Il prezzo di una analisi
Ne ho davvero sentite tante, troppe, di storie di analisi finite male. Non solo da parte dei pazienti, ma anche raccontate nei consessi seminariali, nei convegni, negli incontri con i colleghi.
Ho sempre rifuggito la vulgata capace di alimentare luoghi comuni, ma anche so che occuparsi di psicoanalisi applicata significa ascoltare quello che proviene dal corpo sociale.
Per questo motivo ho ripreso un vecchio articolo, e dedicherò la parte di questa rubrica a raccogliere e dibattere , con chi lo vorrà fare, di esperienze analitiche finite male, deragliate o sfociate in un danno per il paziente.
Apro dunque uno spazio nel quale descriverò, con le normali cautele e modifiche di dati che la privacy impone, frammenti di vite raccontate che sono passate nel mio studio,
e che hanno incontrato la malapratica analitica. Pagandone le conseguenze.
Io
"Nella sua veste di elemento di confine l'Io vorrebbe farsi mediatore fra il mondo e l'Es, rendendo l'Es docile nei confronti del mondo e facendo, con la propria attività muscolare, il mondo idoneo a soddisfare i desideri dell'Es." Sigmund Freud
Il concetto di Io si riferisce, genericamente parlando, primariamente ad un'esperienza. L'Io è il più immediato contenuto di coscienza, ma ciò non ha impedito che esso venisse eliminato dall'ambito della psicologia sperimentale, soprattutto nell'indirizzo behavioristico.
Lacan Zen
l'altra psicoanalisi
Un Lacan come non si è mai visto, al di là delle ricostruzioni manualistiche o edulcorate, centrato sugli "Altri scritti" e accostato a un panorama estremorientale, attraverso lo Zen e il taoismo, ma non nei toni di una sterile comparazione.
Tratti della teoria e della pratica clinica ne emergono in nuova luce.
Un Lacan sempre meno sistematico, prevedibile e incasellabile.
Lacan, il soggetto
«Perché dovrebbero aver bisogno di questi Scritti che sono, a quanto pare, incomprensibili? Forse hanno bisogno di un posto in cui rendersi conto che si parla di ciò che non capiscono.» (Lacan)
Un centenario freudiano per la teoria della clinica (1913-14; 2013-15)
Vivente Freud, Marie Bonaparte fu la prima analista al di fuori di Ernest Jones, ad intuire i contenuti speculativi con i quali, dopo il 1913, si era aperta una rivoluzione epistemica – definita più tardi, da Jacques Lacan, Campo Freudiano; a parte le due più problematiche, inesplicabili lacune nel pensiero teoretico (Sogni nel folklore, 1911; 1958.