Bulli, depressi e insonni. Sono i nuovi adolescenti
A scuola si comportano in modo aggressivo verso i compagni, spesso sono depressi e disamorati della vita e sono perlopiù insonni: i nuovi adolescenti analizzati in un recente convegno.
Ogni notte dormono poco, sono aggressivi con i compagni di scuola, bevono super-alcolici e usano sotsanze dopanti, pretendono sempre tutto e subito, dai telefonini ai videogichi, dai vestiti firmati ai soldi.
E tutto questo per poter ottenere maggiore popolarità all’interno del gruppo o più semplicemente per passare il tempo e vincere la noia.
Sono i bulli di nuova generazione, sempre più aggressivi, sempre più giovani. Di loro si è parlato in un convegno dove ci si è proposto di conoscere ed affrontare i disturbi del sonno nei soggetti in età preadolescenziale correlati a comportamenti aggressivi e violenti.
In effetti il sonno è il più grande protettore del cervello e se si altera il suo meccanismo aumentano i comportamenti a rischio e i disturbi.
I giovanissimi non dormono più di sette ore a notte e vanno a letto sempre più tardi: soprattutto durante il fine settimana tirano l’alba o fanno le ore piccole davanti ai videogiochi e questo può aumentare la ricerca di comportamenti carichi di "emozioni" e "pericolo", tipo l'abuso di alcolici o il sesso senza protezioni.
I giovanissimi che soffrono di insonnia manifestano spesso anche problemi legati al fenomeno del bullismo, definito come l’oppressione psico-fisica ripetuta nel tempo da una o più persone nei confronti di altre percepite come più deboli: in Italia si è bulli già a 7-8 anni (con il 28% degli studenti che nelle scuole elementari rimane coinvolta in episodi di violenza). L’incidenza diminuisce alle scuole medie (20%) e alle superiori (15%). Il comportamento da bullo è in genere più diffuso fra i maschi (53%) che nelle femmine (38%), sebbene le ragazze presentino una maggiore quantità di disturbi rispetto ai ragazzi (32% contro 19%).
I bimbi sono spinti in maniera inconsapevole alla violenza da una società che promuove messaggi aggressivi e in famiglia hanno sempre meno regole. Insomma, i ragazzi che dormono poco la notte perdono il senso del pericolo e la capacità di scegliere. Ecco che allora il passo verso comportamenti violenti è fin troppo breve: botte e violenze psicologiche, militanze in baby gang, emarginazione, ansia, depressione, oltre ad anoressia e bulimia. E paura, tanta paura, al punto da decidere di abbandonare gli studi o cambiare istituto. Aumenta la scioltezza nei comportamenti sessuali e i casi giovanissimi che fanno sesso con i compagni di scuola in cambio di vantaggi risibili. Ed allarma, in particolare, il numero degli adolescenti che tenta il suicidio.
E in un quadro così complesso, è sempre più frequente il cyberbulling. Ne è vittima uno studente su tre e in quattro casi su dieci si prende di mira la vittima per il modo di vestire o per un difetto fisico, in tre su dieci per il colore della pelle o per il buon rendimento scolastico. E mentre in un caso su dieci le vittime di bullismo elettronico manifestano sintomi di depressione, l’8% dei cyberbulli rischia di sviluppare un comportamento antisociale e problematico da adulto.
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