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Sono stufo, come tanti altri.


Raska

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salve a tutti, sono nuovo su questo forum e volevo iniziare con questa discussione.

Cominciamo con il dire che mi odio profondamente, ho una rabbia interiore che supera la mia passata (forse) depressione e ciò posso dirlo in quanto, dopo aver visto letteralmente mia nonna e mio padre morire anni fa e da poco meno di una settimana anche mio nonno, non mi interessa più nulla e non provo assolutamente nient'altro che rabbia verso me stesso. Ho 19 anni (quasi 20) e non ho alcuna vita sociale o qualsivoglia amico vero (tanto per precisare, ho 2 amici che mi sono vicini ma li sento solo per non perdere contatti con il mondo intero), sono stato bocciato 2 volte di fila causa depressione e ad oggi non trovo nulla interessante; continuare in questo modo è difficile con il al pensiero che mi dovrò subire altri, purtroppo, decenni di vita pressoché identici... Non ho alcuna voglia di studiare come quella di andare a lavorare e la mia costanti domandi cardine, o meglio, gruppo di domande, restano sempre quelle: "quando avverrà la mia morte? quanto ancora dovrò aspettare dato che non ho coraggio di approcciarmi al suicidio data la mia paura verso il dolore? che senso ha vivere cercando di sopravvivere andando a lavorare se poi tanto muoio?".

Dalla morte di mio nonno sono diventato totalmente apatico, non sono triste di ciò e nemmeno sono andato al suo funerale considerandolo una perdita di tempo (non credo nemmeno nella religione), ho solo voglia di finirla con questa rottura di scatole di vita capace solo di toglierti anche il minimo regalino che ogni tanto ti offre. Potete quindi immaginare il mio regime alimentare totalmente sballato, ci sono giornate in cui mangio troppo e altre che salto persino il dissetarmi e ultimamente evito ogni sorta di alimento se non il minimo indispensabile; E questo è nulla pensando che la mia vita scolastica è un totale inferno, ogni giorno me ne sto completamente solo nel primo banco a non pensare a nulla cercando di passare quelle interminabili 5 ore giornaliere disegnando sul mio quaderno forme astratte (anche se grazie all'inerzia della mia mente fino ad ora sono riuscito a prendere voti discreti. Ancora per quanto ci riuscirò però, non ne ho idea). Per quanto riguarda, invece, il tempo passato in casa beh.... Sono solo capace di annoiarmi e di pensare alla vita di altri guardando youtube o seguendo animazioni giapponesi a profusione e, mentre mi sento un attimo meglio, vado in un server discord (praticamente una chat scritta e/o vocale formata da varie persone) a parlare; tutto questo però, solo se non mi sento totalmente affranto poiché in questi casi mi isolo persino da internet e dormo fino a che non mi stufo anche di questo (curioso però che i miei sogni rimandino tutti verso il tema della morte, il suicidio od omicidio che sia ed ovviamente la vittima sono sempre io). Certi giorni penso a come sarebbe la mia vita con una fidanzata al mio fianco (ero solito essere molto romantico di pensiero e come azioni e forse lo sono ancora)  ma alla fine tutto si riversa nelle domande che ho scritto precedentemente.

Non so perché ho voluto iscrivermi a questo forum ed esprimere le mie esperienze e correnti di pensiero. Non so se ho voglia di essere aiutato o/e sentirmi meglio... Ormai non so più nulla, vorrei solo diventare una macchina senza nessuna cognizione di tempo e spazio e senza nessuna emozione; sono stufo di vivere e sono sfinito dal mio stile di vita che so per certo che non sarei capace di cambiare a causa dei miei pensieri e della mia carenza di amicizie.

Questo è tutto ciò che avevo da dire... non so cosa succederà e se vorrete commentare o semplicemente leggere e mi scuso se ci dovessero essere errori ma tutto ciò l'ho scritto direttamente come mi veniva in testa.

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Eri molto legato a tuo nonno e forse questa morte non l'hai digerita. Non è il fatto della sua presenza ma dell'affetto di una persona. voglio dire che forse dopo la sua morte non hai più qualcuno che ti faccia sentire quel calore, quel sentimento e quindi ti sei piano piano spento anche tu. Ma non ne hai mai parlato con nessun dottore? Un lutto può essere qualcosa di molto difficile da superare e forse tu non l'hai ancora superato. 

Il fatto che ora ti annoi, che non ti va di fare nulla, succede solo adesso oppure eri così anche prima? Perchè dici che eri anche romantico, e questo allora è strano che tu non lo sia più. Quindi forse tuo nonno significava molto nella tua vita. E averlo perso ha avuto un effetto molto duro su di te. 

A me è successa la stessa cosa....

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Purtroppo ho già parlato con molti psicologi ma nessuno di essi ha saputo aiutarmi, probabilmente anche perché ho sempre avuto la sensazione che non volevano aiutarmi in quanto succubi del denaro... ne ho persino avuta una che cercava di allungare la "terapia" il più possibile per avere i suoi 85 euro a seduta quindi capirai la mia considerazione verso di loro; certo non sono tutti uguali ma poco ci manca e di soldi per provarli un po' tutti non ce ne sono tanti. Per concludere con il primo paragrafo, poi, vorrei menzionare il mio distacco fisico ed emotivo man mano che questi miei cari si avvicinavano al culmine perciò non sono sicuro se ho sofferto troppo o ho prevenuto ulteriori stress con questo mio (vigliacco) comportamento.

Devo dire poi, che i miei pensieri continuano verso quella corrente, appunto, di pensiero e molto spesso sento che mi piacerebbe avere una ragazza o anche un amico con cui vedermi e sfogarmi ma anche in questo caso, la timidezza e la mia paura nell'avvicinarmi agli altri recando loro danni è troppa.... molto spesso, se una persona X riesce ad avvicinarsi a me, dopo un tot di tempo finisco per allontanarla. Non so la ragione di ciò però ormai mi viene naturale evitare il contatto con dei potenziali amici per proteggere loro e me stesso.

Ammetto che nel post sono stato un po' troppo duro con me stesso dato che la rabbia era tanta (praticamente mio nonno è morto questo sabato), senza contare ovviamente la tristezza in me opprimente e su questo punto vorrei scrivere di un particolare... Non so più piangere e non posso negare che a causa di ciò, molte volte, mi senta ancora peggio.

Concludo con il dire che in un qualche modo ti sono riconoscente, ti ringrazio.

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