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Andare via di casa


joker

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C'è chi la interpreta come una fuga, chi come un voler essere indipendente ed autonomo, chi invece come un motivo di crescita....ma per voi cosa rappresenta il gesto di lasciare la casa dei propri genitori?

So che bisogna vedere le singole situazioni...però la vera domanda è questa...pensate che ad un certo punto sia "salutare" lasciare la propria famiglia (genitori e sorelle/fratelli) ?

io sono una di quelle persone che sostengono che sia necessario, non sono per il bene di chi va via, ma anche per quello di chi resta in quella casa....

ponendo un pò di distanza tra genitori e figli spesso si risolvono quei piccoli conflitti quotidiani che a causa della lontananza verrebbero a mancare...sono sicura che si riscoprirebbe il bene reciproco e la stima nei confronti dei propri cari...

joker

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C'è chi la interpreta come una fuga, chi come un voler essere indipendente ed autonomo, chi invece come un motivo di crescita....ma per voi cosa rappresenta il gesto di lasciare la casa dei propri genitori?

So che bisogna vedere le singole situazioni...però la vera domanda è questa...pensate che ad un certo punto sia "salutare" lasciare la propria famiglia (genitori e sorelle/fratelli) ?

io sono una di quelle persone che sostengono che sia necessario, non sono per il bene di chi va via, ma anche per quello di chi resta in quella casa....

ponendo un pò di distanza tra genitori e figli spesso si risolvono quei piccoli conflitti quotidiani che a causa della lontananza verrebbero a mancare...sono sicura che si riscoprirebbe il bene reciproco e la stima nei confronti dei propri cari...

joker

Ciao joker . Questo topic ben si collega con quello presente sotto "genitori e figli:...": se hai già dato un'occhiata...

Sono via di casa da circa sette anni, e, con più ricadute, penso che sia necessario, anzi fondamentale per la mia vita.

Anche per un ri-avvicinamento questo forse è necessario: certo prima del ri-avvicinamento, si hanno forse altre cose per la testa, a cui si deve necessariamente dare la priorità... dopo, si comincia forse ad essere più disposti per un ri-avvicinamento. Ma il ri-avvicinamento dipende anche dai genitori, fratelli, sorelle ecc... se hanno rivalutato il proprio ruolo, disposizione, modalità di relazione ecc....

(già ci siamo scritti in un altro topic: non mi chiamo più smus, ma etienne. Ciao)

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C'è chi la interpreta come una fuga, chi come un voler essere indipendente ed autonomo, chi invece come un motivo di crescita....ma per voi cosa rappresenta il gesto di lasciare la casa dei propri genitori?

So che bisogna vedere le singole situazioni...però la vera domanda è questa...pensate che ad un certo punto sia "salutare" lasciare la propria famiglia (genitori e sorelle/fratelli) ?

io sono una di quelle persone che sostengono che sia necessario, non sono per il bene di chi va via, ma anche per quello di chi resta in quella casa....

ponendo un pò di distanza tra genitori e figli spesso si risolvono quei piccoli conflitti quotidiani che a causa della lontananza verrebbero a mancare...sono sicura che si riscoprirebbe il bene reciproco e la stima nei confronti dei propri cari...

joker

sono assolutamente d'accordo con te Joker !

io dall'età di 14 anni sognavo di andare via di casa e questo non perchè non stessi bene con la mia famiglia, ma semplicemtne perchè sentivo forte il bosogno di avere uno spazio mio, una mia autonomia che mai avrei potuto avere restando in casa

sono andata via di casa nel 2000, a 27 anni , mettendo tra me e la mia famiglia 800km. non era previsto il mio trasferimento a milano, non era voluto ed è stato anche improvviso, ma mi ha fatto bene stare in un'altra città, organizzarmi, scoprire la mia organizzazione (e non quella della mia famiglia)

dopo quasi 4 anni mi sono parzialmente riavvicinata ai miei trasferendomi a Roma e anche in questo caso mi sono reiventata le mie abitudini, la mia organizzazione.

in tutti questi spostamenti il mio rapporto con la mia famiglia di origine si è modificato, si è evoluto. adesso non sono soltanto la figlia, ma anche un adulta con cui confrontarsi, con cui parlare, a cui chiedere consiglio

ovviamente capisco che non sempre è facile andare via di casa considerato soprattutto la pessima congiuntura economica in cui ci troviamo, ma alle volte sento ragazzi giovani che magari non si trasferiscono perchè parte dello stipendio andrebbe per l'affitto e loro invece preferiscono fare i figli di papà a casa con la mamma che lava e stira e cucina. il problema è che poi si lamentano se i genitori pretendono il rispetto di qualche regola. la verità è che per essere completamente liberi di rispettare i propri ritmi bisogna per prima cosa emanciparsi, rendersi autonomi

non si può avere la moglie ubriaca e la botte piena

ma forse sono andata OT :wacko:

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C'è chi la interpreta come una fuga, chi come un voler essere indipendente ed autonomo, chi invece come un motivo di crescita....ma per voi cosa rappresenta il gesto di lasciare la casa dei propri genitori?

So che bisogna vedere le singole situazioni...però la vera domanda è questa...pensate che ad un certo punto sia "salutare" lasciare la propria famiglia (genitori e sorelle/fratelli) ?

io sono una di quelle persone che sostengono che sia necessario, non sono per il bene di chi va via, ma anche per quello di chi resta in quella casa....

ponendo un pò di distanza tra genitori e figli spesso si risolvono quei piccoli conflitti quotidiani che a causa della lontananza verrebbero a mancare...sono sicura che si riscoprirebbe il bene reciproco e la stima nei confronti dei propri cari...

joker

Certo Joker, nel momento in cui non abbiamo più vincoli con i nostri familiari allora potremmo cominciare a sentire nuovamente il legame affettivo (sempre che ci sia) che ci tiene uniti.

Sentire di essere capaci di provvedere al mantenimento di se stessi ed andare fuori di casa, è un azione che corrisponde con nostri bisogni nucleari è un passo fondamentale per leggittimare il nostro status di adulti.

Esistono diverse scelte intermedie, per eventuali problemi di natura materiale, condividere l'eventuale affitto della casa con altre persone, scelta che data la tua età potrebbe consentirti un graduale presa di coscienza circa la vita autonoma in uno spazio proprio, che comunque potrebbe essere il passo successivo.

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avevo scritto tutto un messaggio che è andato a farsi benedire vediamo se ricordo....

allora...innanzitutto etienne ben ritrovato, non sapevo che eri smus!! cmq ciò che dici è molto importante per me perchè sia tu che froggy siete la conferma delle mie idee...e questo mi conforta molto...

datango ciò che dici è verissimo...infatti andare via di casa rappresenta un passo in avanti verso la maturità, prendersi delle responsabilità che prima non si avevano perchè comunque erano i nostri genitori a badare a determinate questioni...e forse è proprio questo responsabilizzarsi l'attrazione più impellente...

vi pongo questa domanda perchè mai come in questo periodo avverto l'esigenza di andare via...in passato anche avevo il forte desiderio di andarmene, ma allora era solo un fuggire da me stessa....purtroppo ancora oggi c'è una fuga di fondo però cmq la situazione è diversa, ora se devo fuggire non è solo da me stessa, ma anche dalla realtà che mi circonda, dalla realtà del paese, dalle amicizie, dalla famiglia, ma sopratttto da qst casa che rappresenta una prigione dalla quale non se ne esce....

avverto la nesessità di un forte cambiamento nella mia vita, perchè solo in questo modo potrò di nuovo tornare a condurre un'esistenza degna di questo nome...un forte cambiamento....oggi parlavo cn mia madre ed anche lei è perfettamente d'accordo cn questa mia idea, cioè anche lei pensa che andare via sia una buona idea....avverte il mio malessere quando torno a casa...lei dice che mi spengo....e non riesco più a fare nulla...quanto è vero...

non fraintendetemi io adoro la mia famiglia ma per il quieto vivere è meglio stare lontani....anche molti km se necessario...almeno davvero si potrebbero ristabilire quei rapporti rotti dalle litigate quotidiane....

uff...che stanchezza ragazzi....qui è un'aria irrespirabile....e la fautrice di tutto sono io...

joker...

p.s scusate gli errori ho scritto di getto e non ho riletto...

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Io, joker, sono sette anni che vivo in condivisione con altre persone. Ho cambiato sei o sette volte appartamento, cambiando oltre che città anche tipologia di coinquilini/e. Con i tempi che corrono, la vedo difficile avere una casa solo per me....poi, non si sa mai cosa possa succedere, ma ora come ora non vedo molte possibilità.

Voglio cambiare lavoro e città, e sto rinunciando a un contratto a tempo indeterminato in un posto dove lavoro da quattro anni, quindi torno in una situazione di incertezza che potrebbe aumentare il la probabilità di tornare a casa dei miei. Mio padre dice che con i miei 32 anni sto correndo un rischio non da poco: se è così, e se come dice lui la mia età è tarda, rischierò, e spero che questo mi porti a migliorare la mia vita, a mettermi nelle condizioni migliori per viverla, e se possibile per essere felice.

Andare lontano, come dici tu, forse potrebbe essere meglio: e per una semplice ragione, cioè che la vicinanza in termini di spazio aumenta i pretesti per ruotare sempre attorno a lì, fisicamente, e quindi forse come conseguenza anche mentalmente. Può essere: non lo so.

Sono necessarie alcune cose: lavoro, nuovo domicilio, e, cosa che a me è mancata ma che mi sarebbe stata sicuramente di aiuto, qualche persona a cui poter condividere momenti buoni e meno buoni. Sono arrivato qui dove sono da quattro anni senza conoscere nessuno, e qualche riferimento in loco mi avrebbe alleggerito un pò le cose. Ma si impara, in un modo o nell'altro, a cavarsela..

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Io credo che quando si arriva ad un età in cui ci si sente "SOFFOCARE"bè sia arrivato il momento di ROMPERE

il cordone ombelicale.Certo ci possono essere difficoltà di vari tipo:economiche PREVALENTEMENTE,non essere in grado di stare da soli,non saper gestire la situazione,ma a parte questo credo che se mettiamo sul piatto della bilancia pende di più dal lato positivo.E anche vero che la LIBERTà di decidere è di stare senza che nessuno ti condiziona non ha prezzo.JOKER,se tu hai deciso vai fino in fondo,libera le ALI VOLA...VOLA...VOLA.......AUGURI.

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la mia vita è migliorata molto quando sono uscita di casa. sono pentita di non averlo fatto almeno 5 anni prima...

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regà paticamente me state a dì vattene de casa....senza tanti giri di parole!!!!!

grazie vi voglio proprio bene...

oggi una ragazza che conosco da sempre ma cn la quale ci siamo risentite e riviste da poco e con la quale sta nascendo un buon rapporto mi ha detto "andiamo a vivere insieme?" nel senso di trovare un appartamente cn altre persone ovvio....

joker...

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regà paticamente me state a dì vattene de casa....senza tanti giri di parole!!!!!

:D:

grazie vi voglio proprio bene...

oggi una ragazza che conosco da sempre ma cn la quale ci siamo risentite e riviste da poco e con la quale sta nascendo un buon rapporto mi ha detto "andiamo a vivere insieme?" nel senso di trovare un appartamente cn altre persone ovvio....

può essere la tua occasione!!!!!

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regà paticamente me state a dì vattene de casa....senza tanti giri di parole!!!!!

grazie vi voglio proprio bene...

oggi una ragazza che conosco da sempre ma cn la quale ci siamo risentite e riviste da poco e con la quale sta nascendo un buon rapporto mi ha detto "andiamo a vivere insieme?" nel senso di trovare un appartamente cn altre persone ovvio....

joker...

CARPE-DIEM....

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si ma anche se lei non viene io vado lo stesso...non è quello il problema...jejeje...

joker...

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ciao jok, ti vorrei dare un consiglio ed e' quello di lasciare la casa solo quando sei

pecunariamente indipendente. nn ti affidare alle promesse di altri a meno che sia il tuo ragazzo che

veramente ti ama..........o saranno probelmi.

dalle mie parti e' normale che si vada via da casa ad una certa eta' ma la situazione e' molto diversa che da voi.

qui i ragazzi incominciano a lavorare a 16 ed e' molto piu' facile

trovare un posto e cambiarlo il giorno successivo.....buona fortuna ma specialmente buona decisione.

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C'è chi la interpreta come una fuga, chi come un voler essere indipendente ed autonomo, chi invece come un motivo di crescita....ma per voi cosa rappresenta il gesto di lasciare la casa dei propri genitori?

So che bisogna vedere le singole situazioni...però la vera domanda è questa...pensate che ad un certo punto sia "salutare" lasciare la propria famiglia (genitori e sorelle/fratelli) ?

io sono una di quelle persone che sostengono che sia necessario, non sono per il bene di chi va via, ma anche per quello di chi resta in quella casa....

ponendo un pò di distanza tra genitori e figli spesso si risolvono quei piccoli conflitti quotidiani che a causa della lontananza verrebbero a mancare...sono sicura che si riscoprirebbe il bene reciproco e la stima nei confronti dei propri cari...

joker

mi ero persa questo topic tesoro, si certo io sono d'accordo con te, a un certo punto bisogna volar via, specialmente se restare significa non risolvere i nostri problemi....che si riscopra la stima per i propri cari è di seconda importanza per me, scusa la franchezza, per me in primo luogo c'è il proprio benessere psicofisico....da lì tutto il resto...

ti abbraccio jok, scusa se sono stata ripetitiva non ho letto tutto il topic.....

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ehi tex...guarda non mi sto affidando alle promesse altrui, anche perchè se questa ragazza cambiasse idea io me ne andrei lo stesso di casa...era soltanto per dire che proprio in questo periodo mi viene fatta qst offerta...cmq grazie dell'augurio di bona decisione....serve...

digy, non sei ripetitiva, ogni pensiero è importantissimo...se vado via di casa è innanzitutto per il mio bene, ma questo perchè so stando bene io stanno bene anche i miei familiari...a volte vedo la loro sofferenza nell'avre una figlia e sorella cm me...e ciò mi provoca ulteriore dolore...

cmq di tutta questa questione se ne parla a marzo o addirittura settembre del prossimo anno...anche perchè ora cm ora c'è il problema della terapia....la faccio proprio qui vicino e andando ad abitare altrove sarebbe un problema tornare una volta a settimana...

joker...

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L'ERRORE, secondo me, STA NEL PENSARE CHE LORO SOFFRONO A CAUSA TUA JOK, NON VOGLIO OFFENDERE NESSUNO PICCOLA MA SEI TU LA FIGLIA!!!!

Avere una figlia come te dovrebbe essere un onore, io sarei felicissima di avere uan ragazza come te per figlia!!!! Questo mettitelo bene in testa!!!!!

Bacio

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L'ERRORE, secondo me, STA NEL PENSARE CHE LORO SOFFRONO A CAUSA TUA JOK, NON VOGLIO OFFENDERE NESSUNO PICCOLA MA SEI TU LA FIGLIA!!!!

Avere una figlia come te dovrebbe essere un onore, io sarei felicissima di avere uan ragazza come te per figlia!!!! Questo mettitelo bene in testa!!!!!

Bacio

Straquoto :D:

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giusto ieri sera stavo cn una mia amica la quale una volta mi disse "se dovessi avere una figlia vorrei che fosse come te"...e ripensavo al fatto che è una delle cose più belle che mi siano state dette...oggi apro il topic e vedo queste risposte...vi ringrazio tantissimo ma non credo che voi vorreste una figlia che non chiede mai nulla, che non comunica gioie e dolori, abituata a non dare fastidio, a cavarsela da sola, ma che ad un certo punto della vita "sceglie"(cm dice la mia psi e che nervoso sta cosa) di ammalarsi di dca, depressione e chi più ne ha più ne metta....

mmm credo di no ragazzi...però è un onore sentirsi dire queste cose da voi...grazie di cuore ragazzi^^

joker...

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Chiedi è ti sarà dato,esterna tutto quello che hai dentro,grida al mondo intero che tu ESISTI.....tenersi tutto dentro

non è un bene,e non crogiolarti di questo che poi gli altri se ne approfittano,e dopo non puoi ritornare indietro,mostra la FACCIA,fai sentire il tuo respiro sul collo a chi ti sta vicino,non essere passiva,sii PRESENTE nel senso più ampio della parole vedrai come resteranno CARICHI DI MERAVIGLIA TUTTI QUANTI.....SVOLTA cambia percorso che ne hai le qualità,se è il caso di lasciare sul terreno MOLTI FERITI LASCIA,insomma ENERGIA,PASSIONALITà,ma innanzitutto

...........CONSAPEVOLEZZA!!!!!!!!!!!!!!!!!........quando vuoi io sono a tua completa DISPOSIZIONE.

P.S. POI CON QUELLA VOCINA CHE TI RITROVI......credo cHe faresti saltare a chiunque dalla sedia è non solo......in bocca al lupo......SIGNORINA.

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è esattamente il discorso che facciamo in terapia antius, complimenti per l'analisi azzeccatissima...

ti ringrazio per la tua completa DISPOSIZIONE, davvero grazie di cuore...

con queste parole mi fate sentire come dire....viva...grazie davvero ad ognuno di voi...

e proprio grazie al tuo post antius, stamattina ho cominicato a pensare che forse dovremmo dire tutta la verità a coloro che ci sono vicini...cerco di argomentare...il fatto che io mi senta così capita qui dentro, sicuramente proviene dal fatto che tutti nel forum siamo abbastanza sensibili, che tutti siete delle persone splendide, ma forse anche dal fatto che voi conoscete la vera me attuale...ci conosciamo tutti per le nostre verità...qui possiamo essere noi stessi al completo...e mi domando se dicendo tutta la verità, cioè parlando cn chi ci sta vicino possa scatenare la stessa reazione...di comprensione...

che ne pensate?

sono andata completamente ot...

joker...

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P.S. POI CON QUELLA VOCINA CHE TI RITROVI......credo cHe faresti saltare a chiunque dalla sedia è non solo......in bocca al lupo......SIGNORINA.

:o: cioè????? :(:

joker ^_^

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Jok tesoro perdonami se ti sembro un pò rompi ma voglio dirti delle cose che penso sinceramente e non le dico per farti sentire meglio, tanto non serve e sarebbe inutile....prendile proprio come punto di vista e non complimenti okkkk?????

giusto ieri sera stavo cn una mia amica la quale una volta mi disse "se dovessi avere una figlia vorrei che fosse come te"...e ripensavo al fatto che è una delle cose più belle che mi siano state dette...oggi apro il topic e vedo queste risposte...vi ringrazio tantissimo ma non credo che voi vorreste una figlia che non chiede mai nulla, che non comunica gioie e dolori, abituata a non dare fastidio, a cavarsela da sola, ma che ad un certo punto della vita "sceglie"(cm dice la mia psi e che nervoso sta cosa) di ammalarsi di dca, depressione e chi più ne ha più ne metta....

mmm credo di no ragazzi...però è un onore sentirsi dire queste cose da voi...grazie di cuore ragazzi^^

joker...

jok, io vorrei una figlia come te!!!! Punto!!!! Se tu non parli, sei distaccata e hai tanti problemi non è perchè HAI SCELTO!!!!! Scusa ma su questo non condivido affatto la tua psi :unsure: (fermo restando che non volesse dire che hai scelto questa malattia invece di un'altra!!!! Nel senso che se non è questa è un'altra cosa insomma!!!)!!!!

Tu sei così perchè sei stata portata a diventare così, per tanti motivi o uno solo, questo io non lo so, e in questo i tuoi genitori hanno avuto la loro parte jok, volenti o nolenti l'hanno avuta e tu dovresti imparare ad accettarlo, non è un male pensar male dei propri genitori se la cosa non è distruttiva!!!!!

non è che devono perforza essere dei maniaci o pazzi per condannarli dentro o criticarli almeno qualche volta ...è solo un modo per esorcizzare il dolore e forse raggiungerne l'origine...e magari imparare poi a staccarsi da loro, ad essere autonomi, a non aspttarsi ancora il loro giudizio (interno) ...

Spero non ti offenda per ciò che dico ma che piuttosto ne tragga il vero valore!!!!! Io apprezzo molto il fatto che i tuoi si siano messi in discussione in questa terapia familiare ma allora se lo fanno loro, perchè non provi a farlo tu? la bulima non viene per caso....

è esattamente il discorso che facciamo in terapia antius, complimenti per l'analisi azzeccatissima...

ti ringrazio per la tua completa DISPOSIZIONE, davvero grazie di cuore...

con queste parole mi fate sentire come dire....viva...grazie davvero ad ognuno di voi...

e proprio grazie al tuo post antius, stamattina ho cominicato a pensare che forse dovremmo dire tutta la verità a coloro che ci sono vicini...cerco di argomentare...il fatto che io mi senta così capita qui dentro, sicuramente proviene dal fatto che tutti nel forum siamo abbastanza sensibili, che tutti siete delle persone splendide, ma forse anche dal fatto che voi conoscete la vera me attuale...ci conosciamo tutti per le nostre verità...qui possiamo essere noi stessi al completo...e mi domando se dicendo tutta la verità, cioè parlando cn chi ci sta vicino possa scatenare la stessa reazione...di comprensione...

che ne pensate?

sono andata completamente ot...

joker...

si è vero qui sei vera......ma non è perchè hai scelto di esserlo qui e in famiglia no...jok perchè in famiglia non sei te stessa? Non rispondere a me, rispondi a te stessa....ripeto non sto accusando i tuoi, a volte si sbaglia anche senza volerlo, anche per piccole cose che ai bambini sembrano grandi enormi e gli stessi bambini da grandi non le reputano più grandi ma dentro rimane il dolore, io sono madre e lo so!!!!

Non sentirti mai in colpa per loro, se ti vogliono bene loro non lo vorrebbero mai, loro vogliono che tu sia felice anche se questo costerà farsi un bell'esame di coscienza!!!!

Poi vabè c'è da considerare che qui c'è il fattore anonimato che aiuta molto ma il discorso cambia e davvero siamo ot!!!

ti voglio bene,spero non ti offenda.....

Modificato: da digi79
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ma offesa di cosa giusy, scherzi?

so che la bulimia non viene a caso, ma io vorrei capire tanto l'origine di tutto...

purtroppo se i miei genitori mi hanno educata in un certo modo e io sono cresciuta così, non è colpa loro....e se fosse così non lo avrebbero fatto volontariamente perchè in passato cmq ci sono stati problemi, di fronte ai quali neanche loro sapevano cm reagire...io sono molto arrabbiata cn loro, o almeno in passato lo sono stata veramente tanto...oggi nn ce la faccio nemmeno ad arrabbiarmi....

sono molto confusa...ho chiesto alla mia psi una seduta individuale...mercoledì andrò da sola e giovedi cn la mia famiglia...

vedremo...

joker..

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