Spirali e conflitti disfunzionali in coppia
Quando si verifica una difficoltà nella coppia, i partner sono spesso bloccati in cicli di conflitti disfunzionali. aggressione/ritiro, schemi di difesa condizionata e altro che quasi inevitabilmente portano a percezioni di giudizio, incomprensioni e rifiuti.
Ai clinici che lavorano con le coppie sarà sicuramente capitato molto spesso di osservare un crescendo di frustrazione e delusione tra i partner a causa di un modello relazionale di conflitto feroce e a spirale.
Il legame emotivo sottostante il matrimonio mette infatti i partner continuamente a rischio di conflitti disfunzionali.
Diversi autori, come Murray, Bellavia e Rose hanno infatti evidenziato la presenza di esperienze subdole e di dolore per mano di un partner.
Dopotutto, i conflitti di interesse emergono quasi quotidianamente, così come i comportamenti ambigui. E sono soprattutto questi che possono svelare irritazione, delusione o disinteresse di un partner.
Quando si verifica un conflitto, i partner sono spesso bloccati nei cicli di frustrazione e risentimento. L'aggressione o il ritiro durante la discussione rappresentano schemi di difesa condizionata che quasi inevitabilmente portano a percezioni di giudizio, incomprensioni e rifiuti, che diminuiscono il rispetto e aumentano la disconnessione.
D'altra parte, i messaggi di comprensione generano rispetto o connessione. In queste situazioni può essere utile richiamare l'immagine di Malcolm MacFarlane, psicoterapeuta di coppie, il quale fornisce questa descrizione:
“Uso un'immagine di due magneti con gli stessi poli uno di fronte all'altro per descrivere il senso di contatto, energia e ansia che sperimentiamo quando entriamo nella sfera del conflitto con un'altra persona. Molte persone si liberano da questa sfera di conflitto evitando, arretrando o attaccando... l'ideale è imparare a rimanere nella sfera del conflitto pur essendo autentici e lavorando attraverso il conflitto”.
Le emozioni e il pensiero sono inestricabilmente legati l'uno all'altro e generano insieme la percezione della situazione. Quando si percepisce incomprensione, svalutazione, giudizio o rifiuto, scendono in campo le difese.
Mentre i muri si alzano, si avverte sempre più la difficoltà di sentirsi vicino all'altro, così come la capacità di comprenderlo. Questo rivela quindi una rottura dell'empatia nella coppia e quindi la perdita della reciprocità.
Le coppie che non sperimentano la reciprocità di solito trasmettono sentimenti di tristezza, paura o vergogna attraverso comportamenti autoprotettivi o coercitivi.
Quando tali interazioni si evolvono in schemi, le coppie sperimentano non solo una perdita di fiducia ma anche un aumento della paura nella propria relazione.
Quando si ha paura della propria rabbia o quando l'emozione viene repressa, gli aspetti logici, i dettagli e le credenze che ne derivano occultano gli aspetti emotivi.
Tuttavia, nonostante i conflitti a volte possano sembrare insormontabili, ci sono anche delle buone notizie. Le coppie quasi sempre possiedono già le risorse di cui hanno bisogno per una relazione positiva.
Queste risorse in definitiva implicano crescente sicurezza, empatia e reattività. L'intuizione è spesso necessaria ma mai sufficiente in sé e per sé per determinare il cambiamento.
Per ricondizionare il terreno coniugale, l'intimità può crescere, le espressioni di vulnerabilità e comprensione devono aumentare, e le reazioni riflessive e istintive devono diminuire.
Quando sono fortemente impegnati nel rapporto e fortemente motivati a vedere cambiamenti positivi in esso, i partner sono spesso abbastanza abili nel fare passi avanti verso cambiamenti costruttivi e di guarigione.
La guarigione è una funzione della crescita. La crescita, e quindi la guarigione, avviene quando due persone depongono le loro difese e si connettono in modo sicuro e costruttivo intorno all'emozione irrisolta, facendo attenzione ad onorare l'unico processo emotivo di chi amano senza calpestare e innescare trigger emotivi.
A tal proposito, la psicoterapia di coppia può aiutare i partner a gettare le basi per ristabilire la reciprocità.
Per fare questo è importante che i cambiamenti vengano sperimentati per essere sostenuti, e la terapia offre lo spazio affinché ciò avvenga.
In questi casi i partner apprenderanno come operare uno spostamento tra difendere, criticare o discutere per connettersi a un livello più vulnerabile ed emotivo.
Nelle dinamiche relazionale intrise dalla critica o dal risentimento, l'assenza di comprensione dell'altro produce una distanza. Durante questo tipo di interazione, i partner si sentono incompresi e non supportati ed è proprio questo che produce un annullamento della reciprocità.
Per imparare a riconnettersi le coppie hanno l'opportunità di iniziare a sperimentare una ristrutturazione dei loro modelli di interazione e della loro esperienza di intimità. Quando si sceglie di comunicare in modo sensibile la propria sensazione di sentirsi incompresi, l'esperienza reciproca che ne deriva tende a ripristinare unione emotiva e rispetto reciproco.
Un altro aspetto da considerare è che molte coppie lottano per gestire le intense emozioni reattive che provano durante il conflitto.
È pur vero che una parte di ognuno di noi è governata dagli impulsi, ma se si consta che questi producono una spirale di disconnessione, è preferibile adottare una linea improntata al rispetto e alla comprensione.
Questo è un lavoro che nel corso della psicoterapia, spinge i partner a consolidare nuove posizioni, attitudini e di sperimentare i conflitti in un modo più soddisfacente e orientato alla crescita.
A cura della Dottoressa Giorgia Lauro
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