L'esperienza del coming out: una prospettiva evolutiva
All’incirca a partire dai 2 anni, i bambini mostrano una preferenza per il gioco con i coetanei dello stesso genere, se interagiscono con bambini di altro genere lo fanno per osservare il loro gioco. Nella scuola primaria vengono prodotte specifiche pratiche di genere:anche i libri di favole veicolano stereotipi: per esempio le principesse sono solitamente buone e fragili e i principi forti e coraggiosi; per questo i bimbi associano fin dalla piu tenera eta’ al maschile caratteristiche come assertivita’, forza e coraggio e al femminile dipendenza, emotivita’ e cura per gli altri.
A partire dai 3-4 anni i ruoli e i comportamenti vengono determinati dal genere di appartenenza e ogni forma di atipicita’ viene ostacolata;fra i 4 e i 6 anni possono dare un significato negativo ai termini gay e lesbica anche se non ne conoscono con precisione il significato.
Se le bambine possono interessarsi ai giochi da maschi, non è lo stesso per i maschietti , e in virtu’ di questo rifiuto anche le bambine saranno portate ad allontanare i giochi maschili.
A scuola tra i 7 e 10 anni possono comparire comportamenti vessatori verso chi è percepito come diverso, con punte massime verso gli 11 e 12 anni e i ragazzi presi a bersaglio vengono isolati e stigmatizzati.
Molti adulti omosessuali fanno risalire all’eta’ di 4 o 5 anni i primi ricordi della sensazione di essere diversi, i bambini tendono a preferire giochi sociali e appaiono piu ‘ sensibili e lebambine giochi di azione.
Nelle amicizie si scelgono amici del cuore di sesso opposto; mentre gli adolescenti, in funzione delle pressioni esercitate dai pari scelgono amici a seconda delle aspettative di genere piu’ che delle proprie preferenze personali.
Nell’infanzia il sentimento predominante puo’ essere quello di sentirsi diversi, senza comprenderne il motivo. E’ anche vero che ogni storia è a se’ e esistono le omosessualita’:persone che sono diventate consapevoli del proprio orientamento dopo i 30 anni,o fin da piccoli…….ci sono varie realta’.
Alcuni differenziano il concetto di formazione d’identita’ da integrazione d’identita: con il primo concetto si intende la consapevolezza del proprio orientamento sessuale; con il secondo ci si riferisce all’accettazione della propria identita’ omosessuale,alla risoluzione dell’omofobia interiorizzata, alla valorizzazione degli aspetti positivi della propria identita’, al sentirsi a proprio agio con il fatto che altri possano conoscere il proprio orientamento sessuale, all’essere in grado di comunicare senza imbarazzo la propria omosessualita’.
Il coming out puo’ essere un crocevia esistenziale, una fase di sviluppo, che sancisce un prima e un dopo, del proprio sviluppo esistenziale; anche molti genitori ricordano il momento del coming out come una fase importante del loro essere genitori che ha segnato frattura e una rinascita del loro ruolo.
Cass ha proposto un modello a sei stadi per spiegare lo sviluppo dell’identita’ omosessuale:
1) precoming- out (il ragazzo/a percepisce la propria differenza da altri ma non ne capisce i motivi)
2) confronto dell’identita’ (maggiore consapevolezza dei propri sentimenti e delle differenze con ragazzi non gay;inizia il processo di coming out prima con se stesso poi con gli amici)
3) il ragazzo/a inizia a sperimentare con maggiore liberta’ contesti in cui potersi esprimere e poter affermare di essere gay
4) il ragazzo/a con piu sicurezza stabilisce e gestisce relazioni etero e omosessuali
5) il ragazzo/a attribuisce valore e orgoglio alla propria identita’ omosessule
6) la propria omosessualita’ è vissuta in modo sereno.
Tale modello di sviluppo individuale è stato criticato perche troppo rigido mentre le teorie piu recenti pongono maggiore attenzione al contesto sociale, alle possibili influenze dell’ambiente e al ruolo svolto dalla persona nell’interpretare la realta’.
Bibliografia
”lo sviluppo dell’identita’ sessuale e l’identita’ di genere”(Quagliata di Ceglie) Astrolabio 2015
A cura della Dottoressa Maria Pia Cavalieri
Scrivi articoli di psicologia e psicoterapia e ti piacerebbe vederli pubblicati su Psiconline?
per sapere come fare, Clicca qui subito!