Ruolo del nascituro e attese dei genitori in gravidanza
In gravidanza molti genitori sono incuriositi dal sesso del nascituro e sono ansiosi di conoscerlo mentre altri si rifiutano categoricamente di saperlo. Ciò dipende, secondo una recente ricerca, dal bisogno dei genitori di assegnare un ruolo al nascituro, a prescindere da quello derivante dal sesso biologico.
Rispetto alla volontà di voler conoscere il sesso biologico del bambino, la ricerca sostiene che i genitori confondono spesso il sesso con il genere, poiché sono più spesso inclini ad avanzare, prima ancora che nasca, i diversi ruoli che il bambino dovrà adottare, rispetto al sesso cromosomico di appartenenza.
Gli esseri umani sono spesso incuriositi dal mistero e l’assenza di conoscenza; mentre alcuni genitori in attesa preferiscono conoscere il sesso del loro bambino non ancora nato, altri potrebbero voler prolungare tale mistero.
Il perché legato al voler sapere, o il perché alcuni di noi preferiscono aspettare è strettamente connesso alle emozioni.
Allo stesso tempo, i nostri pensieri e cognizioni, ci aiutano a prendere una decisione sul voler sapere, se tale possibilità è disponibile, o se invece speculare sul risultato.
Secondo la letteratura, l’aspettativa, la curiosità, l’esplorazione e la ricerca di informazioni sono associate o all’emozione dell’interesse o al cercare di persistere sperimentando una maggiore eccitazione.
L’eccitazione legata all’interesse si attiva in contesti misteriosi come la gravidanza, ed è importante capire che ruolo svolgano le emozioni.
Quando la tecnologia non è disponibile o non viene utilizzate per rivelare il sesso del feto, amici, parenti e sconosciuti possono offrire delle ipotesi a riguardo.
Le previsioni circa il sesso del feto si basano su alcuni tipi di correlazioni quali quelle legate a cosa mangia la madre, il modo in cui si sente e via dicendo.
Alcuni genitori giustificano la loro urgenza di sapere in quanto collegata al decidere il futuro arredamento, abbigliamento, giocattoli, o un nome associato al sesso specifico.
Conoscere il sesso del feto può aumentare il loro attaccamento attraverso immagini piacevoli associate al loro futuro bambino; alcuni possono razionalizzare che è meglio conoscere prima il sesso del nascituro per elaborare qualsiasi delusione prima che il bambino nasca.
D’altra parte, i genitori che preferiscono mantenere il sesso del feto come un mistero, spesso credono che l’emozione e la sorpresa che avvertiranno quando il bambino nascerà, non potrà certamente innescare una sensazione di delusione.
In aggiunta, alcuni genitori che hanno ottenuto informazioni circa il sesso biologico del bambino decidono di tenerlo per loro, nella speranza di mantenere l’interesse e l’entusiasmo da parte degli altri sulla loro esperienza unica annessa alla gravidanza.
Le informazioni sul sesso fetale potrebbero comprensibilmente attirare l’attenzione degli altri rispetto alla nascita del bambino e l’esperienza di gravidanza.
Una volta che le persone ottengono queste informazioni, le quali consentono loro di considerare il feto come un essere fisico al di fuori del grembo materno, possono essere più inclini ad attribuire certe caratteristiche personali e fisiche per il futuro bambino.
Tale conoscenza, sulla base della consapevolezza della presenza del feto, innesca anche l’attribuzione di determinati tratti della personalità ad esso, come ad esempio l’attribuirgli un carattere esuberante sol perché il bambino “scalcia” nell’utero.
Per ragioni analoghe, un ricercatore australiano ha recentemente raccomandato che il test prenatale non dovrebbe includere il sesso del feto nei risultati del test, perché non vi è una discrepanza tra ciò che i genitori vogliono conoscere, il genere, e ciò che il test prenatale è in grado di fornire, ossia il sesso biologico.
Il ricercatore sostiene che i genitori confondono spesso il sesso con il genere, poiché sono più spesso inclini ad avanzare, prima ancora che nasca, i diversi ruoli che il bambino dovrà adottare, rispetto al sesso cromosomico di appartenenza.
A questo proposito la ricerca ha sottolineato che la divulgazione del sesso fetale sia disinformativa in quanto promotrice di un sessismo correlato al genere, e che la conoscenza del sesso del feto è potenzialmente in grado di espandere il mercato per un aborto selettivo per il sesso del nascituro.
Certo, è più facile mettere a fuoco il sesso del bambino durante una scansione ecografica rispetto a ciò che potrebbe risultare anomalo.
Concentrarsi sul sesso fetale durante una scansione per eventuali anomalie a volte può rappresentare una risposta di evitamento per paura che questa attivi un’aspettativa negativa nella coppia.
Se l’aspettativa è negativa questa può produrre paura, mentre se è positiva può generare speranza.
Purtroppo, per alcune donne, la speranza che il bambino, a prescindere dal sesso, sia sano può essere contaminato dal senso di colpa.
Il test prenatale in tali circostanze può fornire un sollievo temporaneo, a prescindere da qualunque rivelazione circa il sesso del bambino.
L’emozione di eccitamento ed interesse, nonché i suoi diversi gusti rispetto alla curiosità, l’esplorazione, la ricerca di informazioni, le aspettative, e la speranza può portare la nostra immaginazione in molte direzioni.
Il mistero intorno la gravidanza, e l’attivazione delle emozioni che lo circonda, fornisce quindi l’opportunità di conoscere meglio noi stessi.
Tratto da PsychologyToday
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)
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