Le faccende domestiche. Ergonomia e psicologia di un VERO lavoro
Autore: Anna Abiate Fubini
TRAUBEN Editore, pp. 340,
L. 30.000, 1998
"LE FACCENDE DOMESTICHE. Ergonomia e psicologia di un vero lavoro" è il titolo del libro, e questo determinato LAVORO ne è l'argomento . Proprio perché tanto attinenti alle fondamenta emotive e operative di ogni altro tipo di attività , perché tanto multiformi e sfaccettate nei loro dettagli operativi, se considerate dal lato puramente ERGONOMICO queste "faccende" , possono venir studiate come lavori FONDAMENTALi, come PROTOTIPI di molti MESTIERI e di molte PROFESSIONI.
Studiando la loro stessa essenza si possono introdurre e spiegare cioè i vari concetti-base di ergonomia di ogni altra diversa attività, come PARADIGMI, come standard semplificati per l'introduzione allo studio di ogni altro tipo di attività lavorativa. Riferendosi invece al loro aspetto psicologico e utilizzando la terminologia coniata da Freud, verranno dedicati molti capitoli al complesso dal quale vengono attinte le energie deputate proprio al lavoro, ad ogni lavoro - mestiere o professione - cioé al "complesso anale" , quel complesso generalmente molto meno studiato degli altri complessi - quelli orale ed edipico-genitale -.
Queste "faccende" nel loro svolgersi attingono direttamente da vicino all' iniziale normale sviluppo bio-sociologico dei normali complessi infantili nel loro aspetto "sublimato". Ne deriva che il concetto base di questo libro è che OGNUNO DI NOI ne è sicura parte in causa (e PROTAGONISTA): in quanto CASALINGA/O in funzione, coabitante con casalinga/o, casalingo FIGLIO/A o ex figlio/a, in quanto membro di una famiglia, anche se ormai "mono-componente" , di un'organizzazione socio-economica che è la "casa" nel senso di "home", di "casa mia".
Ma la "casa" e la "famiglia" sono comunque entità socio-economiche, una specie di entità "aziendale": ogni azienda ha le sue maestranze, attrezzi, prodotti e clienti; ma la FAMIGLIA-AZIENDA ha come personale, come capi, lavoratori, fornitori e clienti proprio persone sessualmente e sentimentalmente collegate l'una all'altra. Il grande paradosso del «lavoro» casalingo è che si tratta di un lavoro destinato a PRODURRE... RIPOSO. Lo scopo di un'azienda è produrre: i prodotti della casa sono, o dovrebbe essere, RIPOSO per la famiglia tutta, ma spesso anche figli, cioè le GENERAZIONI FUTURE. Questo implica che le qualità e difetti di futuri uomini e donne rifletteranno le qualità e difetti della casa dove sono stati prodotti, cioè le qualità e difetti dei vertici dell'impresa, dell'amministratrice: quindi della madre.
Chi si occupa di ERGONOMIA o di PSICOLOGIA potrà leggere con attenzione la parte che gli compete senza troppo approfondire le altre, mentre chi credesse di trovarvi prevalenti descrizioni più o meno amene di «casalinghe complessate» rimarrebbe probabilmente deluso. Ciascuno potrà leggere con attenzione la parte che gli compete senza troppo approfondire le altre, ma consiglierei a TUTTI di leggere almeno l'ultimo capitolo: «Bambini di ieri = adulti di oggi. Adulti di oggi e adulti di domani».
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