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La sessualità nei disturbi dell’umore e disturbi psicotici

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Questo studio ha messo in luce sia la rilevanza della sessualità e delle fantasie sessuali in diverse popolazioni psichiatriche e sia l’importanza d incorporare all’interno del contesto di cura psichiatrica una valutazione e discussione con il paziente della propria vita sessuale.

sessualità e disturbi psichiatriciLa sessualità è un importante aspetto della qualità della vita e le fantasie sessuali rientrano negli aspetti normali della sessualità umana.

Tuttavia, la natura della sessualità e delle fantasie sessuali in pazienti con disturbi mentali è un’area ancora non investigata.

Al fine di effettuare la valutazione della natura e della frequenza delle fantasie sessuali in pazienti psichiatrici, il presente studio si pone l’obiettivo di comparare la frequenza di 4 tipologie di fantasie sessuali all’interno di diversi disturbi psichiatrici tra cui disturbi dell’umore, disturbi psicotici e disturbi di personalità.

Come già sottolineato la sessualità è un importante aspetto della qualità della vita e rispetto alle fantasie sessuali, alcune ricerche hanno sottolineato come vi sia una correlazione positiva tra esperienze di fantasie sessuali e soddisfazione sessuale.

Nel momento in cui mancano le fantasie sessuali in più circostanze questo potrebbe configurarsi come un sintomo psicopatologico diagnosticato, nel DSM-IV, come disturbo del desiderio sessuale ipoattivo.

Tuttavia la natura della sessualità e della soddisfazione sessuale in pazienti con disturbi mentali non è ancora stata indagata.

Quinn e Browne, all’interno della loro review, hanno evidenziato come spesso l’aspetto sessuale non venga minimamente indagato durante le procedure di assessment e valutazione da parte degli operatori di salute mentale.

Tuttavia, è ampiamente accettata l’idea che individui con disturbi mentali presentino disfunzioni sessuali, così come una minore soddisfazione o interesse verso l’attività sessuale.

Le ricerche che si sono interessante alla vita sessuale di soggetti con severi disturbi mentali si sono maggiormente focalizzate sulle disfunzioni correlate agli effetti dei farmaci.

Altri autori, come Ostman e collaboratori hanno invece cercato di valutare quanto questi individui praticano l’attività sessuale e quanto sono soddisfatti di tale attività, indagando rispettivamente tali aree come aspetti caratterizzanti la qualità della vita.

La vita sessuale presenta infatti i punteggi minori tra tutti i domini della qualità della vita, e gli uomini presentano minore soddisfazione in quest’area rispetto alle donne.

Una minore soddisfazione sessuale è inoltre associata a minori punteggi nell’indice totale della qualità della vita.

Basandosi sulle interviste effettuate, Ostman ha concluso che la sessualità e l’intimità erano generalmente esperite come irraggiungibili o come un desiderio di seconda importanza che doveva essere controllato.

Queste difficoltà rispetto alla sessualità influenzano non solo le persone con disturbi mentali ma anche i loro partner.

Osman e Bjorkman, all’interno del loro studio, hanno indagato l’impatto a lungo termine del disturbo mentale sulla sessualità dei partner di pazienti con schizofrenia, riscontrando che sia i pazienti che i loro partner si sentivano trascurati dal servizio psichiatrico rispetto alla sfera sessuale ed espresso insoddisfazione per un modello di trattamento che escludeva i partner.

Gli effetti collaterali dei farmaci producono indubbiamente una perdita del desiderio sessuale che si manifesta sia in pazienti con disturbo dell’umore che in pazienti psicotici.

Tuttavia non è ancora chiaro come gli effetti collaterali differiscano tra i suddetti disturbi; per esempio, pazienti con disturbi psicotici presentano primariamente compromissione della funzione sessuale a causa delle limitazioni nel contesto delle interazioni sociali associate con i sintomi negativi che diminuiscono così l’opportunità di intraprendere un’attività sessuale.

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Nel disturbo bipolare si assiste invece ad esperienze di ipersessualità e sessualità compulsiva durante gli episodi maniacali che automaticamente ledono e distruggono la possibilità di relazioni a lungo termine future o già esistenti.

Soggetti invece affetti da disturbo depressivo esperiscono una diminuzione del desiderio sessuale e dell’attività sessuale come sintomi legati al tono dell’umore.

È importante sottolineare che molti individui con disturbo psicotico o dell’umore presentano anche una comorbidità con i disturbi di personalità, che va a impattare sia le fantasie sessuali che i comportamenti.

Un recente studio ha riscontrato una positiva e significativa relazione tra tratti di personalità narcisistica e le fantasie sessuali attraverso la somministrazione del Wilson Sexual Fantasy Questionnaire (WSFQ).

Altri studi hanno mostrato che pazienti con personalità borderline hanno problemi legati ad un incremento dell’impulsività sessuale, incremento della noia sessuale e insoddisfazione, una maggiore preoccupazione e successivo evitamento del sesso, nonostante la maggiore assertività sessuale.

In aggiunta, questa popolazione è più suscettibile all’instabilità del proprio orientamento sessuale nonché la propria identità di genere.

Le fantasie sessuali potrebbero quindi rivelarsi come un obiettivo particolarmente promettente attraverso cui studiare la sessualità in una popolazione psichiatrica.

Anche se correlate in generale con il desiderio e l’attività sessuale, le fantasie sessuali non dipendono né da un’interazione con un’altra persona né dall’attività fisiologica sottostante, ma possono comunque risultare compromesse in questa popolazione.

Le fantasie sessuali possono quindi offrire una visione dell’esperienza soggettiva del desiderio sessuale e di importanti aspetti interpersonali della sessualità di questi pazienti.

Pertanto, al fine di comprendere l’esperienza sessuale nei disturbi mentali, gli autori hanno cercato di indagare la natura delle fantasie sessuali in popolazioni di pazienti con disturbi psichiatrici, nel tentativo di comprendere come queste differiscano tra i diversi disturbi e quanto possono essere influenzate dalla comorbidità con i disturbi di personalità.

Sono state quindi comparate la frequenza di 4 tipologie di fantasie sessuali (intime, di esplorazione, sadiche e impersonali) rispetto a 4 differenti diagnosi psichiatriche (disturbo depressivo maggiore, disturbo bipolare, disturbo schizoaffettivo e schizofrenia).

Successivamente, l’interazione tra tali disturbi e la comorbidità con i disturbi di personalità è stata esplorata rispetto alla natura delle fantasie sessuali.

Basandosi sui risultati della letteratura precedentemente illustrati, gli autori hanno ipotizzato che la frequenza delle fantasie sessuali differisce tra le diverse diagnosi: nella schizofrenia ci si aspetta una minore frequenza di fantasie sessuali; nel disturbi bipolare un’elevata frequenza; infine nella depressione e nel disturbo schizoaffettivo le fantasie sessuali si collocherebbero tra gli altri due gruppi diagnostici.

Metodi

Il campione è composto da 133 pazienti psichiatrici con diagnosi di disturbi psicotici o dell’umore, con età compresa tra i 18 e i 65 anni. Sono stati esclusi dallo studio soggetti con dipendenza da sostanze e disturbo dissociativo. Lo studio è stato condotto all’interno del Beth Israel Medical Center.

Per la diagnosi dei disturbi in Asse I è stata utilizzata la Structured Clinical Interview for DSM-IV for Axis I Disorder (SCID-I); per le diagnosi di disturbi in Asse II è stata utilizzata la Structured Clinical Interview for DSM-IV for Axis II Disorder (SCID-II), ossia un questionario composto da 119 item con risposta dicotomica si/no. Utilizzando domande specifiche, in riferimento a ogni item del questionario di screening, l’intervistatore ha poi cercato di valutare se il soggetto soddisfa i criteri del disturbo di personalità legato all’item specifico.

Sia nel DSM-IV che nel DSM-5 i 10 disturbi di personalità sono raggruppati all’interno di 3 cluster:

  • Cluster A: noto come cluster “bizzarro”, include i disturbi di personalità paranoide, schizoide, schizotipica.
  • Cluster B: noto come cluster “drammatico”, include i disturbi di personalità istrionica, narcisistica, borderline e antisociale.
  • Cluster C: noto come cluster “ansioso”, include i disturbi di personalità dipendente, evitante, e ossessivo-compulsivo.

Per indagare le fantasie sessuali è stato utilizzato il Wilson Sexual Fantasy Questionnarie, ossia un questionario self-report composto da 40 item in cui viene chiesto ai soggetti di assegnare un punteggio rispetto alla frequenza con cui esperiscono le fantasie sessuali.

Sono presenti 4 sotto-scale (fantasie sessuali esploratorie, intime, impersonali e sadomasochiste), di cui ognuna contenente 10 domande.

Le fantasie esploratorie riguardano attività sessuali non convenzionali come orge o scambismo; le fantasie intime riguardano attività sessuali nel contesto di una relazione interpersonale intima; le fantasie impersonali riguardano invece attività sessuali con sconosciuti o utilizzando oggetti al di fuori di una relazione intima; le fantasie sadomasochiste riguardano esperienze di dolore o umiliazione durante un incontro sessuale.

In diversi studi precedenti le suddette scale erano positivamente correlate sia alla frequenza del desiderio sessuale che dell’orgasmo.

Risultati

Approssimativamente 2/3 del campione era costituito da donne (67,7%; n= 90) e 1/3 da uomini (32,3%; n= 43). Dei 133 soggetti, 19 hanno ricevuto una diagnosi di schizofrenia, 27 una diagnosi di disturbo schizoaffettivo, 47 una diagnosi di disturbo bipolare e 33 una diagnosi di disturbo depressivo maggiore.

Per esplorare la relazione tra i disturbi di personalità e le fantasie sessuali dopo aver indagato la possibile presenza di comorbidità tra i diversi disturbi, gli autori hanno effettuato 4 analisi di regressione lineare multipla dalla regressione dei punteggi per i tre diversi cluster per ogni tipo di fantasia sessuale.

I punteggi del Cluster B erano significativamente e positivamente associati con la frequenza di ogni tipo di fantasia sessuale, solo dopo aver controllato la comorbidità con i Cluster A e C.

Per testare se la presenza di tratti di personalità del Cluster B influenzava la relazione tra i punteggi alle fantasie sessuali e i disturbi dell’umore e psicotici, è stata effettuata l’analisi della varianza (ANOVAs).

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Non è però emersa nessuna interazione significativa.

Questo studio ha indagato la natura delle fantasie sessuali in pazienti psichiatrici. I risultati più importanti verranno ora presentati.

Le fantasie intime erano quelle maggiormente riportate dai soggetti, seguono quelle esplorative, quelle impersonali e infine quelle sadomasochiste.

C’è stato un consistente effetto sessuale: gli uomini riportano punteggi più elevati delle donne su tutte le tipologie di fantasie sessuali.

Le fantasie sessuali dei pazienti non differiscono significativamente tra disturbi psicotici e disturbi dell’umore, ma variano in forma lieve rispetto a tratti di personalità del Cluster A e in maniera più forte rispetto a tratti di personalità del Cluster B.

La presenza di tratti di personalità del Cluster B non influenza però significativamente la relazione tra i disturbi dell’umore e disturbi psicotici con i punteggi delle fantasie sessuali.

Il presente studio ha quindi identificato la frequenza di 4 tipologie di fantasie sessuali in diverse popolazioni di pazienti psichiatrici.

Riassumendo, su tutte le quattro popolazioni psichiatriche e rispettivi tratti di personalità patologica, i partecipanti prediligono fantasie sessuali intime.

Questi risultati indicano che le fantasie sessuali, a prescindere dalla presenza di un disturbo dell’umore o psicotico, si presentano come “prosociali” suggerendo così il desiderio di un coinvolgimento di tipo diadico.

Il presente studio ha anche riscontrato che elevati punteggi alle scale delle fantasie sessuali si associano a tratti di personalità del Cluster B.

Questi risultati sono in linea con i precedente, in quanto spesso soggetti con un disturbo di personalità che rientra nel Cluster B, esperiscono noia e insoddisfazione sessuale, con una maggiore propensione a esplorare le fantasie sessuali.

In aggiunta, questi pazienti sono frequentemente caratterizzati dal bisogno di cercare stimoli nuovi che contribuiscono alla messa in atto di comportamenti appetitivi, inclusa la sessualità.

Contrariamento all’ipotesi iniziale, gli autori non hanno riscontrato differenze nelle fantasie sessuali rispetto ai diversi disturbi psichiatrici.

Questi risultati non sono quindi in linea con le assunzioni secondo cui pazienti con disturbi mentali sperimentano meno soddisfazione sessuale, desiderio, o relazione con i partner.

All’interno dei risultati raggiunti gli autori specificano che il decremento delle fantasie sessuale in soggetti con tratti di personalità del Cluster A sono consistenti e coerenti con la minore interazione sessuale di pazienti affetti da schizofrenia.

Infatti oltre alla schizofrenia, i disturbi di personalità paranoide, schizoide e schizotipica (Cluster A) sono caratterizzati da ritiro sociale e minore interesse alle relazioni interpersonali.

Questi risultati negativi potrebbero riflettere la natura distinta delle fantasie sessuali comparate con altri aspetti della sessualità.

Pertanto gli autori sottolineano che il risultato più forte e promettente riguarda la relazione tra i 4 gruppi diagnostici, le fantasie sessuali e i tratti di personalità del Cluster B.

Le fantasie sessuali sono quindi presenti in individui con diversi disturbi psichiatrici; pertanto, questo studio ha messo in luce sia la rilevanza della sessualità e delle fantasie sessuali nella popolazione psichiatrica e sia, quindi, l’importanza d incorporare all’interno del contesto di cura psichiatrica una valutazione e discussione con il paziente della propria vita sessuale.

 

Articolo tratto dalla rivista “The Journal of Sexual Medicine

 

Bibliografia:

  • American Psychiatric Association. Diagnostic and statistical manual of mental disorders—fifth edition: DSM-5. Washington, DC: American Psychiatric Publishing; 2013
  • Mimoun S. Hypoactive sexual desire disorder, HSDD. Gyncol Obstet Fertil 2011; 39:28.
  • Neeleman AJF. The relevance of sexuality in the treatment of borderline personality disorder. Tijdschr Psychiatr 2007;49:233.
  • Östman M, Bjorkman AC. Schizophrenia and relationships: the effect of mental illness on sexuality. Clin Schizophr Relat Psychoses 2013; 7:20.
  • Östman M. Low satisfaction with sex life among people with severe mental illness living in a community. Psychiatry Res 2014; 216:340.
  • Quinn C, Browne G. Sexuality of people living with a mental illness: a collaborative challenge for mental health nurses. Int J Ment Health Nurs 2009; 18:195.
  • Zemishlany Z, Weizman A. The impact of mental illness on sexual dysfunction. Adv Psychosom Med 2008; 29:89.

 

Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro

 

 


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