La cultura del narcisismo. L'individuo in fuga dal sociale in un'età di disillusioni collettive
Alla fine degli anni Settanta, dopo aver pubblicato una serie di libri dedicati alla crisi del liberalismo, Christopher Lasch dà alle stampe La cultura del narcisismo, l’opera che annuncia il tramonto dell’uomo economico e l’avvento di un nuovo tipo di uomo: il narcisista.
A distanza di più di quarant’anni dalla sua pubblicazione, il libro non soltanto non cessa di parlarci, ma svela forse soltanto la sua piena attualità. Mescolando analisi psicologica, sociologica, letteraria e filosofica, Lasch ritrae l’uomo che appartiene alla nostra epoca, l’epoca della fine dell’etica del lavoro e della fiducia nel progresso sociale.
Il narcisista, che ne emerge, non è un mero egoista in preda a uno stato mentale per cui il mondo non è altro che lo specchio dell’Io, ma un essere perseguitato dall’ansia, tutt’altro che pago di sé.
Esige una gratificazione immediata e vive, perciò, in uno stato di inquietudine e di insoddisfazione perenne. Superficialmente tollerante, è in realtà privo di ogni solidarietà e vede in ciascuno un rivale con cui competere. Si ritiene affrancato dai tabù, e non ha tuttavia alcuna serenità sessuale. Loda il rispetto delle norme e dei regolamenti, ma nella segreta convinzione che non si applichino nei suoi confronti. Non ha interesse per il futuro, e nemmeno per il passato, che gli appare come un insieme di modelli superati, con mode e atteggiamenti antiquati.
Vive, così, in un mondo dell’eterno presente che rispecchia pienamente la miseria della sua vita interiore, un mondo che fa della nostalgia «un prodotto commerciale del mercato culturale» e che «rifiuta immediatamente l’idea che in passato la vita fosse, per certi aspetti rilevanti, migliore di quella d’oggi».
L’uomo economico dell’etica del lavoro è stato, insomma, sostituito da un tipo d’uomo che presenta tutti i tratti di un narcisismo patologico, un narcisismo che permea a tal punto la società contemporanea che l’unica speranza sembrerebbe quella di riuscire a sopravvivere al suo crollo. Per Lasch, tuttavia, la volontà di costruire un mondo migliore non è affatto estinta. Continua a sussistere insieme a sopravvivenze di tradizioni locali e iniziative collettive che hanno solo bisogno della prospettiva di «una nuova società, una società decente, per riconquistare nuovo vigore».
Autore
Christopher Lasch (1932-1994) è stato uno dei maggiori storici delle idee del Novecento. Tra le sue numerose opere ricordiamo: La cultura del narcisismo (Bompiani 1981), L’io minimo (Feltrinelli 1985), La ribellione delle élite (Feltrinelli 1995, 2001), Il paradiso in Terra (Neri Pozza 2016), La rivolta delle élite (Neri Pozza 2017), L' io minimo (Neri Pozza 2018), Rifugio in un mondo senza cuore (Neri Pozza 2019).
La cultura del narcisismo. L'individuo in fuga dal sociale in un'età di disillusioni collettive
Autore: Christopher Lasch
Editore: Neri Pozza
Anno edizione: 2020
Pagine: 304 p.
EAN: 9788854519541
Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!