Quando le parole fanno male (cosa non dire a chi soffre d'ansia)
Cose da non dire ad una persona con disturbi d'ansia
L’ansia può essere considerata come una condizione psichica normale.
Come esseri umani, la capacità di “sentirsi ansiosi” è evolutivamente vantaggiosa in quanto utile per affrontare situazioni di minaccia, o, in alcuni casi, per raggiungere scopi e obiettivi prefissati.
Tuttavia, quando l'ansia di una persona interferisce in modo significativo sul funzionamento in diverse aree della vita, essa viene definita patologica.
Un gruppo di psicologi dell’Istituto Bio - Comportamentale individua tre fattori che distinguono l’ansia normale da quella patologica: durata, intensità e frequenza dello stato ansioso.
Non comprendere questa distinzione genera una sottovalutazione del disturbo e un incapacità di aiutare concretamente chi ne soffre.
Di seguito sono elencate quattro suggerimenti o frasi che non dovrebbero mai essere rivolti a qualcuno che sta lottando con questo disturbo:
1. Esortare a calmarsi
Dire a qualcuno con un disturbo d'ansia di "calmarsi," è simile a dire a colui che soffre di allergia di "smettere di starnutire."
Le malattie mentali non sono una scelta. Nessuno vorrebbe scegliere di raggiungere livelli paralizzanti di ansia che non è in grado di controllare.
Chi pronuncia questa frase insinua che è possibile controllare e gestire il disturbo, generando, anche se spesso in maniera inconsapevole, una condizione invalidante per la persona che sta lottando contro lo stesso.
E’ necessario, invece, provare a chiedere alla persona, in un momento di rilassamento, che cosa potrebbe essere utile per aiutarlo a sostenerlo concretamente.
2. Sostenere che la fonte della propria preoccupazione non rappresenta un grande problema
Qualunque sia il problema occorre tener presente che la persona soffre per quella determinata condizione.
Non spetta a nessuno determinare ciò che dovrebbe costituire un problema per l’altro.
Alcune persone ansiose anche se sanno razionalmente che le loro paure possono limitare il proprio agire,hanno difficoltà ad allontanare i pensieri ansiosi che si annidano nella mente.
Come afferma Kady Morrison, scrittore affetto dalla stessa patologia "Questa è una delle cose più frustranti per una persona che soffre d’ ansia: sapere che “si sta andando fuori di testa” che non c'è un motivo, ma non avere la capacità di bloccare quell’emozione.
Piuttosto che esprimere opinioni circa le paure bisogna ascoltare le loro preoccupazioni in modo compassionevole ed empatico.
3. “Posso capire come ti senti”
Questa affermazione è utile solo se si dispone di un’esperienza personale del disturbo.
Un disturbo d'ansia può distruggere completamente la vita di una persona.
Aver vissuto un esperienza di ansia prima di un esame non significa che si può capire quello che la persona ansiosa prova alle prese con ciò che sta attraversando.
4. “Hai ragione, ciò di cui ti preoccupi potrebbe accadere.”
Evitare di dire tutto ciò che può alimentare le loro paure o l'uso di dichiarazioni stigmatizzate.
Ciò che può contribuire a sradicare alcune delle vergogna associate al disturbo è avvicinarsi in maniera compassionevole a coloro che lottano contro di esso.
Gli studi dimostrano che la vergogna e la paura del giudizio è uno dei motivi per cui le persone con malattie mentali spesso evitano di ricevere cure e trattamento. Questo è il motivo per il sostegno e la compassione per qualcuno che sta lottando con un disturbo d'ansia è così cruciale.
Come dichiara Heather Rayne: “Vivere con l'ansia è simile a cercare costantemente di risalire da un profondo buco fangoso con una bracciata di sacchi di sabbia Tutto sembra molto più difficile, anche alzarsi dal letto al mattino può rappresentare un’ impresa monumentale. Il compito più semplice può essere una sfida temuta. Nessuno vorrebbe sentirsi in questo modo, ma purtroppo si è catturati nel fuoco incrociato. Ma alla fine i proiettili smetteranno di volare, il fumo sarà vita e le relazioni chiare e beate, potrebbero apparire appena oltre l'orizzonte. Insieme, tutto questo può essere raggiunto. "
Tratto da Psicology Today
(Traduzione e adattamento a cura della dottoressa Addorisio De Feo Ilaria)
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Tags: ansia paura empatia emozione supporto condizione psichica