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Cos'è una donna?


Gazza

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Ciao a tutti... c'è un po' di deserto ultimamente. Tutti in vacanza eh?

Comunque, come da titolo mi piacerebbe sapere cos'è secondo voi una donna. Cosa distingue una donna da un essere che non lo è. Quali caratteristiche fisiche, anatomiche e caratteriali deve necessariamente avere un individuo per essere considerato donna.

Vi prego di darmi risposte serie, non troppo goliardiche. Non me ne vogliano le signore del forum, ma mi interessano soprattutto le opinioni maschili in merito. 

 

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Ciao Gazza! Secondo me un individuo per essere considerato donna deve avere ASSOLUTAMENTE le 100 caratteristiche seguenti:

1) femminilità

2) femminilità

...

100) femminilità

Se poi a anche una forma fisica che me la ricordi non guasta... :BigGrin:

 

 

 

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15 minuti fa, L.E.D. dice:

Ciao Gazza! Secondo me un individuo per essere considerato donna deve avere ASSOLUTAMENTE le 100 caratteristiche seguenti:

1) femminilità

2) femminilità

...

100) femminilità

Per cui secondo te se un individuo ha femminilità (che poi se vorrai, mi spiegherai che cosa intendi con "femminilità") può essere considerato donna anche se nasce uomo o, per anomalie genetiche, con caratteristiche cromosomiche e anatomiche diverse da quelle femminili? Non credi che ci vogliano almeno delle caratteristiche fisiche di base per essere considerati di sesso femminile? 

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Fammici pensare un po' su... :Thinking: ... La forma "umana" penso sia importante e una terza abbondante non mi dispiacerebbe (:Cow:)... Però sulle 100 caratteristiche che ho elencato prima NON TRANSIGO! Ed ora scusami che devo occuparmi di Violet (bambola gonfiabile) è molto gelosa e detesta se non le dedico adeguate manutenz.. (ahem)... attenzioni pomeridiane -_-

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33 minuti fa, L.E.D. dice:

 Ed ora scusami che devo occuparmi di Violet (bambola gonfiabile) è molto gelosa e detesta se non le dedico adeguate manutenz.. (ahem)... attenzioni pomeridiane -_-

e meno male che avevo detto: risposte serie :D: Salutami Violet!

Scherzi a parte  L.E.D.  la mia domanda non era "cosa ti piace in una donna" ma "cosa permette a una donna di essere considerata tale". Mi spiego meglio: una donna puoi anche trovarla brutta ma non per questo smetti di considerarla essere di sesso femminile. Stesso discorso vale per gli uomini. Una donna secondo me pure a 80, 90 o 100 anni resta una donna, anche se ovviamente dal punto di vista sessuale non è più attraente come quando ne aveva 20. Parallelamente ci sono moltissimi uomini attratti da travestiti e transessuali, ma non vuole dire assolutamente che li considerino donne.

 

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Cara Gazza,

Sinceramente questo post mi ha fatto un po' riflettere. Per me una donna è chi si sente consapevole di esserlo e non perché segue dei comportamenti precisi dettati dalla società, Cioè: Truccarsi il meglio e il più possibile; essere femminile per distinguersi dall'altro sesso; indossare degli abiti precisi che fanno riconoscere la propria femminilità. 

Continuando a riflettere, mi è sorto un dubbio. Come si potrebbe distinguere una donna da un uomo allora se il pensiero che ho scritto qui sopra diventasse reale? E se riuscissimo ad arrivare a questo punto nella società di oggi come diventerebbe il mondo stesso in cui viviamo? Non ci potrebbe essere qualche altro tratto distintivo unico che potrebbe distinguere i due sessi oltre che l'apparato genitale?

Giacomo

 

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Il 15/7/2017 at 00:33, Senza-Anima dice:

Non ci potrebbe essere qualche altro tratto distintivo unico che potrebbe distinguere i due sessi oltre che l'apparato genitale?

 

E, ammesso che questo tratto distintivo ci fosse (tratto della personalità, o altro?) sarebbe sufficiente a identificare una donna come tale anche in quei rari casi in cui un individuo nasce con malattie genetiche che lo portano ad avere un corredo cromosomico diverso da quello di una donna e un apparato genitale esternamente femminile ma incompleto? Io credo di no, credo che la cosa principale che caratterizza la donna sia: avere due cromosomi X, a differenza del maschio. Avere un utero, una vagina, un clitoride, delle ovaie e delle tube di Falloppio. Se qualcuna di queste cose mancano, per varie anomalie nello sviluppo del feto, allora non si può essere considerati donne. Ovviamente nemmeno uomini, perché allo stesso modo non ci sono le condizioni anatomiche per essere considerati di sesso maschile. Non basta dire "mi sento una donna" perché si è stati educati e cresciuti come tali, o perché sulla carta di identità c'è scritto "sesso femminile" per esserlo davvero. L'unica cosa che conta è il corredo cromosomico e l'apparato genitale-riproduttivo.

Motivo per cui né queste persone nate sbagliate, né i transessuali potranno mai essere considerati davvero donne. Perché basta un semplice prelievo di sangue con analisi del cariotipo per smentirli.

 

 

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Il ‎14‎/‎07‎/‎2017 at 12:31, Gazza dice:

Quali caratteristiche fisiche, anatomiche e caratteriali deve necessariamente avere un individuo per essere considerato donna.

 

1 ora fa, Gazza dice:

L'unica cosa che conta è il corredo cromosomico e l'apparato genitale-riproduttivo.

Hai barato, e lo hai fatto esattamente come lo farebbe una donna :BattingEyelashes: 

Per il resto, nulla da eccepire, in effetti ciò che differenzia i generi dell'homo sapiens, tra maschili e femminili, è proprio il corredo cromosomico ma...questa differenziazione chi l'ha fatta? e per quale motivo?  

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4 minuti fa, Lis dice:

 

Hai barato, e lo hai fatto esattamente come lo farebbe una donna :BattingEyelashes: 

Ma in che senso ho barato? volevo semplicemente sapere le vostre opinioni, e poi ho espresso la mia. Cioè per me il fatto di essere donna o uomo è un fatto di natura esclusivamente anatomica e cromosomica. Però per molti vedo che non è così, che ne fanno una questione di personalità della serie "ragioni come un uomo" oppure "hai una sensibilità tipicamente femminile". Per me non esistono una mentalità o una sensibilità maschile/femminile, è solo un fatto di cromosomi e genitali,  e basta. Però mi interessava sapere anche altre opinioni, tutto qua.

 

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Ciao Gazza! Violet mi chiedeva se cromosomicamente parlando la donna della tua fattispecie potesse essere considerata almeno ancora un mammifero...  :Devil:

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19 minuti fa, L.E.D. dice:

Ciao Gazza! Violet mi chiedeva se cromosomicamente parlando la donna della tua fattispecie potesse essere considerata almeno ancora un mammifero...  :Devil:

Buona domanda... il vocabolario de Mauro come prima accezione di mammifero riporta: animale che partorisce la prole e la alleva nutrendola con il proprio latte; anche agg.: la balena è un animale mammifero. Dato che la "donna" della mia fattispecie non può avere figli né allattare, direi che forse non può essere considerata nemmeno mammifero. Un po' come il caso del mulo: può essere considerato un mammifero visto che si tratta di un ibrido sterile (tranne in rarissimi casi) che non è presente in natura? Boh...

PS: a sto punto cambio nick da Gazza a Mulo, mi sa... E comunque caro L.E.D. non mi hai mica ancora risposto seriamente... :cry:

 

 

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Grazie! Riferirò che a questo punto è meglio se cerca nel dizionario sotto la voce "vertebrati"...  :Chicken:

P.S. Ho risposto seriamente ma la mia risposta non ti è piaciuta: è che non ti vuoi schiodare di un mm dal tuo punto di vista probabilmente perchè lì dove ti trovi ora il "panorama" non è poi così male... -_-

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45 minuti fa, L.E.D. dice:

P.S. Ho risposto seriamente ma la mia risposta non ti è piaciuta: è che non ti vuoi schiodare di un mm dal tuo punto di vista probabilmente perchè lì dove ti trovi ora il "panorama" non è poi così male... -_-

Caro L.E.D., magari pensi di avermi risposto ma così non è, visto che parli di femminilità ma non mi sai spiegare in concreto che cosa sia questa benedetta femminilità.

 Se io ipoteticamente ti chiedo "Gazza è affetta da questa specifica condizione, nonostante questo può considerarsi una donna oppure no?" e tu mi rispondi "secondo me sì (oppure "per me no") allora poi devi anche argomentare la tua affermazione.

Sia chiaro che non ce l'ho assolutamente con te, visto che poi in fondo non è compito tuo stabilire questa cosa. Ho fatto questa domanda a medici, psicologi, ginecologi, genetisti, ma nessuno mi ha dato uno straccio di risposta argomentata. Il massimo che ho tirato fuori è stato "dal punto di vista cromosomico no, ma lei è una donna lo stesso". Risposta che non vuol dire niente, se non mi spieghi perché secondo il tuo parere lo sarei comunque. Sembra come se io dovessi prendere questa cosa che sono una donna lo stesso quasi come un dogma di fede, come una verità data per certa a priori. E sinceramente non ne posso più di persone che parlano si sensibilità, di empatia, di capacità di ascolto come caratteristiche femminili, e pretendono di convincermi che sono una donna in base a questo ragionamento. Come se tutti gli uomini fossero insensibili, non empatici e incapaci di comprendere le emozioni altrui solo per il fatto di essere maschi. O come se tutte le donne fossero sensibili ed empatiche di natura. Niente di più sbagliato. 

Paradossalmente se mi dicessero "sei comunque una donna perché nonostante tutto sei nata con la f**a e non con il p*****o " sarebbero almeno più convincenti, perché il ragionamento avrebbe una sua logica.

Scusa il discorso triviale, ma così è.

 

 

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4 ore fa, Gazza dice:

Sembra come se io dovessi prendere questa cosa che sono una donna lo stesso quasi come un dogma di fede, come una verità data per certa a priori...

 :imNotWorthy:

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26 minuti fa, L.E.D. dice:

 :imNotWorthy:

Ma che fai, ti arrendi? dài che non sono così teriiibbile. :friends:

 

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9 ore fa, Gazza dice:

Ma in che senso ho barato?

Nel chiedere quali caratteristiche deve avere una donna hai incluso anche quelle caratteriali, per poi affermare che per te contano solo quelle cromosomiche. Io l'ho inteso come un sottile modo di "barare", che reputo, tra l'altro, degno di una mente femminile, proprio perché credo che esista un modo tipico di ragionare femminile ed uno maschile.

Il fatto che queste tipicità non sempre si trovino nei generi a cui sono associate, non fa altro che confermare la teoria del "sentirsi" appartenenti ad uno dei due generi, prima ancora di avere dei genitali che confermino l'appartenenza. 

I transessuali ci insegnano che persino i caratteri sessuali si possono modificare ma non il carattere. 

Quindi tu, come ti senti? 

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55 minuti fa, Lis dice:

Il fatto che queste tipicità non sempre si trovino nei generi a cui sono associate, non fa altro che confermare la teoria del "sentirsi" appartenenti ad uno dei due generi, prima ancora di avere dei genitali che confermino l'appartenenza. 

Quindi tu, come ti senti? 

No, secondo me conferma solo il fatto che il carattere viene formato tramite convenzioni sociali prestabilite. Quando nasci femmina ti insegnano fin da piccola che ti devi comportare in un certo modo, che devi essere carina, gentile, non sporcarti, non fare giochi troppo fisici, ecc... La stessa cosa per i maschi, a loro si dice di non piangere, di non essere troppo sensibili, di non avere paura perché "è da femmine...". Inevitabilmente la nostra personalità viene formata da queste convezioni sociali (che per me sono affatto sbagliate), ma sarebbe sciocco pensare che siamo così fin dalla nascita. Sono cose che si formano con il tempo e c'entrano con il sesso biologico solo perché noi facciamo delle distinzioni e mettiamo dei tabù sociali in base al sesso del bambino sin dai suoi primi giorni di vita. Io come mi sento? vorrei che qualcuno mi spiegasse scientificamente se mi devo considerare una donna oppure no, perché io al momento mi sento un essere che non è né un uomo né una donna, un essere che non è niente.  Come ho scritto prima, da una parte leggo sui libri di medicina e i trattati specifici che cromosomicamente non sono una donna. E questo è pacifico. Ma dall'altra leggo anche, e mi viene detto, che devo considerarmi una donna nonostante questo fatto. E però non mi viene detto perché mi devo considerare tale, cosa può farmi dire che sono una donna pure io. Non mi danno una ragione scientifica, un motivo per cui io mi debba considerare lo stesso di sesso femminile, e non indefinito. E ti assicuro che se me la dessero una buona ragione, valida e ineccepibile dal punto di vista medico e scientifico, come  dimostrato e ineccepibile che sia la terra a girare intorno al sole e non il contrario, io mi sentirei molto meglio.  Invece non è così,  come ho detto sembra che io debba considerarmi una donna in base a un dogma di fede che non può essere dimostrato. E io sono una che non prende le cose per buone senza una spiegazione scientifica. 

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Intervengo in punta di piedi...

Dal mio punto di vista prettamente maschile e personale una donna è un miscuglio di caratteristiche fisico-comportamentali che si influenzano a vicenda (le fisiche sul comportamento, il comportamento sulle fisiche)...

Per me un essere umano donna è innanzitutto un mammifero, cioè un essere che riesce a concepire la vita in maniera "autonoma" (lo so che un giorno anche noi maschietti porteremo il pancione se la scienza percorrerà questa via, ma è cmq un concepimento assistito) e che è associata, in un momento qualsivoglia della sua vita e anche per un periodo limitato, alla crescita di figli. 

Identifico personalmente una donna con un fatto fisico/istintivo di attrazione sessuale e protezione, la mia in questo caso.

Deve essere "femminile" come diceva LED, ma bisogna mettersi d'accordo su cosa sia la femminilità. Per me una donna femminile è colei che è conscia del suo potere sessuale/attrattivo e lo mette in mostra senza vergogna e senza censura .

Da un punto di vista più sociale, ho trovato caratteristiche ricorrenti (non la regola ma cmq frequentemente) nella donna come per esempio una funzione di "ancorarsi alla realtà e all'oggi". Il lato pragmatico a pensare all'oggi e all'immediato complementa fortemente il lato mascolino dei grandi sogni o progetti o di perdersi nei meandri di vecchi rancori. Dal mio punto di vista questa lato è tipico dell'essere donna.

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26 minuti fa, nails dice:

Da un punto di vista più sociale, ho trovato caratteristiche ricorrenti (non la regola ma cmq frequentemente) nella donna come per esempio una funzione di "ancorarsi alla realtà e all'oggi". Il lato pragmatico a pensare all'oggi e all'immediato complementa fortemente il lato mascolino dei grandi sogni o progetti o di perdersi nei meandri di vecchi rancori. Dal mio punto di vista questa lato è tipico dell'essere donna.

Questo è strano, perché io invece ho sempre considerato il pragmatismo e il restare ancorati alle cose pratiche, all'oggi, come una bella qualità tipicamente maschile. Vedo invece il restare ancorati al passato e ai rancori, così come il rincorrere sogni impossibili come un grande difetto prettamente femminile.

Quanto al fatto che una donna che non può procreare non possa essere considerata del tutto donna, mi trovi invece abbastanza d'accordo. Solo una distinzione: le donne che vanno in menopausa e non possono più procreare ma hanno avuto figli restano comunque donne. Quelle che per ragioni di salute si vedono asportare totalmente o parzialmente l'apparato riproduttivo prima di avere avuto figli, prima lo erano e dopo l'intervento inevitabilmente non lo sono più. Quelle che come me nascono sterili perché l'apparato riproduttivo non è funzionale o non è del tutto formato, non sono masi state donne e mai lo saranno, a meno che la scienza non le aiuta a rimanere incinte. Ovviamente con fecondazione omologa, perché se si parla di eterologa allora non sono donne, perché l'ovocita da cui nasce il bambino non è il loro. Io la penso così, per me la donna è donna essenzialmente perché in grado di fare figli, è una conditio sine qua non. 

 

 

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