Pubblicità

Sette minuti di meditazione possono ridurre il pregiudizio razziale

0
condivisioni

on . Postato in Benessere e Salute | Letto 1878 volte

5 1 1 1 1 1 Votazione 5.00 (1 Voto)

Secondo la nuova ricerca effettuata dalla University of Sussex, una tecnica di meditazione popolare, che è usata per creare sentimenti di benevolenza, può ridurre il pregiudizio.

MeditationLo studio, pubblicato online sul giornale “Motivation and Emotion”, ha trovato che solo sette minuti della “Loving-kindness meditation” (LKM), una pratica buddista che determina una benevolenza incondizionata verso se stessi e verso gli altri, sono efficaci nel ridurre i pregiudizi razziali.

Alexander Stell, dottorando in Psicologia e capo della ricerca, ha detto: “Ciò indica che queste tecniche di meditazione comportano una condizione che va al di là del sentirsi bene e, quindi, esse potrebbero essere un importante strumento per favorire l’armonia tra gruppi”.

La “Loving-kindness meditation” è nota per la sua capacità di generare felicità e benevolenza verso se stessi e verso gli altri, ripetendo frasi come “Sii felice e sano”, mentre si visualizza una particolare persona.
Stell ha spiegato: “Il nostro obiettivo era quello di verificare se praticare la LKM nei confronti di un membro di un altro gruppo etnico avrebbe ridotto la preferenza automatica che le persone tendono a mostrare per il proprio”.

Per lo studio è stato selezionato un campione di 71 adulti bianchi che non praticano nessun tipo di meditazione. A ciascuno di loro veniva consegnata la foto di una persona di colore dello stesso sesso, dopodiché alcuni ricevevano le istruzioni registrate per praticare la “Loving-kindness meditation”, mentre agli altri veniva chiesto di cercare ed indicare determinate caratteristiche della faccia. Entrambe le condizioni durarono solo sette minuti.

Inoltre, usando l’ “Implicit Association Test”, i ricercatori segnavano i tempi di reazione dei partecipanti, ai quali veniva chiesto di abbinare parole positive e negative (per esempio “felicità” o “sbagliato”) con le facce che appartenevano al proprio o ad un altro gruppo etnico. In genere, le persone sono più veloci nell’abbinare gli stimoli positivi con il proprio gruppo e gli stimoli negativi con l’altro, il che produce un “punteggio del pregiudizio”, ritenuto più attendibile rispetto a quello determinato dai dati ottenibili dal questionario tradizionale, il quale, si sa, è fortemente influenzato dalla desiderabilità sociale.

Pubblicità

In questo caso, i ricercatori hanno trovato che già solo sette minuti di pratica della “Loving-kindness meditation”, rivolta ad un membro di uno specifico gruppo razziale (in questo caso, una persona di colore), sono stati sufficienti per ridurre i pregiudizi verso di loro, mentre ciò non si è verificato nei confronti di gruppi diversi.

I ricercatori, inoltre,  hanno misurato i livelli delle emozioni positive, sia quelle “rivolte agli altri” (cioè, amore, gratitudine, rispetto, elevazione), che quelle dirette a se stessi (cioè, soddisfazione, gioia, orgoglio) e hanno trovato che le persone che praticavano la “Loving-kindness meditation” mostravano, in particolare, percentuali più alte delle prime, le quali sembrerebbero essere ciò che guida la riduzione del pregiudizio stesso.

 

Tratto da Sciencedaily

 

(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Alice Fusella)

 


Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!
 
Pubblicità
Stai cercando un pubblico specifico interessato alle tue iniziative nel campo della psicologia?
Sei nel posto giusto.
Attiva una campagna pubblicitaria su Psiconline
logo psicologi italiani
Corsi, Stage, Informazioni per formare e far crescere i Professionisti della Psicologia Logo PSIConline formazione

 

 

 

Tags: felicità meditazione pregiudizio razziale benevolenza pratica buddista LKM

0
condivisioni

Guarda anche...

Le parole della Psicologia

Cherofobia

Il termine cherofobia deriva dal greco chairo “rallegrarsi” e phobia “paura”. La cherofobia o "edonofobia",  può essere definita come l’avversione patologica all’allegria o come la paura del...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Come reagisci allo stress?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Sentimento

Il sentimento è quella risonanza affettiva, meno intensa della passione e più duratura dell’emozione, con cui il soggetto vive i suoi stati soggettivi e gli asp...

Tic

I tic sono quei disturbi, che consistono in movimenti frequenti, rapidi, involontari, apparentemente afinalistici. Sono percepiti come irresistibili, ma posson...

Adaptive Information Processin…

Secondo questo modello, per conferire senso agli stimoli in entrata, le nuove esperienze vengono assimilate all’interno di preesistenti network mnestici. &nb...

News Letters

0
condivisioni