La relazione padre-figlio e la sua importanza nello sviluppo
Nella costruzione di una sana relazione padre-figlio sono molto importanti i momenti di gioco ma ha un valore significativo anche il coinvolgimento del padre nelle attività di cura del bambino
di Giorgia Lauro
La letteratura più recente sottolinea sempre più come sia importante la relazione padre-figlio per il benessere dei bambini e questo emerge ancora con più forza da un recente studio pubblicato sulla rivista “Journal of Family Psychology” che ha evidenziato come, all'interno di quella relazione,hanno uguale valore sia le attività di gioco che quelle di cura parentale.
Risposte a domande del tipo “quali attività sono migliori per legare con mio figlio, e quando queste attività dovrebbero svolgersi?”, sono in cima alla lista dei desideri di un padre.
Un nuovo studio condotto presso la Georgia University fornisce una guida utile per questo importante compito.
I ricercatori hanno evidenziato che è il tipo di coinvolgimento, piuttosto che il tempo che si trascorre con un figlio, a produrre un impatto sulla qualità della relazione padre-figlio.
Geoffry Brown, del College of Family and Consumer Science dell'Università della Georgia, ha scoperto che i padri che scelgono di trascorrere del tempo con i propri figli nei giorni in cui non sono occupati a lavoro sviluppano un rapporto più forte con loro, e le attività di gioco sembrano essere particolarmente importanti.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Family Psychology.
“I padri che fanno la scelta di dedicare il loro tempo libero impegnandosi direttamente in attività con i loro figli sembrano sviluppare relazioni migliori”, afferma il Dottor Brown.
Nei giorni non lavorativi, il perseguimento di attività centrate sull'infanzia o divertenti per il bambino, sembrano essere il miglior predittore di una buona relazione padre-figlio.
Tuttavia, i padri che passano molto tempo a dare una mano nei compiti legati alla cura dei figli nei giorni lavorativi, migliorano ancora di più le relazioni con i più piccoli.
Al contrario, i padri che si impegnano esclusivamente in attività di gioco con i loro figli durante le giornate lavorative hanno in realtà un rapporto di attaccamento un po' meno sicuro con loro.
“E' una storia complicata, ma penso che questo rifletta le differenze in questi contesti di tempo di interazione familiare nei giorni lavorativi rispetto a quelli non lavorativi”, ha proseguito il Dottor Brown.
La cosa più importante in una giornata lavorativa, dal punto di vista della costruzione di un buon rapporto con i figli, sembra essere il prendersi cura di loro”.
Nella prima infanzia, il modo più comune per concettualizzare la relazione genitore-figlio è la relazione di attaccamento.
I bambini formano un legame emotivo con i loro caregiver, e questo assolve lo scopo fondamentale di mantenerli al sicuro, fornendo comfort e sicurezza, modellando così le future relazioni adulte.
Decenni di ricerche si sono concentrati sulla sicurezza dell'attaccamento madre-bambino, ma c'è molta meno ricerca sulla relazione padre-figlio e su come si forma una relazione di attaccamento sicuro.
Per questo studio, il Dottor Brown e i suoi colleghi hanno lavorato con 80 coppie padre-figlio quando i bambini avevano circa 3 anni.
Il team ha condotto interviste e osservato l'interazione padre-figlio a casa, girando video che sono stati successivamente valutati e assegnando un punteggio per individuare la sicurezza dell'attaccamento.
Stiamo cercando di capire la connessione tra vita lavorativa e vita familiare e come i padri costruiscono il loro ruolo. È chiaro che ci sono diversi contesti di tempo familiare”, spiega l'autore.
“Affidarsi troppo al gioco durante i giorni lavorativi, quando il tuo bambino/partner ha bisogno di te per dare una mano con le attività di cura, potrebbe essere problematico. Ma il gioco sembra più importante quando si ha più tempo a disposizione e meno pressione”.
In definitiva, i padri che si impegnano in una varietà di comportamenti genitoriali e adattano la loro genitorialità per soddisfare le esigenze e le circostanze di ogni singolo giorno sono probabilmente più propensi a sviluppare relazioni sicure con i loro figli”, ha concluso il Dottor Brown.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro
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