Pubblicità

Il mito di Cenerentola

0
condivisioni

on . Postato in Infanzia e adolescenza | Letto 4396 volte

5 1 1 1 1 1 Votazione 5.00 (2 Voti)

A tutti noi è nota la favola di Cenerentola, la bambina che rimane con la matrigna e le sorellastre dalle quali riceve ingiustizie e maltrattamenti. L'insegnamento che questa favola ci fornisce è che, ciò che inizia male può essere un presagio per un miglioramento effettivo e sostanziale nel futuro.

Articolo a cura della Dottoressa Tamara Marchetti

Il mito di CenerentolaLe sconfitte e gli insuccessi più forti della vita, sono causati dalla morte di persone care e dalla carenza di affetto ricevuti nella prima infanzia. E' un bisogno fisiologico istintivo, colmare il vuoto prodotto, senza però cadere nella sindrome dettata dalla ricerca di un risarcimento senza limiti.

A tutti noi è nota la favola di Cenerentola, la bambina che rimane con la matrigna e le sorellastre dalle quali riceve ingiustizie e maltrattamenti. L'insegnamento che questa favola ci fornisce è che, ciò che inizia male, può essere un presagio per un miglioramento effettivo e sostanziale nel futuro.

Quello che viene definito con il termine: mito di Cenerentola è un tratto di personalità che caratterizza come la protagonista della favola, coloro che hanno subito deprivazioni importanti già nell'infanzia, quale appunto la perdita di un genitore oppure una carenza affettiva dettata dalle scarse risorse familiari.

Le persone che sono sottoposte a questo tipo di destino, reagiscono o con l'assoluta fragilità, oppure come appunto accade a Cenerentola non si abbattono, ma affrontano la vita senza entrare in sfida con le avversità, aspettando il momento in cui l'occasione è proprizia per rialzarsi.
Il perseguire buoni risultati nel campo degli studi e della formazione, oppure in campo professionale, sono facilmente riscontrabili in persone che alle spalle hanno subito un evento sfortunato, una difficoltà evidente, ma inevitabile.

Questa voglia di riscatto perseguita andando avanti nella vita in maniera positiva, senza lasciarsi andare al declino delle difficoltà subite, comporta un vero e prorio riscatto che in termini psicologici si chiama risarcimento.Tornando alla favola infatti, ad un certo punto, Cenerentola, si trova ad essere straniera in casa sua, dove il potere decisionale è nelle mani della matrigna, la quale fa favoritismi alle sorellastre di Cenerentola a svantaggio di quest'ultima, ma non ostante questo Cenerentola, rimase gentile e cortese sognando che un bel giorno la felicità sarebbe arrivata.

Pubblicità

La tenacia è una componente importante, non aver paura delle difficoltà della vita, ma saperle affrontare una alla volta senza arroganza e rabbia, ma semplicemente prepararsi, come uno studente che studia per superare gli esami o un calciatore che sia allena per vincere insieme alla propria squadra; sono risultati importanti che tutti possiamo raggiungere se non ci perdiamo d'animo, ma sappiamo aspettare che la fortuna ci sorrida e a quel punto sappiamo non tirarci in dietro.

Tutti noi abbiamo bisogno di ottenere buoni risultati nella vita, a partire dalle cose più semplici, come il rispetto, la soddisfazione per aver trovato un lavoro che ci realizzi, oppure in campo sentimentale, un uomo o una donna con la quale voler stare e starci bene. Non serve essere strapotenti, ma sapere che prima o poi se lo vogliamo siamo tutti capaci di migliorare la nostra condizione di vita.

Riscattare se stessi è sicuramente una prova di forza, ma anche di impegno lento e costante che sottende una buona volontà.Alcune volte, quello che purtroppo accade in molte persone è che, il mito di cenerentola, da risorsa così come abbiamo fin'ora detto, può diventare una vera e propria sindrome, perdendo in questo caso di efficacia e positività.Quando cioè, un vuoto iniziale nella vita, scatena poi nella crescita una morbosa ricerca di succeso, dove è come se il risarcimento non bastasse mai a cicatricizzare la ferita primordiale.

In questi casi, si è molto concentrati su se stessi perdendo di vista tutto il resto e anche nei confronti del proprio sè non si è affatto rispettosi, ma tutta la vita ruota intorno al perseguimento di certi risultati e non si ha più neanche la capacità di ascoltarsi ed iniziare a capire cosa c'è che non va.
In questi casi come è logico che sia è meglio affidarsi all'aiuto di un esperto, per elaborare insieme il proprio vuoto, le proprie carenze e, capire di cosa si ha così tanta paura da ridursi schiavi del materialismo e dell'arrivismo.

 

Dott.ssa Tamara Marchetti
Psicologa clinica e di comunità, Psicoterapeuta familiare

 

 

 

 


Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!
 
Pubblicità
Stai cercando un pubblico specifico interessato alle tue iniziative nel campo della psicologia?
Sei nel posto giusto.
Attiva una campagna pubblicitaria su Psiconline
logo psicologi italiani
Vuoi conoscere la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia adatta alle tue esigenze? O quella più vicina al tuo luogo di residenza? Cercala su logo.png




 

 

Tags: cenerentola

0
condivisioni

Guarda anche...

Pubblicità

Pubblicità

I Sondaggi di Psiconline

Come reagisci allo stress?

Pubblicità

Le Risposte dell'Esperto

Pensiero ossessivo (1624140870…

Fabio, 34 anni     Gentile Dottoressa/Dottore! Mi chiamo Fabio e 5 anni fà ho commesso un errore di tipo erotico.Ho cominciato a scambiare dei...

Problemi con marito [162342796…

Viola, 38 anni     Buongiorno, avrei bisogno di un consulto per dei problemi con mio marito.Mio marito è molto irascibile ma oltre a urlare no...

Ansia e paura nella guida [162…

Clarissa, 22 anni       Salve, vi scrivo perchè da un paio di mesi sto facendo le guide in autoscuola ma la sto vivendo un po' male...

Area Professionale

La trasmissione intergenerazio…

Modificazioni epigenetiche nei figli di sopravvissuti all’Olocausto I figli di persone traumatizzate hanno un rischio maggiore di sviluppare il disturbo post-t...

Il Protocollo CNOP-MIUR e gli …

di Catello Parmentola CNOP e MIUR hanno firmato nel 2020 un Protocollo d'intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche. Evento molto positiv...

Come gestire il transfert nega…

Per non soccombere alle proiezioni negative del transfert, lo psicoterapeuta deve conoscere con convinzione ciò che appartiene alla psiche del paziente e ciò ch...

Le parole della Psicologia

Disturbo Antisociale di Person…

La prevalenza del DAP è pari al 3% nei maschi e all'1% nelle femmine nella popolazione generale, e aumenta al 3-30% in ambiente clinico. Percentuali di preva...

Narcoanalisi (o narcoterapia)

Detta anche narcoterapia, è una tecnica diagnostica e terapeutica, utilizzata in psichiatria, che consiste nella somministrazione lenta e continua, per via endo...

Aggressività

In psicologia indica uno stato di tensione emotiva generalmente espresso in comportamenti lesivi e di attacco. Nel corso degli anni l’aggressività è stata co...

News Letters

0
condivisioni