Internet Gaming Disorder vs. Internet Addiction Disorder
Quando internet rappresenta il mezzo e non la dipendenza
Negli ultimi 15 anni, la ricerca sulle varie dipendenze on-line è notevolmente aumentata.
Accanto ai diversi studi, si sono accesi vari dibattiti accademici che mettono in dubbio la reale esistenza dell’ "Internet Addiction": l'uso di Internet non comporta l'ingestione di una sostanza psicoattiva, allora non dovrebbe essere considerato una vero e proprio comportamento di dipendenza.
Tuttavia, l'ultima e (quinta) edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5) ri-classifica il “Gaming Disorder” come una dipendenza comportamentale, piuttosto che come un disturbo del controllo degli impulsi.
Le implicazioni di questa riclassificazione sono potenzialmente di vasta portata.
Ecco quella più importante: se un'attività non comporta il consumo di droghe (per esempio, il gioco d'azzardo), può essere una vera e propria dipendenza accettata dalla comunità psichiatrica e medica, non vi è alcuna ragione teorica per cui altri comportamenti problematici e abituali (ad esempio, lo shopping , il lavoro, l'esercizio fisico, il sesso, videogiochi, ecc) non possano essere classificati come tali.
Tuttavia, però, dalla fine del 1990, gli esperti sul campo evidenziano che vi è una differenza fondamentale tra le dipendenze su Internet e dipendenze da Internet: la stragrande maggioranza degli individui, i quali, nel corso della loro vita, hanno utilizzato internet in maniera inappropriata, non erano dipendenti, ma, utilizzavano il web come veicolo per accedere ad altre dipendenze. (Es. i giocatori d’azzardo o i dipendenti da videogioco utilizzano Internet per convenienza e ubiquità).
Prima della pubblicazione del DSM-5, un altro dibattito di fondamentale importanza, mette in evidenza l’importanza di considerare e categorizzare la “'dipendenza da Internet' come disturbo separato da altre forme di dipendenza.
In seguito a questi dibattiti, il “Substance Use Disorder Work Group" (SUDWG) raccomanda l’importanza di includere, nel DSM 5, l’IGD come un sotto-tipo di dipendenza dove l'utilizzo di Internet risulta problematico.
Tuttavia, lungi dal chiarire i dibattiti sulle circostante generalizzate contro disturbi specifici dell’uso di Internet, la sezione del DSM-5 ha osservato che:
"Fino ad oggi, non ci sono sottotipi di disturbo da gioco su Internet ben definiti. Il disturbo da gioco via Internet più spesso coinvolge giochi specifici su Internet, ma potrebbe comportare anche giochi non computerizzarti, anche se questi sono stati meno studiati. E 'probabile che i giochi preferiti possano variare nel corso del tempo e non è chiaro se i comportamenti e le conseguenze associate ai disturbi da gioco via Internet variano in base al tipo di gioco ... il disturbo da gioco su Internet ha una notevole importanza per la salute pubblica, e ulteriori ricerche possono eventualmente evidenziare che l’ IGD (anche comunemente indicato come disturbo da "uso di Internet", dipendenza da Internet, o dipendenza dal gioco) ha il merito di essere considerata come una malattia indipendente "(p.796).
Alla luce di ciò che è stato già evidenziato da precedenti ricerche, da queste affermazioni, derivano due problematiche immediate:
- In primo luogo, il termine IGD viene associato in maniera erronea alle dipendenze da Internet;
- In secondo luogo l’IGD può includere anche disturbi da gioco non svolti su internet.
Per quanto riguarda la prima affermazione, le due dipendenze non sono la stessa cosa.
In secondo luogo, alcuni ricercatori considerano i videogiochi come punto di partenza per l'esame delle caratteristiche del disturbo di gioco, mentre altri considerano Internet come piattaforma principale che unisce diverse attività "internet dipendenza", tra cui i giochi online.
Per esempio, anche se tutte le dipendenze hanno caratteristiche particolari e idiosincratiche, condividono più punti in comune che differenze (ad esempio, rilevanza, modificazione dell'umore, tolleranza, sintomi di astinenza, il conflitto e recidiva), e probabilmente riflettono un' eziologia comune di comportamenti di dipendenza .
L’IGD è chiaramente un sotto-tipo di dipendenza da videogiochi. Tuttavia, molti potrebbero sostenere che queste - se sono dipendenze - sono dipendenze su internet, non da esso.
Internet è un mezzo ed è una caratteristica situazionale; il fatto che il mezzo potrebbe aumentare la dipendenza o i comportamenti problematici non necessariamente fanno di essa un sotto-tipo di dipendenza da Internet.
Un'osservazione comune è che "gli utenti di Internet" non sono più dipendenti da Internet degli "alcolisti assuefatti dall’alcool".
Internet è solo un canale attraverso il quale gli individui possono accedere in qualsiasi contenuto che vogliono (per esempio, il gioco d'azzardo, shopping, chat, sesso).
D'altra parte, i giochi online differiscono dai giochi tradizionali come ad esempio i videogiochi offline, in aspetti importanti, come la dimensione sociale e la dimensione di ruolo che permette l'interazione con altri giocatori reali.
Di conseguenza, si potrebbe sostenere che l'IGD può essere considerata come un tipo specifico di dipendenza da videogioco, come una variante di dipendenza da internet, come una diagnosi indipendente. Tuttavia, l'idea che l'IGD può comprendere disturbi di gioco offline fa ben poco per favorire la chiarezza e la concettualizzazione specifica di tale dipendenza.
Infine, è anche opportuno ricordare che ci sono alcuni "comportamenti on-line" problematici che potrebbero essere definiti come "dipendenze da Internet" in quanto possono avvenire solo on-line. L'attività più evidente che rispetta questo criterio è il social networking in quanto è una 'pura' attività online .
Altre attività come il gioco d'azzardo, giochi e shopping possono ancora essere impegnati in linea o in altri contesti.
Sulla base di recenti evidenze empiriche, l’IGD (o uno dei nomi alternativi utilizzati per descrivere il gioco problematico) non può essere considerato come un disturbo da Dipendenza da Internet.
Tratto da Psycology Today
(Traduzione e adattamento a cura della dottoressa Addorisio De Feo Ilaria)
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Tags: tolleranza conflitto Internet Gaming Disorder Internet Addiction Disorder sintomi di astinenza, i recidiva