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Inizca

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  1. Io consiglierei di prendere un animale... un cucciolo... qualcuno di cui curarti e poi vedrai che quando lo porti fuori, a parte fare movimento anche involontariamente (e non ti peserà) riuscirai a socializzare meglio. Sono sicura che funzionerà. Auguri
  2. Non lo so, partire dal presupposto che non sei tu che sbagli... non è proprio il massimo. Stare da soli è bellissimo, se è una solitudine che costruisce anche senza volontà e non so se mi capisci. Però secondo me sei semplicemente un po' immaturo a 26. Attenzione al fisico, pensare che le donne cercano uomini "altruisti"? Magari è più importante la personalità. Dire no, rifiutare a volte proposte o richieste indica un temperamento forte, un indole ben definita e determinata. Insomma mica sei un cane da compagnia che devi essere condiscendente e sempre disponibile. Le donne magari cercano chi le sa indirizzare, chi le sostiene, chi ha un carattere ben definito. Non ti serve uno psicologo e la depressione è sintomo che non stai bene da solo, ma eviterei psicofarmaci. Fossi in te lascerei perdere la ricerca dell'anima gemella per almeno un paio di mesi, mi concentrerei sull'instaurazione di rapporti disinteressanti. Amicali. Perchè sei solo e isolato anche dalle persone del genere maschile? Secondo me devi distrarti dall'ossessione di avere una ragazza e anche dall'ossessione dei social network in cui raramente ci sono persone capaci di mantenersi autentiche. Esci di casa, fai volontariato con non so... bambini... doposcuola, ripetizioni. Fai qualcosa di utile in modo disinteressato, finchè sei disponibile solo con le ragazze... è troppo facile ;) Ciao
  3. Io non avrei aspettato così tanto, ma hai fatto una buona scelta. Lui non ti riguarda più... forse i tuoi figli potrebbero aver bisogno di comprendere bene la tua scelta, ma dici che ormai l'hanno accettata e la condividono quindi... Fossi in te, non lo calcolerei più... dando per scontato che ormai le vostre strade sono divise... io mi guarderei intorno, gruppi di palestra over 40, volontariato, gruppi senior di ballo che sono sempre divertenti e tengono in forma. Prima o poi si stancherà anche lui... nel caso si unisse ai tuoi interessi e te lo trovassi tra i piedi, appoggiati a tutto il gruppo, non vergognarti, spiega la situazione. Poi riuscirai ad ignorarlo meglio. Sei "giovane", goditi gli anni che hai in buona salute. Tifiamo per te anche senza pattinaggio ;)
  4. Ciao Fra o Nixy, sei giovanissima. Cmq ho più o meno la tua stessa esperienza però adesso ho 40 anni. Ho fatto moltissimo volontariato, dicevano che ero buona sensibile, ma in realtà lo facevo per stare fuori di casa e poi mi permetteva anche di scegliermi le persone con cui stare. Nel tuo caso noto troppe aspettative da parte dei tuoi genitori, non danno mai la colpa a te, dicono che gli altri sono invidiosi di te, tua madre pensava che tu fossi talentuosa nel pattinaggio (bellissimo sport)... credo che devi iniziare a pensarti più come una ragazza normale, lasciando che tutto quello che dicono i tuoi ti scivoli addosso. Io ho affrontato il disagio di stare con gli altri, oppure di sentirmi giudicata, soprattutto in classe come te alle medie ero presa di mira, un giorno si e l'altro pure il mio astuccio volava fuori dalla finestra, ma quella volta non si parlava di bullismo... e tutto era nella normalità delle cose a parte il mio disagio e insicurezza. Ho risolto il problema a 16 anni, iniziando ogni giorno (più o meno) a scrivere su un blocchetto a fine giornata, un pensiero, due righe su quello che c'era stato di bello in quel giorno, un mio pensiero, un fiore, un grazie da parte di qualcuno. Non è difficile. Piano piano poi quelle pagine diventano tue amiche e tutto il resto lo valuti da quel punto di vista, da quelle parole che ti fanno stare bene, allora piano piano l'odio se ne va, ma è un'età così... la rabbia ti servirà per avere la forza di affermarti in seguito. Ora io convivo con un uomo della mia età, ho un lavoro a tempo indeterminato, mi sono laureata l'anno scorso... e faccio sport :) Sono sicura che anche tu quando uscirai dalla crisalide sarai una splendida farfalla. Buona fortuna
  5. Angelo Crucitti, non hai capito la visione di un padre. Faresti almeno una buona cosa ad accettarlo, visto che non sei padre (mi pare di capire). Voltan secondo me ha fatto un intervento molto utile ed inerente alla storia peccato che chi ha aperto la discussione probabilmente si sia spaventata dai primi post di riscontro... un po' cattivi. Secondo me se non c'era il problema dei soldi ce ne sarebbe stato un altro, se non c'era il problema della nazionalità/etnia ce ne sarebbe stato un altro. Personalmente preferisco uno spiantato straniero, ma con buona volontà (documentabile :D) rispetto ad un italiano benestante con il vizio del bere o le abitudini manesche. I genitori fanno i genitori, tutti si preparano cercando di prevenire possibili incapacità, ma la vita ha davvero un gran senso dell'umorismo. Ormai le coppie miste sono innumerevoli. I soldi purtroppo incidono più di ogni altro fattore. Ma voglio ancora credere che con un sentimento autentico si possa riuscire a superare tutto e quindi vivere gli aspetti belli e meno belli di questo incredibile viaggio. Mi è piaciuto davvero molto l'intervento di Gabriel Voltan.
  6. Angelo ci sono due concetti che non c'entrano con i sentimenti: Il tempo della durata... nessuno sa quanto dura la vita. Meglio un giorno da leoni o 100 da pecora. E poi il concetto di "sicuro"... un amore sicuro che da garanzie? quello scelto con la testa? Mah... quello è più un contratto di noia per la vita. Non sono la paladina dell'amore. Vivo un rapporto complicato, lui non lavora, conviviamo da un anno, lo conosco da tre anni. Abbiamo la stessa età per quello che vale. Io non sento, lui è udente. Io lavoro, un buon lavoro quasi in carriera. Lui non ha la patente. Io sono laureata lui ha la terza media. Eppure c'è molto rispetto, molto equilibrio... ma soprattutto molta attrazione. Un rapporto fatto sui litigi che significano "dialogo". Di cosa parleresti con una persona che la pensa esattamente come te? che ha i tuoi stessi valori, stesse esperienze? boh, magari a qualcuno piace stare in coppia per sentirsi dire che ha ragione. Cmq l'amore non credo che si possa definire e circoscrivere, sono sensazioni che fanno sentire vivi. Evolvono con il tempo, le circostane e i problemi (salute)... ma non sono le persone che cambiano. Noi restiamo sempre uguali, scopriamo solo, da soli o in coppia le nostre tante particolarità. Io sceglierei chi mi fa sentire viva. Chi mi fa apprezzare ogni giorno, chi mi permette di migliorarmi e di capire i miei errori. Sceglierei "la cosa" che non mi permette di vivere da codarda. Questo non vuol dire intestardirsi su un rapporto, ma essere sempre realisti sull'esattezza dei nostri desideri e la loro corrispondenza con la realtà che viviamo. Inutile fare castelli in aria. Persone perfette non ci sono. Ed è anche impossibile prevenire tutti i possibili problemi, la vita ha molto senso dell'umorismo in questo. Se non incorri in un guaio, ce n'è subito pronto un altro. Comunque all'amica che ha iniziato la discussione dico: quell'uomo non ti ama, e ti stai accontentando di molto poco. Guardati intorno, senza vittimismo, hai tanto da far conoscere e ci sono persone che potrebbero apprezzarlo molto più di questo tipo con cui ti stai buttando via. Auguri
  7. Il "così fan tutti" finale di suo marito fa capire la distorsione. Cerca giustificazioni, mentre all'inizio sentiva più il senso di colpa. Credo che si sia ad un punto di non ritorno, per cui ogni perserveranza nella condizione attuale rappresenti un'ottusa dipendenza a qualcosa che non c'è più... Io inizierei a guardare avanti, a 50 anni si può ricominciare una nuova vita. Ci sono tante possibilità uscenda dal nostro piccolo, ristretto ed insignificante ambito esistenziale. Direi che è ora di prendere in mano la situazione con tutta la responsabilità dimostrata precedentemente, dire Grazie di tutto quello che è stato, io ho provato dimostrando di essere capace di perdonare, ma non ho intenzione di sprecare ulteriormente questo mio "talento" e mi riprendo la libertà per vivere il mio futuro. Auguri Possy. Ciao
  8. Inizca

    Problema familiare

    Io concordo con Lorella, ispiri un po' di compassione. Comunque dovresti considerare la possibilità di consolidare le tue affermazioni più in base alle tendenze che alla tradizionale visione dei sessi. Allora la tendenza qual'è? Ci sono molti più divorzi, ci sono molte più coppie di fatto, ci sono sempre più donne emancipate e lavoratrici, si concede (in via tendenziale) sempre di più l'affido o l'adozione (all'estero) a donne single... Un giorno faranno studi psicologici sul confronto tra la durata di un matrimonio gay maschile o gay femminile... Io ti consiglierei di vivere con più lungimiranza. Ovvio che gli psicologi analizzano su dati attuali, non ho mai visto uno psicologo congetturare su possibili evoluzioni, ma chi è di mente aperta potrebbe farlo. Chi si fossilizza su stereotipi ispira solo compassione. Cosa resta di tutta questa discussione e dell'articolo da te riportato? Che la donna è più legata ai sentimpenti, ha uno spettro di emozioni maggiore dell'uomo? Hai scoperto l'acqua calda. Complimenti. Ciao :)
  9. C'è consequenzialità. La persona insoddisfatta del suo lavoro o dei suoi affetti e quindi con scarse soddisfazioni anche a livello sociale... tenderà a vivere con più stress e a sfogarlo magari con regimi alimentari o stile di vita inopportuni ad una salutare esistenza. Quindi la causa potrebbero essere all'origine i sentimenti, ma passa attraverso la capacità di reagire dell'individuo e questo risiede solo nella sua psiche/geni. Molti che sono nati sfortunati (con malattie, patologie oppure senza genitori o sono stati abbandonati) riescono ad avere un'esistenza più che ottima e a trovare proprio in questo la forza per dimostrare di essere di più. La capacità è nell'individuo, nella forza delle idee... Il resto, chi ci sta intorno, le persone da cui "pretendiamo affetto" sono solo appunto un nostro capriccio, usati come scusa per la nostra debolezza e come alibi per la nostra pigrizia mentale.
  10. Sembri avere un notevole bagaglio "culturale" relativo alla "diminuzione dell'altro" perchè non ci ragioni un po', fissi dei punti e usi la logica per dedurre e trarre le tue personalissime conclusioni? Poi le pubblichi e potrai così leggere tutti i confronti/approvazioni/disapprovazioni e critiche da parte degli addetti ai lavori e non.... Buon proseguimento
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