco che la vita sia un dono prezioso e la rispetto, ma tutti banalizzano sul fatto che sia solo una ragazza e che ne troverò un'altra, tutti dicono che il dolore passa che ci vuole del tempo, di non pensare a lei e di staccarmi ecc ecc, ma nessuno sente le mie urla di dolore, nessuno mi tende la mano per salvarmi dall'oblio che c'è in me, nessuno mi capisce, l'unica persona che è stata in grado di farlo era lei, ed ora è la causa del mio stato d'animo...Chiudendo il discorso di prima, abbiamo deciso che ci prenderemo una pausa per capirci entrambi e rimanere con i nostri pensieri, da soli per un certo periodo per chiarire le idee, per il 99% la situazione e i fatti indicano una sola direzione, ma io dentro di me ho la speranza che quell'1% possa far la differenza, dato che la speranza è sempre l'ultima a morire...