Persone scomparse
Aspetti psicologici dell'attesa e della ricerca
Il tema delle persone scomparse è oggetto di crescente attenzione nella società contemporanea. Non si tratta di un fenomeno nuovo, bensì di un problema che sembra oggi più risolvibile, grazie a moderne tecnologie, a indagini mirate, alla disponibilità di sistemi di controllo molto puntuali.
Per questi motivi ogni perdita imprevista e inspiegabile di una persona rappresenta una ferita profonda per la comunità sociale: ogni persona scomparsa provoca, con il suo silenzio, le capacità di una società intera di comprendere, proteggere, ricordare i suoi membri.
Dal punto di vista psicologico, il pericolo di una scomparsa improvvisa solleva anche a livello individuale molte inquietudini e induce bisogni di comprensione e di controllo. Come è possibile che le persone a cui si è strettamente connessi siano sottratte senza lasciare traccia, si perdano senza poter tornare, spezzino improvvisamente i legami, scompaiano dalla rete degli affetti più cari, abbandonino il campo senza un congedo ufficiale?
Inoltre, cosa accade nella mente di chi deliberatamente si allontana senza salutare o in chi si perde per strada e non riesce a tornare? Come ragiona chi decide di sottrarre e rapire una persona vulnerabile? Come è possibile, per chi rimane, reggere l’angoscia e il silenzio dell’attesa incerta?
Da queste domande prende spunto il volume, raccogliendo per la prima volta in Italia una serie di riflessioni psicologiche sul tema. Per chi rimane in attesa e per chi si mette in ricerca il tempo della scomparsa è un tempo drammatico, all’interno del quale i vissuti si fanno intricati e difficili. Comprendere e sostenere queste esperienze di vita è un compito professionale impegnativo, anche per chi si occupa di psicologia.
Obiettivo del testo è dunque quello di costruire una mappa orientativa per operatori e studiosi, individuare nodi critici dell’area tematica, avanzare alcune ipotesi relative ai processi mentali e comunitari che si articolano attorno al fenomeno. L’intenzione è anche quella di stimolare la riflessione e impostare interventi operativi ben fondati dal punto di vista psicologico.
Autore
Fabio Sbattella, psicologo e psicoterapeuta didatta, insegna Psicologia clinica all’Università Cattolica di Milano, dove è responsabile dell’Unità di ricerca di psicologia dell’emergenza e dell’assistenza umanitaria.
Ha realizzato sul campo interventi di ricerca di persone scomparse e di sostegno a familiari e gruppi sconvolti da lutti traumatici e coordinato ricerche e interventi a favore delle comunità colpite da catastrofi naturali (in Molise, Sri Lanka, Haiti, Abruzzo, Emilia-Romagna) e antropiche (in Salvador, Kossovo e Russia). Autore di molti contributi sui processi psicologici e psicosociali nei contesti di crisi, ha pubblicato: “Manuale di psicologia dell’emergenza” (Angeli, 2009) e “Fondamenti di Psicologia dell’emergenza” (Angeli, 2013).
Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!
Tags: inquietudine perdita persone scomparse aspetti psicologici bisogno di comprensione riflessioni psicologiche processi mentali interventi operativi