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Problemi di autostima, fiducia in se stessi, depressione


Inutile

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Salve a tutti, sono nuovo del forum ma ho bisogno di sfogarmi con qualcuno. Mi chiamo N, non voglio dire il mio nome ma solo l'iniziale, ed ho 19 anni. Sono della Basilicata e sono al 2° anno di scienze geologiche, sono molto empatico e cerco sempre di aiutare chi ha bisogno forse perché così mi distraggo dai miei problemi. Da quel che posso ricordarmi i miei problemi con me stesso sono iniziati fine 3 media e tutt'ora sono con me. Stanno prendendo il sopravvento su di me, mi stanno schiacciando. I problemi che ho sono legati alla mia autostima e fiducia in me stesso, per farla breve mi odio, mi faccio schifo, mi sento inutile e sempre a disagio. Odio i posti con tante persone perché sapendo di fare schifo mi sentirei a disagio e starei male. In 3° superiore per l'intera estate non uscii mai di casa, nemmeno con i miei genitori a fare spesa, nulla; sempre chiuso in casa facendo finta che tutto andasse bene. Non ho più amici e quelle poche " amiche ", le quali se ne andranno come tutti, mi dicono che sbaglio a pensare cose del genere e che non sono vere. Come fai a credere a ciò se tutto il mondo ti dimostra di avere ragione su te stesso ? So di persone che lo pensano senza avermelo mai detto in faccia ed altre che me lo hanno detto in faccia. Sono innamorato di una ragazza da 2 anni e per ben 4 volte mi ha fatto soffrire prendendomi in giro ed io sono sempre tornato perché la amo ? perché sono stupido ? Non lo so. Avevamo iniziato a parlare e lei mi ha detto che voleva provare a stare insieme e parlavamo di uscire, vederci film insieme, voleva le mie magliette dato che entrambi ascoltiamo metal e rock, era tutto così bello e per me era stupendo. Dopo tutto quello che ho sopportato, dopo tutte le volte che l'ho aiutata con il suo ex che non l'amava ma voleva solo portarla al letto, dopo tutte le volte che l'ho aiutata e sostenuta con i suoi problemi finalmente ci ero riuscito. Ieri stavamo parlando, nel pomeriggio inizia a non rispondermi più e la sera mi arriva un messaggio dal suo ex che mi dice alcune cose e poi quando ho chiesto a lei mi dice già sai e quando le chiedo una spiegazione mi blocca e mi dice che non vuole più sentirmi. Ma cosa ho fatto di tanto cattivo da meritarmi tutto questo ? Ho solo sopportato delusioni da amici e ragazze, ho solo problemi con me stesso che tante volte mi hanno portato a volerla far finita, ho solo subito sofferenze e dolori come la perdita di uno dei miei migliori amici a soli 18 anni. Come si fa a capire se si è in depressione ? Alcuni amici mi hanno consigliato di andare da uno psicologo ma non voglio andarci e non so il motivo. Perché ho paura di cosa mi avrebbe potuto dire o altro ? Non lo so. C'è qualcuno che è nella mia stessa situazione o qualcuno che c'è passato e l'ha superata ? Vi prego di aiutarmi e darmi consigli, ne ho bisogno perché sono al limite e mi sto arrendendo. Scusate per il poema ma mi sono anche trattenuto. Grazie mille a tutti.

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caro N,

quello che leggo é terribilmente un mal di vivere. A questa età può essere normale..ma non deve superare la soglia fino a dichiarare di volerla fare finita. Ascolta coloro i quali ti dicono di rivolgerti allo psicologo.O meglio, ti consiglierei di parlarne con i tuoi genitori e di valutare la possibilità di rivolgerti e accogliere l'aiuto di un professionista. Cosi su due righe,con poche informazioni,nonostante tu abbia espresso tutto il tuo malessere, é difficile inquadrare la situazione ed esserti di aiuto. Ma credimi..l'unico aiuto di cui hai bisogno é una figura competente. Andare dallo psicologo non significa che sei matto, se é questo che potrebbe farti paura. É una figura professionale che ha gli strumenti per sostenerti in questa fase delicata della tua vita. 'sostenerti', ricorda! Mi auguro tu possa valutare bene questa scelta per ritrovare un po di serenità nella tua vita e gioia di vivere.

Ciao in bocca al lupo

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4 ore fa, Magda M. dice:

caro N,

quello che leggo é terribilmente un mal di vivere. A questa età può essere normale..ma non deve superare la soglia fino a dichiarare di volerla fare finita. Ascolta coloro i quali ti dicono di rivolgerti allo psicologo.O meglio, ti consiglierei di parlarne con i tuoi genitori e di valutare la possibilità di rivolgerti e accogliere l'aiuto di un professionista. Cosi su due righe,con poche informazioni,nonostante tu abbia espresso tutto il tuo malessere, é difficile inquadrare la situazione ed esserti di aiuto. Ma credimi..l'unico aiuto di cui hai bisogno é una figura competente. Andare dallo psicologo non significa che sei matto, se é questo che potrebbe farti paura. É una figura professionale che ha gli strumenti per sostenerti in questa fase delicata della tua vita. 'sostenerti', ricorda! Mi auguro tu possa valutare bene questa scelta per ritrovare un po di serenità nella tua vita e gioia di vivere.

Ciao in bocca al lupo

Cara Magda,

Ti ringrazio per aver speso 2 minuti della tua vita per leggere il mio messaggio e rispondere per aiutarmi. In famiglia abbiamo tanti problemi ed i miei hanno 3 mila cose e problemi per la testa, non voglio essere la causa di altri problemi e pensieri. Sono già tanto sbagliato così non voglio ingigantirmi ancor di più. Qualunque tipo di problema me lo sono sempre risolto da solo senza l'aiuto né di amici né di familiari. Non ho espresso il mio malessere ma solo una parte di esso, se dovessi farlo scriverei per ore. Da quando avevo 12 anni che ho cominciato a non vivere più la mia vita, la mia adolescenza non l'ho proprio vissuta e gli anni migliori forse me li sono già persi. Io non vivo. L'unico rifugio che ho è andare nella mia palestra, il metal, la chitarra che non suono da tempo, leggere libri che mi capiscono come Le notti bianche di Dostoevskij o i dolori del giovane Werther di Goethe o Montale o Schopenhauer, e l'aiutare gli altri. Come ho già detto quando aiuto gli altri sto bene perché non penso ai miei problemi. Non è il fatto che andare da uno psicologo credo che sia da pazzi ma è altro che mi blocca e non lo so nemmeno io cos'è. Prima di prendere scienze geologiche all'università volevo prendere psicologia cosa potevo aiutarmi da solo. Sono stato sempre solo e solo su di me ho potuto contare ma sono al limite e l'unico modo per arrivare all'atarassia e all'aponia è farla finita. La mia via uscita dal tunnel è quella e si avvicina.

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caro N,

quello che scrivi fa accapponare la pelle. 'la mia vita uscita dal tunnel é quella e si avvicina'. Non può un ragazzo di 19 anni come te scrivere e pensare certe cose! É inammissibile. Hai una vita davanti. Sei ancora cosi giovane! Non buttare gli anni più belli della tua vita così! Sopratutto non credere di potercela fare sempre e solo sulle tue forze! Mi permetto di correggerti. L'uomo é un animale sociale, ha bisogno dell'altro. Hai mai pensato che la nostra vita é un dono di qualcun altro?Siamo troppo sociali per isolarci e non volere contare su nessuno! É vero, non sempre le persone che amiamo o che crediamo ci possano proteggere, possano rappresentare un aiuto. Ma come ti dicevo esistono anche figure professionali che si decidano agli altri. Non avere timore di fare un passo del genere. Dimostreresti più coraggio a te stesso se lo facessi! Lasciarli andare é solo vigliaccheria..non é mai una soluzione. L'uomo deve sopravvivere in questo mondo non farsi abbattere dal mondo! Un consiglio di tutto cuore: Prendi la cosa sul serio e fatti aiutare. Rivolgiti alle figure giuste ne trarrai solo giovamento.

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2 ore fa, Magda M. dice:

caro N,

quello che scrivi fa accapponare la pelle. 'la mia vita uscita dal tunnel é quella e si avvicina'. Non può un ragazzo di 19 anni come te scrivere e pensare certe cose! É inammissibile. Hai una vita davanti. Sei ancora cosi giovane! Non buttare gli anni più belli della tua vita così! Sopratutto non credere di potercela fare sempre e solo sulle tue forze! Mi permetto di correggerti. L'uomo é un animale sociale, ha bisogno dell'altro. Hai mai pensato che la nostra vita é un dono di qualcun altro?Siamo troppo sociali per isolarci e non volere contare su nessuno! É vero, non sempre le persone che amiamo o che crediamo ci possano proteggere, possano rappresentare un aiuto. Ma come ti dicevo esistono anche figure professionali che si decidano agli altri. Non avere timore di fare un passo del genere. Dimostreresti più coraggio a te stesso se lo facessi! Lasciarli andare é solo vigliaccheria..non é mai una soluzione. L'uomo deve sopravvivere in questo mondo non farsi abbattere dal mondo! Un consiglio di tutto cuore: Prendi la cosa sul serio e fatti aiutare. Rivolgiti alle figure giuste ne trarrai solo giovamento.

Cara Magda,

Hai ragione nessuno vuole morire, ci sono tante persone che vogliono vivere o vorrebbero vivere ma purtroppo non possono. I migliori anni della mia vita ormai sono andati e mi porterò questo fardello per sempre, sono 7 anni che ormai vivo così e nulla cambierà. Non ricordo nemmeno cosa si provi a stare bene o sentirsi felici, ammesso che io lo sia mai stato. Io ho i miei amici e amiche ma sono lontani dal mio paese e gli vedo solo quando siamo all'Università e non possono esserci nella mia quotidianità. La nostra vita è un dono dei nostri genitori e non di una persona realmente esistita ma alla quale si attribuiscono fatti non veri e mitizzata dalla chiesa al solo scopo di comandare ed avere potere sulle persone. Come diceva Plauto e poi ripreso da Hobbes: " HOMO HOMINI LUPUS. " Che tradotto diviene " L'uomo è lupo all'altro uomo. " Sembri una ragazza intelligente quindi sai cosa significa e cosa intendo. 

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caro N,

sono una futura psicologa quasi vicino all'iscrizione all'albo e quello che ti scrivo é frutto della mia figura professionale e personale. Io intendevo proprio dire che la vita é un dono di un altro nel senso che é proprio un dono dei nostri genitori. Non l'ho posta sul piano spirituale proprio per evidenziare il fatto che siamo frutto di due persone e abbiamo bisogno dell'altro. Sbagli a credere che non c'è più nulla da fare! Vai oltre questi pensieri e questa realtà che al momento vivi. Questa tua condizione attuale ti tiene prigioniero e non ti da modo di vedere oltre! Hai bisogno di maturare molte cose riguardo la vita e riguardo te stesso! Evidentemente da solo, al momento,non ne sei in grado. Proprio per questo hai bisogno di in aiuto giusto! Ti rimembro il mio invito a consultare uno psicologo. E non esito a ricordarti che la vita é una e gettarla cosi tra le spine senza prendertene cura é il peccato più grande.

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3 minuti fa, Magda M. dice:

caro N,

sono una futura psicologa quasi vicino all'iscrizione all'albo e quello che ti scrivo é frutto della mia figura professionale e personale. Io intendevo proprio dire che la vita é un dono di un altro nel senso che é proprio un dono dei nostri genitori. Non l'ho posta sul piano spirituale proprio per evidenziare il fatto che siamo frutto di due persone e abbiamo bisogno dell'altro. Sbagli a credere che non c'è più nulla da fare! Vai oltre questi pensieri e questa realtà che al momento vivi. Questa tua condizione attuale ti tiene prigioniero e non ti da modo di vedere oltre! Hai bisogno di maturare molte cose riguardo la vita e riguardo te stesso! Evidentemente da solo, al momento,non ne sei in grado. Proprio per questo hai bisogno di in aiuto giusto! Ti rimembro il mio invito a consultare uno psicologo. E non esito a ricordarti che la vita é una e gettarla cosi tra le spine senza prendertene cura é il peccato più grande.

Cara Magda,

come faccio a fidarmi dell'altro se sono proprio gli altri a farmi soffrire e a tradirmi ? Io non ho fiducia in nessuno e sono schivo sempre con tutti. Nonostante questo cerco di aiutare tutti e mi affeziono molto e subito alla persone. Come faccio ad uscire da questa prigionia ? Quando sembravo ad un passo dall'uscirne da solo c'è stato qualcosa che mi ci ha fatto ripiombare. Sono stanco di soffrire e vivere così, ma per me non c'è via d'uscita se non quella che già ho detto. Solo una cosa mi fa dimenticare tutto e mi fa stare tranquillo, una ragazza che ho conosciuto all'Università ed alla quale voglio un bene dell'anima ed il nostro rapporto è perfetto per come è, per quella profonda amicizia che abbiamo, solo lei mi sta sempre vicino e cerca di aiutarmi realmente ma abita lontano da me e nemmeno posso starle con il fiato sul collo e accollarle tutti i miei problemi. Ma quando stiamo insieme sto meglio. Come può uno psicologo aiutarmi ? Che cosa c'è che non va in me ? Magda ti ringrazio di cuore per tutte queste parole e per il tempo che sprechi con me, grazie di cuore. Davvero. 

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caro N,

capisco tu abbia problemi a fidarti dell'altro e sicuramente avrai tanto altro da raccontare che spiegherebbe il tuo malessere . Purtroppo il forum non consente di approfondire il trascorso doloroso di una persona. Tu chiedi cosa c'è che non va in te... Io credo che dovresti chiederti invece cosa c'è di buono in te e cosa tu possa fare per rendere le cose migliori. Ma a queste domande potrai rispondere solo se vieni aiutato e sostenuto. Lo psicologo ha gli strumenti per farlo. Ti consiglio caldamente di rivolgerti al più presto.

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1 ora fa, Magda M. dice:

caro N,

capisco tu abbia problemi a fidarti dell'altro e sicuramente avrai tanto altro da raccontare che spiegherebbe il tuo malessere . Purtroppo il forum non consente di approfondire il trascorso doloroso di una persona. Tu chiedi cosa c'è che non va in te... Io credo che dovresti chiederti invece cosa c'è di buono in te e cosa tu possa fare per rendere le cose migliori. Ma a queste domande potrai rispondere solo se vieni aiutato e sostenuto. Lo psicologo ha gli strumenti per farlo. Ti consiglio caldamente di rivolgerti al più presto.

Cara Magda,

ciò che c'è di buono in me ? Facile da rispondere, nulla. Se da tutti vengo trattato così un motivo ci sarà e non possono sbagliarsi 7 miliardi di persone. La realtà, l'evidenza mi mostrano che sono io ad aver ragione e che ciò che penso di me stesse è la pura realtà. Guardiamo in faccia alla realtà

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Caro N,

Premetto col dire che il mio vero nome non è quello con cui mi sono registrata.Sono una ragazza di 17 anni e mi ritrovo in molte cose che hai detto,intendo dire che capisco i tuoi disagi e le tue sensazioni perchè ci convivo da quando ero praticamente una bambina.Credo che tutto nasca da situazioni in famiglia che costringono a crescere prima del dovuto..almeno così la penso io.Come te anch'io non parlo con nessuno di tutto ció neanche con i miei amici,sarebbe inutile e so cosa si prova a tenersi tutto dentro.E come te non so proprio come uscire da questa situazione,so solo che per quanto io combatta ogni giorno contro sti dannati mostri,questi diventino sempre più forti.Anch'io tra qualche anno vorrei studiare psicologia proprio per aiutare,un domani, tutte quelle persone che si troveranno ad affrontare la nostra stessa situazione.Non so quanto possa aiutarti ma si,io ci sono se ti va di sfogarti ed essere capito in qualsiasi momento e so quanto puó far star meglio.

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9 ore fa, Francescasacco dice:

Caro N,

Premetto col dire che il mio vero nome non è quello con cui mi sono registrata.Sono una ragazza di 17 anni e mi ritrovo in molte cose che hai detto,intendo dire che capisco i tuoi disagi e le tue sensazioni perchè ci convivo da quando ero praticamente una bambina.Credo che tutto nasca da situazioni in famiglia che costringono a crescere prima del dovuto..almeno così la penso io.Come te anch'io non parlo con nessuno di tutto ció neanche con i miei amici,sarebbe inutile e so cosa si prova a tenersi tutto dentro.E come te non so proprio come uscire da questa situazione,so solo che per quanto io combatta ogni giorno contro sti dannati mostri,questi diventino sempre più forti.Anch'io tra qualche anno vorrei studiare psicologia proprio per aiutare,un domani, tutte quelle persone che si troveranno ad affrontare la nostra stessa situazione.Non so quanto possa aiutarti ma si,io ci sono se ti va di sfogarti ed essere capito in qualsiasi momento e so quanto puó far star meglio.

Cara F,

Grazie mille per aver speso 2 minuti per commentare il post. Sei la prima persona che trovo ad avere i miei stessi problemi, mi piacerebbe molto parlare con te per confrontarci e vedere se riusciamo ad aiutarci. Sarebbe bello.

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  • 3 years later...

Salve a tutti. Ho 19 anni. I primi 9 sono stati i peggiori anni. Ho dovuto abbandonare ogni cosa, amici, le figure che credevo una famiglia e le mie radici. Sapete, vivere in una casa-famiglia non è il massimo, soprattutto quando chi ti dovrebbe proteggere ti maltratta. non ho avuto una figura materna fino ai 7/8 anni. La donna che avevo incontrato a quell'età era gentile e si preoccupava sempre per me. Quando ero convinto di aver trovato finalmente l'amore che mi mancava, era tutto svanito. Ero stato adottato e ho dovuto abbandonare la mia casa, le mie origini e i miei amici. Era stato uno shock per un bambino che finalmente aveva "ritrovato" la propria mamma doverla abbandonare. Sono stato accolto da una famiglia gentile e che mi ama tutt'ora. Avevo imparato subito una nuova lingua e mi sono integrato bene nella nuova realtà che mi circondava. Avevo ritrovato una seconda famiglia, ero desideroso di iniziare una nuova vita lasciandomi il resto alle spalle. Purtroppo però la realtà non è tutta rosa e fuori. I miei parenti infatti non mi avevano accettato come parte della loro famiglia. I miei nonni e zii mi vedevano come un "intruso". Quando scoprii questa triste realtà il mondo mi crollò. Ero un bambino che voleva solo una famiglia. Era chiedere troppo? I miei genitori per fortuna non mi hanno abbandonato e in qualche modo ora fingiamo di andare d'accordo. Ora ho una bella vita, una dolcissima ragazza accanto, e dei genitori che mi adorano. Nella mia vita però stava entrando un sentimento di vuoto. Un vuoto nel petto, come se non avessi più un cuore. Non riesco a colmarlo. Ogni cosa mi pare insormontabile, non sopporto che le persone abbiano delle aspettative su di me. Penso di aver paura di non esserne all'altezza. Questo vuoto è sempre presente anche quando sono felice, è come se non fossi mai felice Al 100%, c'è un qualcosa che non riesco a trovare e mi sta divorando. Penso molto spesso che dovrei diventare un ricordo. Non mi spaventa morire. Lo unica cosa che mi trattiene è ciò che lascio. La mia famiglia, i miei amici, la mia ragazza. Apparentemente ho una vita fantastica, ho una buona vita sociale, ho da parte mia anche la bellezza quindi non ho mai avuto problemi di alcun tipo nel socializzate. Maschero ogni cosa con il sorriso, e non riesco ad aprirmi, ho difficoltà ad affrontare il passato e rifiuto le mie origini. Non ho radici. Potrei continuare a fingere che vada tutto bene ma sarebbe davvero vivere? Vivere senza un cuore è vita?

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