La Mente estetica che cos’è il bello e perché la nostra mente lo apprezza
Giuseppe Polipo, Edizioni Psiconline, 2009, € 20,00, pag. 124 a colori
Il testo di Giuseppe Polipo, Edizioni Psicoline, si presenta come un breve saggio che descrive, ripercorre e analizza teorie, opinioni e tecniche sulla percezione estetica integrandole in una visione multidisciplinare.
“La mente estetica” descrive la percezione del bello come espressione della somma tra unicità biologica e riferimenti personali e sociali, proprio questi ultimi sembrano i maggiori responsabili dei cambiamenti, patologici, dei modelli di bellezza definiti dall’autore “impossibili per chiunque”. Sono affrontati con tono di denuncia, non solo gli attuali criteri estetici dettati dai media ma anche l’utilizzo incondizionato e incosciente della chirurgia estetica pur ammettendo il suo ruolo scientifico decisivo e la sua utilità alle più disparate condizioni umane.
Il testo si fa promulgatore del passaggio da una buona esistenza a una bella esistenza, riscoprendo le antiche e fondamentali regole del percepire estetico, sono proprio l’equilibrio e l’armonia (psico-fisica-esistenziale) i capisaldi del libro. Partendo da una consapevolezza biologica, attraverso i capitoli si costituisce un percorso immaginario che evolve il lettore a una concezione estetica arricchita e profonda che sa di spirituale, capace di creare una reale e duratura congiunzione tra l’idea di bellezza generica e quella riferita al sé.
Caratteristica di spicco è la capacità dell’autore di rendere istantaneamente fruibile la realtà pratica di concetti non sempre comprensibili ai non addetti ai lavori, se pur in taluni frangenti la semplificazione non permette il percorso inverso. Il testo grazie alla leggerezza e alla semplicità di stile è adatto a un’ampia fascia di lettori, oltre che fonte di arricchimenti per i comuni mortali è indicato come introduzione a uno studio o come fattore che motiva qualsiasi tipo di professionista.
Recensione a cura di Carmela Mainiero