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Ho una figlia autistica


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ciao a tutti, ho 50 anni sono insegnante, sposata e ho due filgie, di 15 e 13 anni. La minore è autistica. Ha fatto tanti progressi ma sono arrivata alla consapevolezza che non sarà mai autonoma.... ecco la mia vita è segnata da questa tristezza di fondo. ora che è finita la scuola e anche io sono in vacanza, anziche stare rilassata sono di nuovo depressa.... con sintomi anche fisici. sono già stata in cura e ora riandrò dalla psichiatra che mi farà ricominciare la cura... triste destino, mi sento molto sola. mio marito lavora e la figlia grande ha diritto ha fare la sua vita normale. ecco la mia storia. non ho piu coltivato amicizie ed è terrbile... scusate

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salve Francescacarlo;

nessuno di noi é completamente Autonomo in questa realtà complessa che ci circonda, possiamo solamente per un certo lasso di tempo illuderci di essere Autonomi perché riusciamo a fare tante cose senza aiuto diretto dei nostri genitori o del compagno ! 

 

Ma basta una Malattia invalidante che ci tocca direttamente oppure tocca una persona cara per renderci conto che siamo completamente dipendenti da coloro che ci circondano.

 

Non devi scusarti se ti senti sconfortata, é legittimo esserlo, Vedi questa esperienza sotto una prospettiva diversa, Tua figlia minore é Contemporaneamente la tua Allieva prediletta e la tua Maestra di Vita, colei che ti costringe a metterti costantemente in discussione, colei che ridimensiona le tue e nostre Aspettative di successi istantanei. 

Cioè é da compiere in squadra nella cerchia familiare, con strutture di sostegno per Autistici, perché non con la Scuola dove lavori ?  I tuoi allievi normodotati potrebbero, dopo una dovuta premessa argomentata, rendersi conto che Nulla é scontato e basta poco perché tutto sia sconvolto da evento esterno e permanente.

 

Attualmente lavoro come custode e Volontario presso in un Centro diurno terapeutico per malati di demenze cognitive, anch'io ho 48 anni, i famigliari di questi utenti si sentono smarriti e increduli che i loro cari che fino a poco tempo fa erano attivi e autonomi e ora dipendono al 100 % da loro, dalle cure a domicilio, dai volontari a domicilio. Potrai dirmi che sono ultrasettantenni, ma a volte appaiono docili come bambini, a volte capricciosi come monelli. Per mé Maestri di Vita che mi fanno capire che devo prendermi cura delle mie abitudini e correggere quelle fastidiose prima che Esse divengano la mia Totalità !  

Parlane con la tua Psichiatra di queste diversi modi di confrontarsi con la malattia in questi termini, trasformare una tragedia in un'Occasione di crescita interiore e relazionale ?

 

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