#Cittàdelfuturo: Psiconline intervista il dottor Perilli
SPunti di Riflessione sul tema della psicologia urbana
L'evento #cittàdelfuturo tenutosi il 1° Luglio presso L'Aquila ha suscitato diverse riflessioni rispetto all'inserimento della figura dello psicologo nel contesto dell'urbanistica.
Psiconline è stata pertanto lieta di accogliere le diverse prospettive emerse durante lo svolgimento dell'evento e tra i diversi professionisti incontrati, qui di seguito verrà presentata l'intervista fatta al dottor. Perilli.
Dottor Perilli, in qualità di Presidente della Commissione del Territorio del Comune di L’Aquila, in relazione al suo intervento, in che modo la psicologia urbana può tener conto delle componenti motivazionali ed emotive legate ad un contesto specifico?
Bè moltissimo. Poiché siccome nella ricostruzione dei nuovi piani regolatori, quello che viene preso in considerazione, parlo dei piani regolatori delle città che culturalmente cercano di essere più avanzate, l’aspetto emotivo riguarda anche “lo stare bene in città”, partiamo dal testo di Moser “ gli stress urbani” , visto che determinate città costruite in un certo modo che portano ad un determinato modo di vivere sono fattori stressanti.
Dobbiamo concepire la costruzione di una città in tutto altro modo, garantendo una qualità della vita e un maggior benessere.Compito, in qualità di regolatore e amministratore è costruire questo tipo di città. Ci sono molte differenze rispetto alle città che abbiamo costruito fino ad ora.
Per fare un esempio, bisogna costruire una città a misura del bambino. Costruire la città come la vorrebbe un bambino : vasta , spazi larghi ,poco rumorosa. Ci sono diversi agglomerati sovrappolati, sovradimensionati ove costruire uno spazio vitale diventa un problema.
“Ricostruire la città per ricostruire l’identità delle persone” appello lanciato gli Psicologi dell’università dell’ Aquila. Secondo lei in che modo la psicologia e l’architettura possono contribuire a ritrovare l’identità di un territorio e dei suoi abitanti.
Tantissimo, perché, poi bisogna vedere cosa intendiamo per identità, però la costruzione di quello che dicevo prima, la costruzione di un luogo è anche fisica, spaziale ed è legata all’ identità delle person , la famosa “anima dei luoghi “. Ognuno di noi ha dentro di sé l’anima dei luoghi in cui ha vissuto, dove ha costruito legami , il potere della cultura, delle persona, degli archetipi, tipici della Psicologia Junghiana. Quindi l’aspetto fisico e spaziale è strettamente correlato a quello psicologico.
La ringrazio
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Tags: psicologo riflessione psicologia urbana piani regolatori spazi larghi