Se hai paura dei videogiochi di tuo figlio
Qualche tempo fa, un noto esperto di videogiochi come Carlo Calenda, ha tuonato contro i videogiochi che sarebbero nefasti per la capacità di ragionamento dei bambini. Wow!
Grossa eco mediatica e gli apocalittici sorridono soddisfatti. Ma come stanno realmente le cose? I videogiochi fanno male?
Nel 2015 l'Ordine degli Psicologi della Lombardia promosse un incontro sui videogiochi a cui ho partecipato ed è emerso chiaramente dagli interventi che i videogiochi, come in passato la televisione, non fanno male più di tante altre forme di intrattenimento, come sottolinea anche Luca Mazzucchelli, direttore di Psicologia Contemporanea.
Qualsiasi azione, se compiuta in modo esagerato produce dei danni, ma da qui ad arrivare a parlare di dipendenza dai videogiochi non appare corretto, come viene sottolineato da studi e studiosi.
Poi - è bene ribadirlo - alcuni ragazzi si rifugiano nei videogiochi perché la realtà che hanno intorno non è gratificante o, addirittura, oppressiva. Ciò vale anche per chi accusa i videogiochi di rendere asociali i ragazzi. Inoltre, al pari della televisione per altre generazioni, i videogiochi sono una babysitter straordinaria e in tanti l'hanno sfruttata per tenere occupati i figli.
Altro aspetto che viene imputato ai videogiochi è che indurrebbero a comportamenti violenti.
Anche questa è un'affermazione fuorviante. Già in passato si è detto della violenza in tv, temendo che il mondo si popolasse di emuli da killeraggio, ma non è accaduto nulla di quanto si paventava.
Ricerche in tal senso hanno mostrato che questa facilitazione dei comportamenti violenti avveniva in minima parte e solo in persone/ragazzi che già vivevano contesti violenti.
Appena si approfondisce un po' il mondo dei videogiochi si scopre che, al pari di cinema, teatro e televisione, ci sono vari generi: dagli sportivi agli strategici, da quelli di simulazione ai rompicapo.
Come è possibile constatare, nella classifica dei dieci videogiochi più venduti di sempre solo due sono videogiochi in cui bisogna "sparare". Infine, come qualsiasi giocatore potrà dirvi (giocano anche gli psicologi) nessuno scambierà un videogioco per la realtà.
Ma esistono anche le potenzialità del videogioco che nel corso del tempo sono state studiate e sfruttate. Esistono videogiochi per affrontare la depressione, oppure possono essere usati per il trattamento della dislessia. Ma i videogiochi sono usati anche nella formazione dei chirurghi oppure - il primo e più famoso in assoluto - per l'addestramento dei piloti d'aerei.
Torniamo, quindi, alla domanda iniziale: i videogiochi fanno male? Non più di altri manufatti culturali degli esseri umani. Con la zappa posso curare l'orto e sfamare le persone, come posso darla in testa a qualcuno e fargli proprio male; con un libro si possono diffondere le idee di un Nobel per la Pace così come il famigerato "Mein Kampf".
Dipende e sta alla nostra intelligenza usarli, per evitare danni e per trarre quanto di buono si può ottenere.
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