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Attacchi di panico: un male che ti rende solo (1460042136248)

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on . Postato in Adolescenza | Letto 1641 volte

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le risposte dellespertoSara, 19

D

 


Salve,
Vi scrivo perché, nonostante la mia giovane età, soffro di un problema che mi tormenta: il panico, assoluto e tangibile, che mi assale senza una motivazione apparente e che mi porta ad essere fermamente convinta di essere in procinto di morire.

Ho avuto una crisi proprio ieri sera:tutto é iniziato con una sensazione di "febbre" (stanchezza, vampate di calore, giramenti di testa, dolore alle articolazioni in particolare a gambe e addome, spasmi muscolari e respirazione affannosa, sensazione di"avere il cuore in gola") e poi é sopraggiunto un terrore indescrivibile a parole, come se pezzi di me stessero lentamente scomparendo e io stessi morendo.

Per quanto patetico possa sembrare, avevo letteralmente la sensazione che la mia anima stesse scivolando via dal mio corpo e non volevo assolutamente addormentarmi per paura di non svegliarmi più.

Il mio fidanzato cercava di aiutarmi ma io mi sentivo completamente isolata e disperata, dicevo cose assurde poiché non mi sentivo più in me: insomma,ero completamente fuori controllo. Ora sto bene ma ho paura che possa accadere ancora, e non so come fare per prevenire questo fenomeno.

Premetto che ho una biografia piuttosto complicata e che soffro di emicranie croniche. Vi ho scritto perché non so più che fare, perché l'aiuto dei miei cari non mi basta più, e speravo in qualche vostro consiglio.

Vi ringrazio anticipatamente.
Saluti S.

 


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R

 

 

Gentile Sara,
la descrizione fornita fa capire bene quanta sofferenza e preoccupazione ci sia per quello che le sta succedendo.
Gli attacchi di panico hanno proprio la caratteristica di alterare il sistema percettivo e provare sensazioni paralizzanti e angoscianti.

Comprendo la difficoltà nel pensare che si debba attraversare una sensazione così difficile, ma spesso l’ansia è un campanello d’allarme che il nostro sistema profondo ci manifestata per segnalare un “qualcosa” che non può più andare avanti in quella maniera.

Freud parla delle nevrosi come compromesso ad un conflitto irrisolto, per esempio di fronte a due parti di se opposte, non sapendo cosa scegliere,emerge l’ansia che immobilizza spostando la questione su altro, in realtà si tratta di dover prendere una posizione e lasciarne un'altra.

Tuttavia non è possibile generalizzare, sarebbe importante che lei potesse approfondire le sue emozioni correlati alla sua storia personale, in questo uno specialista potrebbe sicuramente fornirle sostegno. I sintomi non vanno subito debellati, ma capiti, ascoltati e poi lasciati andare. Ciò che le sta accadendo è un forte scuotimento che la tua psiche, per mezzo delle sensazioni fisiche, le sta dicendo.

Analizzando vari aspetti della sua vita, e riflettendo su questioni fondamentali troverà il giusto compromesso alle diverse istanze che la dominano, bisogna però ascoltarle, affrontarle e poi trovare una giusta soluzione per se stessa.

 

 
Pubblicato in data 21/04/2016
 

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Tags: ansia paura attacchi di panico preoccupazione sofferenza vampate di calore spasmi muscolari emicrania cronica

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