la sua famigli

[Ospite Cristina]

Salve, sono sposata con un ragazzo straniero da due anni e mezzo. Ci siamo conosciuti all'estero e dunque sin dal primo momento abbiamo condiviso casa e la quotidianità. A me, è sempre sembrato un tipo molto ordinato e rispettoso degli spazi altrui. Quando però abbiamo iniziato ad organizzare le nozze ho conosciuto la sua famiglia e di lí i problemi. Sin dal primo momento hanno detto che le loro usanze non prevedevano che i familiari dello sposo pagassero le spese del ricevimento ma solo quelle del viaggio di nozze. Alla fine, hanno detto che avevano problemi economici e che non potevano aiutarci con il viaggio e che pertanto già costando molto il viaggio per partecipare al matrimonio, non potevano spendere niente più. In principio mi era andata bene perché ci tenevo che lui si sposasse con la sua famiglia, poi però sono arrivati la mattina prima della cerimonia per andar via il giorno dopo: hanno viaggiato per l'Europa, prenotandosi alberghi che io in tutta la mia vita, pur avendo un buon lavoro non potrò permettermi mai. Ma sono andata avanti: con un pò di amarezza per le bugie, ma senza rancore. Con mio marito le cose andavano abbastanza bene se non fosse per la presenza costante della sorella che pretende di guidarlo in tutto e mettere bocca su tutto, anche sul fatto che è presto per fare un figlio. Ho cercato di pazientare, sperando che fosse solo il timore delle responsabilità, ma poi l'estate scorsa son venuti  trovarci a casa nostra e di lì un disastro. Uscivano di casa, lasciando luci accese,il ventilatore acceso,  pentole sporche e asciugamani sul pavimento. A qualche rimostranza, mio marito mi ha detto che gli avrebbe parlato: il risultato è stato che mia cognata appena andata via non lesina frecciate indirette dicendo che lei vive e non pensa alle cose di casa. Sia i genitori che la sorella e il marito, non hanno mosso un dito per i venti giorni che sono stati qui, lasciando a me e mio marito, il compito di lavare piatti e casa ad ogni pranzo o passaggio. Ci hanno chiesto di comprare souvenir e prodotti tipici da portare ai parenti lì senza mai restituirci i soldi e presentandoli come propri. Come se non bastasse, hanno messo la pulce nell'orecchio di mio marito per convincerlo che il nostro posto sarebbe vicino a loro e non qui dove viviamo. Io sono stata trattata quasi da estranea visto che se dovevano raccontare qualche cosa familiare anche stupida, come la nuova scuola dei nipoti ciò avveniva quando io non ero presente e se chiedevo notizie sui bambini della famiglia le risposte erano molto evasive. Quando ho cercato di parlare con mio marito del mio disagio in tutta questa storia, lui ha opposto presunti costumi propri della famiglia che essendo abituata ad avere personale di servizio in casa, a maggior ragione non vuol fare nulla quando va in ferie.  E ciò anche se sono in vacanza in casa di altri e che pertanto non ho nessun diritto a lamentarmi.

Io sono molto confusa. Ho conosciuto una persona che con me si comportava bene e aveva molte attenzioni e mi sono ritrovata a dover fare da cameriera ai suoi familiari senza che abbia mosso un dito nè si sia degnato di dire loro che quella è anche casa mia. Non so come affrontare questa situazione perché hanno troppa, troppa influenza su di lui, non hanno mai torto per lui anche se sono gli unici membri della sua famiglia ad esser isolati dal resto dei parenti e soprattutto, sono io ad avere la mente chiusa. Non c'è complicità fra noi, mentre invece le sue sorelle difendono le scelte dei propri compagni a spada tratta anche quando queste scelte hanno riflessi negativi sugli interessi della famiglia globalmente considerata. Non voglio una guerra, è l'ultimo dei miei desideri. Vorrei si rompesse questo cordone ombelicale che a volte mi sembra morboso e di ostacolo ai nostri progetti oltre che dannoso per lui, visto che o con me o con altre non dovrebbe permettere ai suoi familiari di comportarsi così con la propria moglie. 

grazie mille per l'aiuto.