ambivalenza: amore / odio

[freedancingsoul 0]

ciao a tutti,

sono una ragazza di 28 anni; sono fidanzata da 2 con un ragazzo di un anno in più di me per cui nutro sentimenti e provo emozioni ambivalenti, di amore ed odio.

Detta così forse non vuol dire niente. il punto è che nonostante ciò, non riesco a staccarmi da lui. Razionalmente so che non posso continuare questa relazione, perchè spesso mi fa stare male.

Non ho un passato facile: genitori separati da quando ero molto piccola, figura paterna assente praticamente e materna anche in quanto a 17 anni ho avuto una gravidanza inaspettata che inizialmente è stata portata avanti e seguita in toto da mia mamma che mi ha praticamente messa in un angolino per dedicare tutte le attenzioni alla bambina piccola. Tralascerei l'argomento....

In ogni caso basti pensare che mi sono sentita molto sola. Il ragazzo attuale non è il primo con cui ho una relazione, ma è la prima volta che "odio" una persona e non riesco a lasciarla. queste sensazioni di odio non le provo sempre.. solo in alcune circostante. Lui è una persona molto sfuggente, fredda, distaccata e molto orgogliosa... anche lui non ha un passato facile: cresciuto praticamente da solo, senza genitori.. credo si sia inaridito e abbia dimenticato cosa sia la sensibilità e l'umanità. Solo in alcune circostanze dimostra affetto... ma io mi sono raffreddata sempre di più nei suoi confronti perchè in questi 2 anni ho sofferto moltissimi i suoi comportamenti. E ora sono arrivata al punto della non sopportazione, del fastidio nei suoi riguardi quasi.... vi lascio immaginare come vivo la situazione.

Razionalmente so che non posso continuare così, ma perchè non riesco ad andarmene? mi sale il panico al sol pensiero... non riesco a farlo. E se lo facesse lui.. starei uguale, forse peggio. Non so cosa mi succede e perchè voglio restare in questo limbo, forse mi aspetto qualcosa da lui che in realtà non può darmi. Come faccio ad uscirne...? ogni consiglio è ben accetto.

Grazie a tutti quelli che mi risponderanno.

[rufuge 0]

avevo già risposto ieri sera ma si vede che non è andata a buon fine. il vostro vissuto ed i trascorsi non proprio sereni e agiati possono condizionare e avere pesanti riflessi sul rapporto di coppia:cancellare con un colpo di spugna un passato di sofferenze e carenze educative non è possibile.è importante allora valorizzare e puntellare rapporti di fiducia nell'ambito di amici,parenti o genitori(con loro avete proprio chiuso?) ed anche un serio psicoterapeuta di coppia vi può aiutare.vi consiglio anche buone letture(l'arte di amare di e. Fromm,il libro di alex Zanardi,willy pasini,jole baldaro verde) e di andare a curiosare in questo forum seguendo i profili che più vi attirano e anche esperienze e discussioni vintage.grazie x aver condiviso con noi i vostri problemi!

rufuge

[freedancingsoul 0]

avevo già risposto ieri sera ma si vede che non è andata a buon fine. il vostro vissuto ed i trascorsi non proprio sereni e agiati possono condizionare e avere pesanti riflessi sul rapporto di coppia:cancellare con un colpo di spugna un passato di sofferenze e carenze educative non è possibile.è importante allora valorizzare e puntellare rapporti di fiducia nell'ambito di amici,parenti o genitori(con loro avete proprio chiuso?) ed anche un serio psicoterapeuta di coppia vi può aiutare.vi consiglio anche buone letture(l'arte di amare di e. Fromm,il libro di alex Zanardi,willy pasini,jole baldaro verde) e di andare a curiosare in questo forum seguendo i profili che più vi attirano e anche esperienze e discussioni vintage.grazie x aver condiviso con noi i vostri problemi!

rufuge

Grazie innanzi tutto della risposta e dei tuoi consigli!

Abbiamo un vissuto non semplice: io in un modo e lui nell'altro. Lui ha chiuso totalmente i rapporti con tutta la sua famiglia (ormai da anni), io invece no. Vivo con mia mamma ancora e mia figlia, avuta appunto dalla gravidanza quando avevo 17 anni. Entro un attimo nel merito: con lei ho un rapporto da “sorella maggiore” che vivo anche in modo frustrante, perché tutte quelle che dovevano essere le attenzioni e la vicinanza di una madre, mi sono state tolte bruscamente a 17anni. Età in cui ammetto di non essere stata affatto pronta a ricoprire questo ruolo..! Anche ora che ne ho 11 in più, la situazione non è migliorata. Anzi…. È stagnata in una condizione un po’ “assurda” dove io vivo con mia mamma e mia figlia – mi fa strano perfino a dirlo – che non mi vede come genitore ma come una sorellona con cui scherzare…. Va bhe! Questa è una parentesi complessa che richiederebbe una discussione a sé… è solo per farti capire il disagio che vivo quotidianamente.

Poi c’è mio padre vive per conto suo, non lo vedo da tempo ma comunque mi è rimasta la famiglia dalla parte di mia madre, nonni.. zii.. e via dicendo. Quindi io da questo punto di vista non sono sola. il mio problema essenzialmente, è che mi "attacco" troppo alle persone e al rapporto a 2 nella speranza di sopperire a bisogni personali e carenze affettive causate appunto dal mio passato. io ho reagito così, lui invece ha reagito diversamente: a mio parere (e per come posso interpretare io la situazione) con maggiore distacco, che lo ha reso una persona fredda a tratti insensibile e a volte perfino cattiva. Sto seguendo un percorso terapeutico (individuale) per risolvere i miei problemi, che di fondo ci sono... lo ammetto e ne sono consapevole. Mi domando però se riuscirò mai a crearmi un vero futuro con questa persona; abbiamo davvero due caratteri opposti. Io sento di avere un bisogno immenso di sensibilità, attenzioni e affetto. Lui tutte queste cose non riesce a darmele. Io nonostante ciò non riesco a distaccarmi, mi sento morire al solo pensiero… tutto perché vivo con angoscia le situazioni di abbandono (e di conseguenza a mia volta, fatico ad “abbandonare” anche situazioni pesanti. Non ho il coraggio!). Probabilmente nessuno può darmi ciò di cui ho davvero bisogno, perché i vuoti da colmare sono giganteschi e magari sono io a doverlo fare. Ma anche una persona così, non so che contributo può darmi; a volte riesce ad aprire anche vecchie ferite e a farmi riprovare quel maledetto senso di angoscia legato all’abbandono, che fa già parte di me da tanto tempo.

Odio vivere il rapporto così; so che potrei migliorare… sicuramente. Mi sto impegnando! So che potrei smetterla di vivere il rapporto morbosamente, richiedendo continue attenzioni e sicurezze perché comunque sto male io in primis con tutta quest’ansia e oppressione che mi auto-creo.

Però dall’altro lato, so che nonostante i miei tentativi di migliorarmi.. lui è proprio al polo opposto di ciò che cerco. Sto affrontando questa consapevolezza.. e non è semplice.

Io vorrei solo essere felice.

[rufuge 0]

grazie x la risposta e per la fiducia accordatami.se ci tieni a recuperare il rapporto con lui con le tue forze va benissimo ma altrimenti conivolgilo in un percorso di terapia di coppia ed anche in questa discussione.tu hai le idee chiare su come uscire dal tunnel anche se non vedi ancora le luce in fondo al buio:se i consigli miei o di qualcun' altro li ritieni validi mettili in pratica xchè condividerli mentalmente/emotivamente non serve a nulla!grazie aspettando notizie + confortanti x la tua vita!