AlessandroMartinelli 0 Share Inserito: 3 maggio 2008 Roma, 29 apr. (Adnkronos Salute) - Un cognome che fa soffrire, perché buffo e beffeggiato dagli amici fin da bambini. E che, crescendo, può ostacolare le proprie ambizioni. Tanto che molti decidono di cambiarlo: 1.400 sono le richieste che ogni anno arrivano al ministero dell'Interno per sostituire anche solo una lettera della parola che fa arrossire, cambiandone il suono e sollevandoci dall'imbarazzo. "Ma a ogni persona che arriva a prendere provvedimenti concreti per placare il malessere, ne corrispondono tre che al contrario si chiudono in depressione. Una vera e propria depressione da cognome". Parola di Massimo Di Giannantonio, psichiatra dell'Università Gabriele d'Annunzio di Chieti. "Il fenomeno - spiega l'esperto all'ADNKRONOS SALUTE - è riconducibile a una grave lesione narcisistica del nostro ideale dell'io: noi tutti abbiamo vissuto un processo psicologico che ci ha portato a formare la nostra identità, ma se tale meccanismo è stato accostato per anni a un nome che mette in ridicolo, che falsifica in apparenza il modo in cui noi pensiamo di essere, il nostro valore, si possono creare due tipi di problemi. Uno intrapsichico, cioè quello che consiste nella critica che noi stessi ci facciamo, spesso considerandoci colpevoli di portare un cognome che frustra le nostre ambizioni. E uno interpersonale, l'idea cioè di essere presi in giro, svalutati dall'ambiente sociale sia stretto che allargato, e la sofferenza che ne consegue". Ma se c'è chi reagisce a tutto questo e non appena possibile rimedia... http://www.adnkronos.com/IGN/Salute/?id=1.0.2119373041 Articolo tratto dal sito: http://www.adnkronos.com Articolo tratto dal link: http://www.adnkronos.com/IGN/Salute/?id=1.0.2119373041 Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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