Appunti di Sessuologia Multietnica
Nel corso degli ultimi anni, chi come me si occupa di sessuologia clinica sia del singolo che della coppia, si sarà sicuramente accorto che le domande d'intervento o di consulenza sono diventate anche multietniche.
Come tutti sapranno,sia per formazione che per cultura psicologica,l'intervento professionale deve essere soprattutto esente da pre-giudizi e basarsi su un rapporto empatico.
Se il cliente-paziente non appartiene alla cultura maggioritaria del nostro Paese,il voler instaurare un buon rapporto empatico implica un approfondimento e un "aggiornamento " delle nostre conoscenze.
Abitando in una città di mare e storicamente multietnica,anche le persone che a me si sono rivolte erano multietniche e di confessioni religiose diverse. Proprio per poter operare ed entrare in empatia con loro,ho dovuto crescere culturalmente in special modo per quanto riguarda una religione che a noi italiani è pressocchè sconosciuta o impermeata di pre-giudizi : l' Islam.
A tale scopo credo di dover rendere partecipi i mie colleghi,sperando di essere loro utile ,su quello che ho imparato sulla morale e condotta sessuale islamica.
Il CORANO non è solo un Testo in cui vi sono esposti i dettami di fede,ma vi sono anche esplicitate tutte le sfaccettature del vivere quotidiano :dalle modalità della preghiera al comportamento sociale,dall'eredità al matrimonio fino alla minuta sulla stipulazione di contratti commerciali.
La professione di fede islamica verte nel credere in Allah,che altro non è che il nome di Dio tradotto in arabo e Maometto è il Profeta a cui Dio ha rivelato la sua Parola.
ed è proprio per fede che i musulmani riconoscono le altre religioni monoteiste,poichè ogni popolo ha ricevuto messaggeri divini e Scritture.
Il Corano ne offre una lunga lista: Adamo,i Fogli di Abramo,la Torah rivelata a Mosè,i Salmi rivelati a Davide e il Vangelo rivelato a Gesù.
Parimetri a Maometto,benchè a queste figure vengano ravvisate virtù e miracoli,sono considerati uomini come gli altri:Profeti solo perchè prescelti da Dio.
Per tale concezione e ammissione dei Profeti,i musulmani rispettano "la Gente del Libro",ebrei e cristiani,poichè sia Mosè che Gesù hanno rivelato la Parola Divina.
Entrando in empatia con tale idea,possiamo giudicare e comprendere in maniera meno pre-giudizievole i cosidetti "MATRIMONI MISTI ".
Al vero però,solo agli uomini musulmani,per regola coranica,è permesso sposare una donna monoteista.Questa disparità viene giustificata per salvaguardare sia la fede che la progenia,poichè i figli seguiranno il credo paterno.
L'Islam ha una sua caratteristica posizione per quanto riguarda il MATRIMONIO e l' ETICA SESSUALE. : il celibato viene scoraggiato ed il Corano esorta allo sposalizio.
Questo invito è utile per scorare pratiche sessuali illecite,giacchè i piaceri coniugali non sono demonizzati: anzi talvolta esaltati e nel Testo non si teme di paragonarli alla beatitudine del Paradiso.
Gli usi relativi alla celebrazione del matrimonio prevedono un "contratto matrimoniale " dove vengono iscritti i consensi dei nubendi e la rimessa del dono nuziale fatto alla sposa.
A questo punto una nota deve essere fatta per la POLIGAMIA : il Corano lo prevede solamente se la moglie lo ha liberamente espresso nel "contratto matrimoniale ",ma anche qui lo stesso Libro pone dei moniti: "....ricordati che il tuo cuore potrà battere solamente per una di loro..."."...anche se lo desiderate non potete agire con equità con le vostre mogli...".
Ritornando al tema principale,bisogna considerare che la sessualità viene esperita esclisivamente nell'ambito matrimoniale,di conseguenza ambedue i sessi arrivano alla celebrazione senza aver avuto alcuna esperienza in tal senso.
Il Corano esorta ed invita gli uomini a coltivare come un giardino le loro mogli,a dar loro piacere e che questo sia vicendevole "..non gettatevi sulle vostre donne come animali,ma costruite un ponte fatto di dolci parole e di baci..".
Il riconoscimento della sessualità femminile si verifica grazie alla figura coranica di EVA : non è colpevolizzata come "tentatrice" di Adamo nell'Eden,ma il Libro la descrive come compagna di Adamo: creata come lui da Dio e non come una sua "derivazione costale".
Questa equità nell'essere stati generati in egual modo da Dio, fa sì che anche all'interno del matrimonio vi sia la parità tra i due contraendi e che la vita quotidiana familiare sia equa nei diritti e nei doveri sia sul piano collaborativo che decisionale.
Questa uguaglianza è tangibile anche nell'istituzione coranica del DIVORZIO : il potere di dissolvere il vincolo matrimoniale è di ambedue i coniugi.
Ovviamente questo accade quando vi sono dei dissensi all'interno della coppia e ogni possibile soluzione di accordo è naufragato.
I tempi del divorzio sono brevi : si tiene conto di un ciclo mestruale femminile,questo per essere certi di non aver generato figli nel periodo della separazione e in questo stesso tempo può avvenire la riconciliazione e se ciò non accade i divorziati possono contrarre un nuovo matrimonio.
Come in tutte le religioni,anche quella islamica correla il matrimonio alla procreazione.
La concezione del soddisfacimento sessuale fine a se stesso e non strettamente legato al concepimento,introduce nella vita coniugale il pensiero e la possibilità di una "PIANIFICAZIONE FAMILIARE".
Per "pianificazione familiare" s'intende la scelta consapevole e responsabile della procreazione,sia nei tempi che l'intervallo tra una gravidanza e l'altra.
Per poterla realizzare il Corano ammette la scelta coniugale dei metodi contaccettivi sia orali che meccanici.
Fra questi,oltre al condom o alla "pillola" è ammesso anche il coitus interruptus.
Una nicchia vi è anche per la possibilità di abortire,ma la motivazione che implica tale scelta deva essere ben circoscritta e limitata.
La limitazione viene data dal fallimento dei metodi adottati dalla coppia,motivi di salute della madre,stupro o condizioni sociali difficili ed i termini temporali sono di 40 giorni dal concepimento.
Ricordiamo anche che nell'ambito della religione islamica,per i maschi è prevista la circoncisione.
E' un uso antichissimo e viene praticato nei primi anni dell'infanzia.Oltre ad avere una valenza religiosa,ha un valore igienico e perciò viene definita "purificazione",poichè evita le infezioni del tratto urinario e decrementa la possibilità di contrarre malettie a trasmissione sessuale.
L'infibukazione,l'escissione e la clitoridectomia non hanno alcun fondamento religioso ed anzi vengono severamente vietate e punite.Le pratiche che sopravvivono a tale divieto sono esclusivamente di natura tribale.
Oltre ad avere conseguenze psicoligiche sulla sessualità,la salute femminile viene gravemente compromessa sia durante la mutilazione stessa che al momento del parto.
Ho cercato in questo mio sintetico elaborato,di estrapolare in maniera quasi asettica solamente la concezione sessuale islamica,ma come si è potuto comprendere questa è inscindibile dal concetto di matrimonio e famiglia.
Penso che l'utilità di tale argomento non sia soltanto di rendere partecipi del mio "aggiornamento " i colleghi che lavorano sui territori dove l'immigrazione islamica è forte ed in espansione,ma anche perchè vengono a decadere dei "falsi miti " su frangenti di vita musulmana che a noi italiani sembrano ingiustificabili: la circoncisione oppure pensare ad una "normalità" dellaa fede islamica la poligamia.
Certamente quanto ho descritto è frutto della mia "curiosità" e del mio desideri di operare in equità di giudizio con gli utenti che a me liberamente si rivolgono,sono anche consapevole che non tutto è stato esposto e che ho estrapolato dalla religione musulmana solo uno degli aspetti che vanno a completare il "modus vivendi " islamico,questo accade perchè la religione,la fede e il comportamento nella società sono per un musulmano inscindibili,poichè,come ho affermato all'inizio,il Corano non è soltanto un Libro di fede,ma anche un "decalogo" di comportamenti da attuare nella vita quotidiana.
Bibliografia
- Il Sacro Corano-U.C.O.I.I. Milano 1994
- La Via del Musulmano-U.C.O.I.I. Milano 1995
- Il Libro del Matrimonio-Al Ghazali Lindau 1995
- Comitato Nazionale di Bioetica-Palazzo Chigi 1998
- La Medicina araba-J.Guardi Xenia Tascabili 1999
Dott.ssa Barbara Orso, Psicologa, Psicoterapeuta - Trieste
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Tags: multiculturalità multietnico