Il comportamento sessuale compulsivo
Sebbene il DSM-5 non abbia riconosciuto il comportamento sessuale compulsivo come disturbo indipendente, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), ha raccomandato di includerlo nella prossima edizione come “disturbo del controllo degli impulsi”.
Nell'epoca attuale, la comunità scientifica internazionale si sta sempre di più focalizzando sul comportamento sessuale compulsivo.
La pornografia, che è solo una parte del comportamento sessuale compulsivo, rappresenta un enorme business tale per cui risulta difficile controllarla ed arginarla.
Alcune stime affermano che le aziende produttrici di materiale pornografico, sia esso online, videoregistrato o presente sulle riviste, producono un fatturato compreso tra i 10 e i 14 miliardi di dollari nelle vendite annuali a livello mondiale, tale da collocarle tra le industrie più produttive del mondo, e forse anche più grandi dell'industria cinematografica di Hollywood.
Da un punto di vista culturale, vi sono molti dibattiti sugli aspetti sociali e personali della pornografia, ma quello che sappiamo è che la maggior parte delle persone che la utilizzano sono in grado di controllare il loro comportamento.
Come per molti dei comportamenti che vengono indagati dalla psicologia, esiste una fetta di persone che non riesce, ad un certo punto, a gestire in modo funzionale quel comportamento.
Nel contesto della pornografia, questi individui potrebbero presentare un problema chiamato “comportamento sessuale compulsivo”.
Quest'ultimo è un termine che vuole designare delle preoccupazioni intense accompagnate da fantasie sessuali, urgenze e comportamenti sessuali che disturbano l'individuo e/o provocano danni psicosociali.
Gli individui con comportamento sessuale compulsivo spesso riconoscono l'eccessività del comportamento,ma non sono in grado di controllarlo.
Essi agiscono impulsivamente, in quanto mancanti di capacità inerenti al controllo degli impulsi, o compulsivamente, in quanto afflitti da pensieri ossessivi e intrusivi che innescano quel determinato comportamento.
Il comportamento sessuale compulsivo può coinvolgere delle fantasie e sollecitazioni in aggiunta o in sostituzione del comportamento, ma deve determinare un livello di sofferenza clinicamente significativa, nonché generare una rottura degli equilibri e del funzionamento quotidiano tale da qualificarsi come disordine.
Nel corso dei secoli, il comportamento sessuale compulsivo è stato designato in diversi modi, come ipersessualità, iperfilia, erotomania, satiriasi, promiscuità, e più recentemente, dipendenza sessuale, comportamento sessuale impulsivo-compulsivo e disordine correlato alla parafilia.
La terminologia ha spesso implicato differenti valori, attitudini e orientamenti teorici; il comportamento sessuale compulsivo può essere generalmente diviso in due categorie: parafilico e non parafilico.
Le parafilie, come ad esempio, il feticismo, l'esibizionismo, il sadismo sessuale e la pedofilia, sono tipicamente comportamenti considerati socialmente inaccettabili.
Possono coinvolgere oggetti non umani, la sofferenza di sé o di un partner, rapporti sessuali con minori o persone non consenzienti.
Il comportamento sessuale compulsivo non parafilico, può invece riguardare comportamenti sessuali con partner multipli, una fissazione costante su una partner che può essere considerata introvabile, masturbazione compulsiva, uso compulsivo di pornografia, atti sessuali e compulsivi in un rapporto consenziente.
A differenza di altri disturbi, il comportamento sessuale compulsivo non parafilico non è attualmente riconosciuto dall'American Psychiatric Association, e anche se è stato proposto per essere inserito nel Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali, 5°edizione, la sua inclusione non è stata approvata.
Infatti, vi fu un notevole dibattito sul disordine, in quanto si contestava la possibilità che potesse rappresentare un problema reale.
Sebbene il DSM-5 non ha riconosciuto il comportamento sessuale compulsivo come disturbo indipendente, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), ha raccomandato di includerlo nella prossima edizione della Classificazione Internazionale delle Malattie, come disturbo del controllo degli impulsi.
L'OMS ritiene inoltre che tale diagnosi debba essere riconosciuta dai sistemi sanitari pubblici che si occupano di salute, in quanto il comportamento sessuale compulsivo è associato a malattie sessualmente trasmissibili, come l'HIV, gravidanze non desiderate, visione di pornografia a casa e sul posto di lavoro e via dicendo.
Così l'OMS ritiene che sia clinicamente utile e significativo prendere in considerazione tale categoria psicopatologia, in quanto i ripetuti fallimenti al resistere agli impulsi, eccitazioni e urgenze sessuali possa provocare dei danni a lungo termine.
(a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)
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