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Recuperare un rapporto dopo un tradimento


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Ciao a tutti,

sono sposato da cinque anni (padre di una bambina) e, 4 mesi fa, mia moglie mi ha confessato un tradimento con quello che pensavamo fosse un amico comune. Pentita quasi immediatamente dell’unico episodio di tradimento accaduto un anno fa, ha provato ad allontanarsi dal nostro amico comune che di tutta risposta ha cominciato a ricattarla (minacciava che avrebbe raccontato tutto e che le avrebbe rovinato la vita) e si è reso protagonista di pedinamenti, minacce fisiche ed altri comportamenti tipici dello stalking.

Alla fine lei non ha retto più e mi ha confessato tutto, lasciando tra l’altro in sospeso una denuncia di stalking verso il nostro amico.

Dopo un periodo iniziale di crisi totale, abbiamo deciso di provare a recuperare il nostro rapporto. E’ stato tutto molto difficile, ma alla fine, anche grazie alla nostra bimba, siamo riusciti a ristabilire una parvenza di normalità.

Normalità a parte, purtroppo, io non ho ancora superato la cosa. Ogni volta che provo a parlarne con mia moglie, lei va in crisi in quanto ripensa a tutti i vari episodi di stalking che le sono accaduti e ricade nell’enorme senso di colpa accumulato in quel periodo. Ormai è un argomento tabù su cui non riusciamo più a relazionarci. Lei non vuole affrontare l’argomento e io non posso. Alternativamente, siamo ancora in crisi per qualcosa di evidentemente irrisolto.

Non vedo via d’uscita se non quella di sperare (anche se sono molto dubbioso) che il tempo, alla fine, dissolva tutto. Qual è la vostra opinione?

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Il tempo affievolisce i dispiaceri, certo, ma non puoi contare su forze esterne per superare il malessere. Non c'è nulla di peggio dei dolori affossati nella speranza dissolvano da soli; prima o poi esploderanno ed allora sì che saranno incontrollabili. E' normale non riusciate a confrontarvi in maniera diretta su un argomento tanto delicato (di cui sopra), ma è necessario venga affrontato. Bisognerebbe destrutturare il problema ed iniziare a comprenderne i vari tasselli, magari grazie all'aiuto di un mediatore specializzato in terapia di coppia.

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Il tempo affievolisce i dispiaceri, certo, ma non puoi contare su forze esterne per superare il malessere. Non c'è nulla di peggio dei dolori affossati nella speranza dissolvano da soli; prima o poi esploderanno ed allora sì che saranno incontrollabili. E' normale non riusciate a confrontarvi in maniera diretta su un argomento tanto delicato (di cui sopra), ma è necessario venga affrontato. Bisognerebbe destrutturare il problema ed iniziare a comprenderne i vari tasselli, magari grazie all'aiuto di un mediatore specializzato in terapia di coppia.

Grazie intanto per la tua opinione.
Io francamente credo che il tempo aiuti. Quattro mesi fa, quando lei mi ha confessato tutto, i sentimenti erano molto differenti. La rabbia e il rancore erano dominanti e non mi permettevano di vedere oltre. Ora riesco a vedere le cose con più lucidità anche se qualcosa di irrisolto è rimasto.
Il problema è proprio questo... non riusciamo più ad affrontare l'argomento... lei in questo momento vuole solo dimenticare quello successo, sia per i sensi di colpa sia per il periodo buio e pesante che ha dovuto affrontare praticamente da sola (lo stalking). Abbiamo provato a rivolgerci al consultorio di zona, ma le liste di attesa superano il mese e mezzo e la disponibilità dell'orario è solo in orario lavorativo (e purtroppo al lavoro non ci possiamo permettere settimanalmente 2/4 ore di assenze).
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Grazie intanto per la tua opinione.
Io francamente credo che il tempo aiuti. Quattro mesi fa, quando lei mi ha confessato tutto, i sentimenti erano molto differenti. La rabbia e il rancore erano dominanti e non mi permettevano di vedere oltre. Ora riesco a vedere le cose con più lucidità anche se qualcosa di irrisolto è rimasto.
Il problema è proprio questo... non riusciamo più ad affrontare l'argomento... lei in questo momento vuole solo dimenticare quello successo, sia per i sensi di colpa sia per il periodo buio e pesante che ha dovuto affrontare praticamente da sola (lo stalking). Abbiamo provato a rivolgerci al consultorio di zona, ma le liste di attesa superano il mese e mezzo e la disponibilità dell'orario è solo in orario lavorativo (e purtroppo al lavoro non ci possiamo permettere settimanalmente 2/4 ore di assenze).

Capisco, ed infatti questo è il principale problema dei Consultori. Troppo affollati, lunghi tempi d'attesa ed orari poco fruibili. Certo è che da soli sarà più difficile lasciarsi il tutto alle spalle, ma in due è sempre meglio che singolarmente. L'unica è rispettare i silenzi e gli attimi ponderati della tua compagna e, come dici tu, sperare nella transitorietà del periodo.

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