La nostalgia dell'uroboros
Contributi a una psicologia culturale delle nuove addiction
Il libro affronta il problema delle cosiddette nuove dipendenze da un punto di vista eccentrico rispetto a quello dominante di stampo eminentemente cognitivo.
Infatti, avendo come riferimento la psicologia culturale che, come ricorda Bruner, si fonda sull'assunto che la mente umana non può esistere senza la cultura, ovvero senza il sistema simbolico condiviso dai membri di una comunità culturale, le nuove dipendenze vengono esplorate come l'espressione più dolorosa e significativa della tendenza emersa nella cultura contemporanea di negare che la coscienza sia il centro della condizione umana, il luogo cioè in cui l'essere umano progetta, dirige la propria vita e discerne il bene e il male.
Per comprendere la relazione tra questa tendenza culturale e le dipendenze il libro propone un percorso conoscitivo che si sviluppa in tre tappe. Nella prima vi sono alcune incursioni corsare nella cosmologia, nella paleoantropologia, nel linguaggio omerico, nella storia e negli archetipi dell'inconscio collettivo che hanno lo scopo di mostrare come l'evoluzione dell'universo, della terra e della vita sia finalizzata all'emergere di un essere cosciente. Nella seconda tappa, vengono descritti i motivi per cui l'emersione della coscienza nella vita umana è sempre esposta al rischio di una regressione, di cui le dipendenze, vecchie e nuove, sono un esempio incontrovertibile.
È necessario ricordare che negli ultimi decenni alla dipendenza distruttiva dalle droghe si è aggiunta quella, altrettanto distruttiva, da alcuni comportamenti. Comportamenti che normalmente fanno parte della vita quotidiana delle persone poiché riguardano il gioco, il sesso, l'attività sportiva, il lavoro, gli acquisti, l'uso di internet, il cibo e gli affetti. Sono attività "normali" che tuttavia possono, in certe condizioni, provocare una vera e propria dipendenza.
Infine, nella terza tappa le nuove dipendenze sono descritte e analizzate da due punti di vista differenti ma complementari.
Il primo evidenzia lo stretto legame di queste dipendenze con le trasformazioni socioculturali che segnano il tempo presente, mentre il secondo le analizza utilizzando il contributo della psicologia contemporanea, soprattutto della psicopatologia, di stampo prevalentemente cognitivo.
autore
Mario Pollo, già docente presso le università di Torino, Siena, Roma Tre e Pontificia Salesiana di Roma, è professore di Pedagogia generale e sociale e di Psicologia delle nuove dipendenze alla LUMSA di Roma. È autore di importanti ricerche sui giovani e numerosissime pubblicazioni sulla condizione umana contemporanea e quella giovanile in particolare, l'animazione culturale e la pedagogia generale e sociale. Attualmente collabora con il Progetto "(s) Lottiamo contro l'azzardo" della Caritas di Roma.
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Tags: dipendenze, condizione umana,