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La dipendenza affettiva e come uscirne. Intervista a Gaia Parenti

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La dipendenza affettiva interessa una buona parte delle donne coinvolte in un rapporto di coppia e spesso causa sofferenze e conflitti. Gaia Parenti ha appena scritto un libro su questo argomento e l'abbiamo intervistata per i nostri lettori.

di Redazione

La dipendenza affettiva e come uscirne. Intervista a Gaia Parenti

Gaia Parenti è una psicologa, conosciuta sul web come #ladottoressadelcuore, che da anni si occupa professionalmente di coppie e di dipendenza affettiva sia sul web che nel suo studio a Prato. Si è fatta conoscere in modo più capillare collaborando, attraverso la sua rubrica PsicoGaia, col Diario di Adamo su «Vanity Fair», portale al quale ha offerto anche i suoi esperti consigli nella sezione “Benessere”.

Ha collaborato con diverse riviste femminili, fra le quali «F» e «Donna Moderna». Ad oggi porta avanti la sua rubrica sulla psicologia dell’amore, su www.radiocanale7.it.
Ha pubblicato il suo primo libro Manuale di prevenzione amorosa per donne single (2016, Ultra Edizioni – collana Castelvecchi) ed oggi, per i tipi di Edizioni Psiconline, pubblica il suo nuovo libro che ha scelto di intitolare "Chiamalo Amore. Come liberarsi dall'insicurezza affettiva e tornare a vivere".

L'argomento è particolarmente interessante, anche se molto trattato, e Psiconline ha voluto parlarne con l'autrice per scoprire a fondo i motivi che l'hanno spinta a scrivere questo nuovo volume trattando un argomento come la dipendenza affettiva, i suoi effetti e le sue possibili soluzioni.

Perché scrivere un libro sulla dipendenza affettiva quando in libreria se ne trovano già in quantità assoluta?

È vero, visto che il 90% delle donne soffre della sindrome di dipendenza affettiva. Questo piccolo manuale offre, a differenza di molti altri, una guida estremamente pratica perché prima di tutto il lettore, quando scorre il libro e ritrova fra le pagine alcune sue caratteristiche che rappresentano delle problematiche, scopre, contemporaneamente, subito affiancate al problema delle possibili soluzioni.

Seconda cosa ho scelto un linguaggio volutamente divulgativo e familiare perché da ex dipendente affettiva volevo e voglio arrivare alle donne in modo professionale ma familiare in modo da essere accolta senza alcuna barriera.

L'ultima cosa è che alla fine del libro Il lettore trova un "kit di pronto soccorso" da leggere anche al bisogno ovvero una serie di esercizi cardine che possono essere di grande aiuto alle donne al bisogno e in generale per cambiare il loro atteggiamento a livello di pensiero parole e azioni nei confronti dell'amore.

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Dalle pagine del libro emerge, costantemente, la propria esperienza personale come "dipendente affettiva". Lei è una psicologa e quindi affronta il problema da un punta di vista professionale. Perché questa continua "self disclosure", questo continuo mettersi in gioco in prima persona?

Questo continuo mettermi in gioco e intromettermi lungo una narrazione esponendo la mia esperienza, le mie problematiche, il mio vissuto doloroso è dato dal fatto che volevo agire in prima persona come ex dipendente affettiva per arrivare in modo più diretto, accogliente e familiare alle donne. Ma,come si sa, non esistono ex dipendenti, esistono dipendenti che decidono di scegliere di non esserlo più, perché di base rimarrà sempre la soglia della dipendenza.

Questo libro ha delle caratteristiche particolari e si rivolge ad un pubblico particolare, quello delle donne "dipendenti affettive". Ma uomini "dipendenti affettivi" non ne esistono?

Mi sono rivolta in questo libro alle donne perché ovviamente sono la maggioranza a soffrirne. Ma anche gli uomini iniziano ad avere non solo le stesse problematiche delle donne ma iniziano a soffrire anche loro di dipendenza affettiva e questo perché si stanno aprendo finalmente e vogliono essere ascoltati. Anche loro hanno avuto gli stessi traumi e pertanto possono soffrire gli stessi disturbi delle donne. Il problema è che, al momento, gli uomini che soffrono di dipendenza affettiva sono in minoranza ma per fortuna se ne sta iniziando a parlare anche sul web e questo certamente modificherà la situazione in breve tempo.

Sfogliando le pagine del suo volume emergono esercizi, consigli diretti, compiti da svolgere. Può un libro, da solo, affrontare e risolvere un problema così complesso e che coinvolge così tante donne?

Questo manuale sicuramente non vuole avere la pretesa di essere una psicoterapia e pertanto portare ad una guarigione completa e definitiva. Sicuramente in base al grado di disagio da dipendenza affettiva sarà necessario un intervento di uno specialista ma è certo che questo libro può tamponare molto la sofferenza con quegli esercizi e quindi riuscire momentaneamente a risolvere quelle urgenze emotive di cui soffre una dipendente emotiva.

Sicuramente se la dipendente emotiva mette in atto le strategie e gli esercizi esposti nel libro riuscirà con impegno e determinazione ad avere relazioni sostanzialmente corrette, ovvero relazioni più sane con uomini non problematici.

Perché, a suo giudizio, è così importante uscire (o guarire, se vuole) dalla "dipendenza affettiva". Quali sofferenze profonde spingono a diventarlo e quali sofferenze profonde spingono ad uscirne.

Le sofferenze profonde che spingono a diventare una dipendente affettiva sono alquanto invalidanti poiché la dipendente affettiva cresce con una modalità di attaccamento alle figure di riferimento genitoriali fortemente insicura.

Sicuramente da bambina la dipendente affettiva non è stata ascoltata nei suoi bisogni emotivi ed è stata spesso cresciuta con un senso di vuoto abbandonico e sentendo di non meritare l'amore di chi le sta intorno, dunque la dipendente affettiva da piccola non ha vissuto l'amore perché non le è stato concesso.

La bambina col tempo diventa donna e crescendo ripeterà nelle sue relazioni la solita modalità affettiva ricevuta da piccolina ricercando non solo una persona che colmi il suo vuoto affettivo ma che la guarisca da questa sua sensazione di non essere mai abbastanza mai all'altezza di essere amata, pertanto questa donna sceglierà sempre uomini sbagliati che hanno comunque una problematica simile alla sua.

Uomini anche violenti, per cui c'è un'urgenza nel momento in cui la donna si rende conto di soffrire di dipendenza affettiva ad uscire da questo circolo vizioso che la porta continuamente ad elemosinare amore ovunque e con chiunque rischiando di incappare continuamente in relazioni tossiche che la fanno soffrire e che peggiorano il disturbo mantenendolo sempre più forte.

Se non riesce a guarire dalla dipendenza affettiva sarà destinata ad essere una persona fondamentalmente sola, respinta perché cerca continuamente conferme ossessive dagli uomini che possono arrivare a trattarla male psicologicamente e fisicamente.

Lei è conosciuta sul web come #ladottoressadelcuore. Cosa l'ha spinta ad occuparsi coì profondamente di questo argomento? Pensa che attraverso il web si possano risolvere i "problemi di cuore"? Pensa che una corretta e concreta informazione possa aiutare davvero i "dipendenti affettivi" ad uscire dal loro problema o dalla loro condizione?

Ho fatto dell'amore il centro della mia vita e della mia professione perché di Amore ne ho ricevuto molto poco, perciò crescendo e guarendo da tutto questo mi sono riempita improvvisamente di amore ed ho capito l'importanza dell'esistenza di questo sentimento a 360°.

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Sul web si possono risolvere le problematiche di cuore ovviamente non gravi ma si possono dare consigli pratici molto utili a persone che soffrono normalmente in una relazione di coppia oppure che soffrono di un disagio sempre ad un livello base anche medio. Dipende anche dalla cronicità del disagio o disturbo.

Se invece il problema si mostra più complesso, è sempre possibile intervenire, ovviamente, attraverso delle sedute in videochiamata e quindi è possibile offrire un sostegno psicologico a tutti gli effetti e in questo modo si possono risolvere tutte le problematiche, anche le più gravi.

Una corretta informazione, ma soprattutto un'informazione data e offerta come ho fatto io nella guida da cuore a cuore e da vita a vita e quindi mettendo a disposizione la propria esperienza di disagio può aiutare sicuramente a rendere non solo consapevoli le donne ma anche a iniziare un percorso di guarigione che può durare più o meno nel tempo Questo dipende, come ho detto anche sopra, dalla gravità della condizione della donna che soffre di questo disturbo.

Ringraziamo la Dottoressa Parenti per le sue risposte chiare ed esaustive ed invitiamo i nostri web sailers, sia dipendenti affettivi che non, a leggere il suo libro, davvero interessante e completo per quanto riguarda la dipendenza affettiva.

 

(intervista a cura di Luigi Di Giuseppe)

 

Chiamalo amore. Come liberarsi dall'insicurezza affettiva e tornare a vivere
Gaia Parenti
Edizioni Psiconline
Pagine 140
Formato 15x21 cm
Prezzo 14.00 euro
ISBN 978-88-99566-27-2

 

 


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Tags: amore coppia cuore dipendenza affettiva Edizioni Psiconline relazione di coppia gaia parenti

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