Farfalle nello stomaco e mani sudate?
«A parlare in pubblico non si impara mica: o nasci grande oratore, o non c’è niente da fare». Quante volte l’avete sentito dire? E quante volte ci avete creduto?
«A parlare in pubblico non si impara mica: o nasci grande oratore, o non c’è niente da fare». Quante volte l’avete sentito dire? E quante volte ci avete creduto?
Anna seduta davanti alla scrivania della dietista del poliambulatorio raccontava che era molto preoccupata perché da un po’ di tempo quasi tutte le sere si abbuffava di cioccolato e di brioche senza riuscire a farne a meno.
“Tutta colpa della fame nervosa! La fame nervosa mi fa mangiare e non riesco a fermarmi.
…
Se solo potessi farmi passare questa tremenda fame nervosa…!”
Giovanni: “…Ma poi mi succede che, quando qualche volta apro il pensile della cucina per prendere qualcosa, vedo le brioche di mia moglie, sa mia moglie è magra e non deve fare la dieta, dicevo quando apro il pensile della cucina mi si apre la voragine. Mi prende la fame nervosa e devo mangiare qualche brioche”.
Le emozioni non sono solo il sale dell’esistenza, ma anche la sua essenza. E non sono mai pericolose. Tutto sta nell’imparare a conoscerle, a riconoscerle, ad accettarle, a viverle. Ecco perché, per aiutare i bambini a crescere
Come la stessa autrice afferma, è il “diario di una donna qualunque con un’esistenza ordinaria, dietro e sotto la quale si agita un’antica inquietudine interpretata sul lettino di uno psicoanalista lacaniano”.
Ma la rigidezza formale e strutturale del pensiero lacaniano non consente di esprimere l’esuberanza di una dimensione sempre nuova, quella di una donna che avverte dentro di sé un’anima in perenne movimento.
Alla fine dell’analisi, non può dirsi guarita, ma non rinnega il percorso analitico, comprende invece che l’analisi è solo un’interpretazione della vita, ma la vera partita la si gioca non sul lettino di un freddo e distaccato analista, ma a contatto con il magma incandescente della sua umanità che si riflette e si integra con il mondo.
Il saggio si rivolge a tutti coloro che presentano il desiderio di conoscere se stessi. È un bisogno che riguarda tutti, perché è un bisogno che nasce con l’uomo.
La sofferenza è il tema de “Il sentiero del viaggio interiore”, intesa, oltre che come penoso fardello, come chiamata iniziatica o malattia creativa dell’anima e le strategie psicoterapeutiche per trasformarla e favorire il naturale percorso psicologico, le attitudini vocazionali, la “Bellezza” dell’esistenza, preclusa dai sintomi, devitalizzanti, coercitivi.
I temi del ricordo, della famiglia e della riflessione sulla vita, percorrono la trama del romanzo. Ciro Pinto li ha sviluppati sapientemente in pagine toccanti, leggendo le quali il lettore non può rimanere estraneo, ma partecipa egli stesso delle vicende e dei travagli del protagonista.
Il falso ricordo (false memory) è un fenomeno per cui si ricordano cose che non sono accadute o si rammentano diversamente da come sono accadute. Molti falsi ricordi confondono frammenti di eventi magari verificatisi in tempi diversi, ma ricordati come se fossero accaduti insieme, mescolano sogni che vengono interpretati come eventi realmente vissuti o sono il prodotto di trattamenti indotti dai terapeuti.
Come afferma il prof. Ferruccio Osimo, nella sua prefazione al libro, i disturbi legati al cibo pongono di fronte a una sfida da far tremare le vene e i polsi a qualsiasi terapeuta. Le ferite mortali ostentate dai corpi straziati dell’obesa e dell’anoressica restrittiva, la violenza delle pratiche purgative sono altrettanti schiaffi alla pretesa della cura e, sul piano relazionale, sembrano disegnati appositamente allo scopo di tenere in scacco il terapeuta.
Dopo mezzo secolo di pratica terapeutica con i bambini, Anne Alvarez può dire: "Amo la psicoanalisi anche per la non secondaria ragione che funziona".
Ma funziona se il terapeuta è capace di imparare dai pazienti, se è in grado di cercare sempre nuove strade per comunicare con loro, anche strade che possono differire da quelle 'classiche'.
Il volume che mancava nella nostra libreria, perchè in un mondo del lavoro che sta cambiando molto rapidamente, in quest’epoca in cui la ricerca di un lavoro è diventata essa stessa un lavoro, e rischia di diventare purtroppo l’attività principale di molte persone in età lavorativa, è necessario conoscere le regole che governano questo processo complesso, aggirandone i vincoli e sfruttandone le debolezze, allora quale migliore strumento se non questa guida utilissima e peraltro davvero originale nel suo genere, l’alternativa ai soliti manuali con consigli e “dritte”, che spesso però lasciano un po’ di insoddisfazione a chi non si accontenta di accettare acriticamente i “consigli di esperti” che pretendono di essere validi e adattabili in qualunque situazione.
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