Come gestire l’insonnia
Ultimamente sono state studiate molte terapie complementari e alternative che sono state studiate per aiutare a prevenire o trattare l’insonnia.
Tutti quanti nella vita abbiamo potuto attraversare dei periodi di insonnia; mediamente, secondo le ultime stime, succede una volta l’anno.
Da un punto di vista psicopatologico, invece, secondo il Centers for Disease Control and Prevention, quasi il 10% della popolazione degli Stati Uniti sperimenta un’insonnia cronica.
L’insonnia è caratterizzata da una difficoltà ad addormentarsi o a mantenere uno stato di sonno, o a svegliarsi troppo presto al mattino.
Si tratta di un problema di salute abbastanza comune che può causare sonnolenza diurna e mancanza di energia.
Nel lungo periodo, l’insonnia può determinare un continuo senso di stanchezza, depressione o irritabilità, difficoltà nel prestare attenzione, così come apprendere o ricordare; ovviamente tali “sintomi” possono ledere al funzionamento sociale, scolastico e lavorativo.
Da un’analisi della letteratura emerge che circa il 30-50% della popolazione generale degli Stati Uniti ha sofferto almeno una volta di insonnia o insonnia acuta, e il 10% ha invece sviluppato un insonnia cronica.
L’avere un’alimentazione sana, svolgere esercizio fisico regolare, abbassare le assunzioni di alcool e caffè, andare a letto e svegliarsi più o meno agli stessi orari, potrebbe favorire una migliore qualità del sonno.
Ultimamente, sono state sviluppate molte terapie complementari e alternative che sono state studiate per aiutare a prevenire o trattare l’insonnia.
Qui di seguito, verranno esposte alcune opzioni naturali che possono essere utili nella gestione di un’iniziale problematica di insonnia.
Tale precisazione è fondamentale, in quanto, qualora l’insonnia sia già presente da un po’ di tempo e siano comparsi altri sintomi quali alterazioni dell’umore, difficoltà a concentrarsi o ricordare, così come irritabilità, si rende necessario una consultazione psicologica al fine di prevenire l’instaurarsi di una sintomatologia psicopatologica.
Rispetto alle opzioni naturali, si potrebbe assumere della melatonina; questa è un ormone prodotto nel cervello dalla ghiandola pineale, e svolge un ruolo importante nel ritmo circadiano del sonno-veglia, regolando altresì molte importanti funzioni del corpo.
Possiede una buona quantità di vitamina B, e poiché l’insonnia è spesso anche causata da una carenza di tale vitamina, è bene prenderla in considerazione per la sua efficacia nel trattamento dell’insonnia.
Ovviamente, gli studi effettuati sui dosaggi della melatonina, rendono necessario un consulto specialistico prima di assumerla, al fine di trovare la dose che può essere più sicura ed efficace.
Dal punto di vista terapeutico, la musicoterapia si rivela un trattamento efficace per l’insonnia.
La musica è infatti stata usata, fin dai tempi antichi, come strumento di guarigione, e ciò viene anche confermato da quanto riscontrato negli scritti di Pitagora, Aristotele e Platone.
Le sessioni musicali possono essere progettate per singoli o piccoli gruppi in base alle esigenze specifiche dei partecipanti.
I fautori di tale terapie sostengono che i neonati, i bambini, gli adolescenti, gli adulti, gli anziani e anche gli animali possono trarre beneficio dalla terapia musicale.
Gli studi hanno infatti dimostrato che la musica può migliorare in modo significativo la qualità del sonno e la durata, oltre a ridurre il tempo necessario per addormentarsi, i disturbi del sonno e i vari aspetti disfunzionali esperiti durante il giorno.
Rispetto alle terapie orali, sembra che la musicoterapia determini meno rischi di effetti collaterali potenziali o legati ad interazioni farmacologiche differenti.
Un’altra tecnica utilizzata per il trattamento dell’insonnia è il Tai Chi, in cui si ricorre ad un sistema di movimenti e posizioni sviluppatosi nel XII secolo in Cina.
Le tecniche dolci hanno lo scopo di creare un equilibrio tra il corpo e la mente, adottando la visione di un sistema interconnesso, e sono tradizionalmente presentate come determinanti benefici per la salute mentale e fisica, miglioramento della postura, dell’equilibrio, della flessibilità e della forza.
A tal proposito, alcuni studi hanno evidenziato come l’attività del Tai Chi possa migliorare la qualità del sonno sia negli adulti che negli anziani.
Il sonno è importante sia per la salute che per le prestazioni scolastiche e lavorative; pertanto, nelle fasi iniziali, si può provare ad apportare dei piccoli cambiamenti nello stile di vita per ottenere un sonno migliore.
Queste opzioni naturali possono aiutare ad avere meno borse sotto gli occhi; è importante ricordarsi di parlare con il medico o il farmacista rispetto a queste terapie alternative.
Qualora invece l’insonnia, oltre a persistere, crea ulteriori disagi umorali e psichici, si rende utile un consulto psicologico, in modo da prevenire l’insorgenza di un’eventuale psicopatologia.
Tratto da PsychologyToday
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)
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