La fragilità del bene: Sull'amore-Elogio dell'amicizia-Impara a essere felice
Si fa presto a dire amare, ma quante sono le persone che possono dirsi innamorate sul serio?
E quante quelle capaci di andare oltre l'innamoramento?
Una cosa è certa: l'amore non può diventare un laconico messaggio lanciato nell'universo distratto, né può contare sulla probabilità che un'anima ne incroci un'altra nella notte dei giochi tecnologici.
L'amore ha bisogno di essere contaminato, anche quando costa, anche quando sa di amaro e di lacrime. Sentimento «più dogmatico dell'amore» è l'amicizia, che non conosce sfumature di comodo, che è tutto o niente, e ha bisogno di ancora più coraggio dell'amore, perché richiede l'assoluta conquista dell'altro e la totale perdita di sé.
Ultima tappa di questa guida amichevole sul sentiero della maturità affettiva è la felicità: per raggiungerla, dobbiamo impegnarci ad avviare una piccola rivoluzione della gioia e della positività.
Perché essere felici può accadere molto più spesso di quanto immaginiamo, dobbiamo solo lasciare che accada.
Autore:
Paolo Crepet, psichiatra e sociologo. Dal 2004 è direttore scientifico della Scuola per Genitori. Con Einaudi ha pubblicato: Non siamo capaci di ascoltarli (2001), Voi, noi (2003) e I figli non crescono più (2005), poi raccolti nel volume La gioia di educare (2008); e inoltre la raccolta di racconti Naufragi. Storie di confine (1999, 2002), La ragione dei sentimenti (2002 e 2004), Dannati e leggeri (2004 e 2006), Sull'amore (2006, 2010 e 2016) , Dove abitano le emozioni (2007), con Mario Botta e Giuseppe Zois, A una donna tradita (2008), Sfamiglia (2009 e 2011), Un'anima divisa (2010), L'autorità perduta (2011 e 2013), Elogio dell'amicizia (2012), Impara a essere felice (2013), Il caso della donna che smise di mangiare (2015) e La fragilità del bene (2021), che racchiude Sull'amore, Elogio dell'amicizia e Impara a essere felice . Crepet ha inoltre scritto per Einaudi l'introduzione a Nemico di classe di Nigel Williams (2000), a Io, Pierre Rivière, avendo sgozzato mia madre, mia sorella e mio fratello... (2000) e a I ragazzi della via Pál (2003). Nel 2010 ha curato la raccolta di saggi Perché siamo infelici.
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