(S)legàmi. Cinque storie di legami con l'autismo
(S)legàmi: i non legami slegati e confinati da recinzioni.
(S)legàmi: i non legami slegati e confinati da recinzioni.
Essi sono stati fatti progressi significativi nella scoperta di geni associati al disturbo dello specchio autistico che sono anche associati a disabilità intellettive e ritardo nello sviluppo, condizioni che, tra di loro, sono spesso sovrapposte. Questa ricerca è stata presentata al Meeting Annuale dell'American Society of Human Genetics 2018 tenutosi a San Diego in California.
L'ADHD include difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attività.
Questi problemi derivano sostanzialmente dall’incapacità del bambino di regolare il proprio comportamento in funzione del trascorrere del tempo, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste dell’ambiente.
Carissimo psiconline,
saró breve e cercheró di spiegare come mi sento in maniera piú chiara possibile.
Vivo all'estero per studi da circa due anni.
L’IED (Intermittent Explosive Disorder) è attualmente classificato nel DSM-5 sotto la categoria "Disturbi dirompenti del Controllo degli Impulsi e della Condotta".
Si osserva, come stadio normale, nello sviluppo del linguaggio infantile, caratterizzando la produzione linguistica dei bambini che tendono ad apprendere i vocaboli per imitazione.
Quando il fenomeno, invece, si presenta involontariamente è considerato un tic.
I ricercatori della Drexel University hanno guidato un team di docenti del Karolinska Institutet di Stoccolma in Svezia e l'Università di Bristol in Inghilterra per uno studio su un milione di bambini nati dal 1984 fino al 1994.
Dopo diversi anni di quella che riconosco essere una dipedenza affettiva mi sono trovata a leggere del disturbo narcisistico di personalità e riconosco appieno mia madre.
Gli individui con schizofrenia diagnosticata differiscono in modo notevole gli uni dagli altri. I ricercatori hanno dimostrato che pochissime differenze cerebrali simili sono condivise tra i diversi pazienti.
Il termine deriva dalla figura del satiro (divinità minore maschile) della mitologia greca.
È l’equivalente maschile della ninfomania.
Ad oggi entrambi i termini non vengono più utilizzati a livello scientifico: medicina e psicologia preferiscono parlare di ipersessualità maschile o femminile o sex addiction, quando si trovano di fronte a persone che hanno pulsioni sessuali molto spiccate e talvolta incontrollabili.
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