Il posto del panico, il tempo dell'angoscia, di Maurizio Montanari
Il terapeuta apre la porta del suo studio e si ritrova di fronte un uomo angosciato. L'angoscia è molto spesso dovuta ad una perdita, ad una separazione, ad un'aspirazione mancata, ad una rottura.
Ideali che sfumano, ambizioni lavorative mai raggiunte, mariti che chiedono la separazione, fidanzate che ti lasciano senza un'apparente motivo; sono questi gli elementi scatenanti che provocano l'insorgenza dell'angoscia, di un'angoscia che non riesci più a contenere e che sfuma nell'insorgenza di patologie come gli attacchi di panico, depressioni, disturbi alimentari.
I legami socialiche non reggono più sono la forza scatenante di un'angoscia, a volte, persistente ed invalidante. Il libro delinea proprio l'aspetto importante delle conseguenze di tali traumi.
Dopo un'attenta analisi dei numerosi casi clinici, l'autore introduce, ripercorrendo la strada introdotta da Freud, i concetti di angoscia, di panico, di anoressia e bulimia.
Il testo termina con un invasione nel mondo delle popolazione "primitive" che non sono esenti dal disagio presente nel mondo occidentale pur vivendo in un ambito sociale differente.
Il testo è ricco di spunti, di facile lettura anche per i non "addetti ai lavori".
Autore: Maurizio Montanari
Pagine 184, 2006
Editore: Del Cerro