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Il mio amico-ragazzo che voleva che lo guarissi dal blocco


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Una persona con disturbi diagnosticati da uno psichiatra, conosciuto 3 anni fa, quando ancora non sapevo di quei disturbi, e pensavo fosse solo un tipo strano e solitario.

Poi vengo a scoprire che ha l'autismo, l'ADHD, la depressione, anche se non molto grave, è autolesionista, beve e ha un pessimo rapporto coi genitori, divorziati quando lui era piccolo, e quindi un'infanzia di trascuratezza e abbandono.

Ho cercato di capire, aiutarlo, stargli vicino, anche se lui diceva di avere quel blocco ( ma solo a livello emotivo, anche se all'inizio era anche a livello sessuale), diceva di essere troppo mentale, diceva che voleva una ragazza ideale ed io non ero il suo tipo.

Ma ha voluto frequentarmi lo stesso, stare con me, verificare se stavamo bene insieme, anche a casa ( visto che lui non sopportava nemmeno la presenza umana per più di un totale di ore, ha cercato di verificare se sapevo ascoltarlo, fare discorsi difficili, seguirlo nei suoi ragionamenti strampalati, nel suo modo a volte distaccato e freddo, se riuscivo a condividere con lui momenti intensi, e sembrava essersi preso un bel'affetto verso di me, e ha iniziato a volermi vedere sempre più spesso, desiderarmi sempre di più, e mi voleva a casa sua persino, a dormire, a cenare, a vivere con lui. 

Ha persino allontanato un suo amico perchè gli avevo detto che mi piaceva, e quindi lo ha visto come un rivale, ma lui non esprimeva mai parole d'amore per me, diceva "siamo amici, non ti voglio perdere".

Tre anni di molte cose fatte insieme, con le sue telefonate 4,5,6, volte al giorno, poi alcune volte anche di sera tardi, ed io sempre disponibile, lo aiutavo anche a fare alcune cose a casa.

Lui veniva da me e mi diceva che casa mia era tutta sbagliata, che avrebbe voluto sistemare tutto diversamente. Ma io gli dicevo che a me sta bene così. Lui cercava di imporsi, coi suoi gusti, col suo stile di vita, con la sua stessa presenza.

Ma mai una parola d'amore perchè il suo blocco era lì. Io lo sapevo ma visto che sapevo che aveva quelle malattie non ho mai preteso altro.

Però lui non ha fatto nulla per potersi curare. Non ha fatto che ingugitare tisane e rimedi omeopatici per ogni cosa ( perchè i genitori gli continuano a dire che i farmaci fanno male) e ora è ridotto magro e tutto dolori. 

Si è iscritto in palestra per far si di sembrare più attraente per me, pensando che io sia attratta da altri. 

Poi l'altra sera una discussione e mi rinfaccia di non aver saputo sciogliere quel blocco, che non ho saputo creare una situazione, una scena, in cui lui abbia potuto finalmente scoprire di sentire qualcosa come tutti gli altri, l'amore cioè.

Ma gli ho detto che io non sono un dottore e non era giusto farmi sentire in colpa per qualcosa che non spetta a me fare!

Mi sono arrabbiata moltissimo perchè io sono stata 3 anni accanto a lui e ho sopportato tutti i suoi difetti, tutte le sue manie, le ossessioni che di volta in volta mi confidava di avere e questo è il risultato?

Sentirmi dire che sono responsabile del fatto che lui non si è risvegliato sentimentalmente? Che non ho fatto niente per lui?

Mi sono sentita davvero ferita. E la cosa peggiore è che lui all'inizio, quando ci eravamo conosciuti, mi aveva detto che non voleva una relazione con me per via dell'età, di certi motivi estetici ecc...

Poi però si è attaccato e ha preteso tutto da me più che da una fidanzata vera.

Poi lui non stava bene economicamente e gli ho pure comprato delle cose per aiutarlo perchè sapevo che non poteva farlo. 

Alla fine lui se ne esce dicendo " io potrei sparire lo sai no?", e questo per ricordami che ha anche tentato il suicidio in passato. Ed era quasi una minaccia.

"Se sparisco ci perdi tu. " Ma perdo che cosa? Qualcuno che non ha apprezzato il mio amore per 3 anni e che si aspettava una terapia gratis da me?

Così gli ho detto " fai come vuoi, sei tu a scegliere". 

Lui rincalza e mi dice l'ultima sentenza: " io sono un calcolatore, rilevo i punteggi delle persone a seconda delle cose che fanno, e tu hai perso moltissimi punti negli ultimi tempi":

Il motivo è che sono stata male e non sono andata da lui per parecchi giorni. Poi mi aveva invitata ad andare al mare ed io gli ho detto che non essendo la sua fidanzata avrebbe dovuto andarci coi suoi amici.

Che se io non sono che un'amica certe cose le deve fare con loro.

Se l'è presa a mele e ora è sparito. 

Io ho provato a scrivergli ieri mattina ma non ho avuto risposta e non ho intenzione di stare a riprovare un legame con una persona che alla fine mi ha vista solo in termini di numeri.

Qualcuno di voi ha mai fatto questo, giudicare una persona dal punteggio che gli dà per le cose che fa? Mi sembra di esser stata per 3 anni in esame e non me ne sono mai accorta.

Ma che razzadi persona può essere così disumana da trattarmi in questo modo? Ho pensato che è una sua difesa ma di certo non mi meritavo di essere accusata per non averlo saputo curare nel modo giusto.

Io non sono un dottore, anche se ho cercato di fare di tutto per aiutarlo, ma evidentemente quello che ho fatto lui non l'ha visto, intento com'era a prendere e rilevare i suoi calcoli. 

Basta! Ci ho messo una fine e non torno indietro. 

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ciao, ho vissuto una situazione diciamo simile per certi versi... Ho conosciuto un ragazzo in un gioco online, questo ragazzo scriveva nelle chat sempre messaggi profondi, a volte angosciosi, a volte messaggi di odio e depressi... Così mi sono preoccupata e ho iniziato a scriverli finché non ci siamo scambiati il numero di telefono... Questo ragazzo è un po' come quello che hai descritto tu, genitori separati, dice di aver tentato il suicidio diverse volte e io a volte sono rimasta la notte sveglia per parlare con lui in modo che si liberasse di qualsiasi cosa lo logorasse dentro. Ma lui continuava a dirmi che era inutile che ci provavo perché tanto non sarebbe cambiato niente. Perciò poi ho smesso di starli dietro in quel senso, e in realtà ora come ora abbiamo anche smesso di sentirci (ci conosciamo da 5 anni, e ci siamo incontrati qualche volta ma abitiamo 1000 km distanti ) . Lui l'ultima volta insisteva sul fatto che non voleva che il suo modo di essere 'negativo' compromettesse il mio stato d'animo o le mie giornate, diceva di non volermi sentire per questo. Ora non lo so, spero abbia ripreso a "vivere".  Comunque l'ingratitudine non è una cosa bella, tu da parte tua non dovresti più fare niente nei suoi confronti nonostante tu voglia aiutarlo... Purtroppo noi non abbiamo il potere (credo) per quanto possiamo impegnarci... Mi auguro che il tuo amico abbia un po' di umanità per chiederti scusa e ringraziarti per essergli stato accanto. 

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  • 4 months later...

Guarda, magari vivessiimo lontani, almeno sarebbe più facile allontanarsi. Ma invece siamo nello stesso paese. 

Quindi se lui non mi sente viene a cercarmi fino a casa.

Ho tentato anche di distaccarmi, di fargli capire che ho la mia vita, che a me nessuno mi aiuta, ma lui non capisce.

Voleva che andassi a vivere con lui pure, ma io me ne guardo bene dall'impelagarmi in una relazione del genere. 

Sarei del tutto distrutta da un tipo così. Già mi sento soffocare così, figurati tra le 4 mura. 

Quindi non so come fare. Ho sperato che andasse via per lavoro o che andassi via io ma non succede.


 

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