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  1. Ieri
  2. Ultima settimana
  3. Mi dispiace tantissimo, realmente tantissimo. Non so che dire. Hai notato se nei messaggi privati ti ha scritto qualche professionista? Lo puoi vedere dall'icona a forma di posta che sta in alto.
  4. Germano

    Flirtare con altre

    A distanza di un anno, sarei molto curioso di sapere come è andata a finire...
  5. Peccato che nessuno abbia risposto... Anche a me succede, ma solo di recente. Ho 51 anni e negli ultimi anni la sensibilità è calata progressivamente. Sentendo gli amici (tramite frasi che son più battute che discorsi seri) ho capito che succede un po' a tutti e fa parte dell'invecchiamento. Però tu sei, nel 2018 (quando hai scritto), avevi solo 30 anni... e io a quell'età non avevo alcun problema.
  6. Lui mi da la colpa che io ho sempre saputo che lui un giorno sarebbe rientrato giù e che prima di sposarci, gli avevo promesso che lo avrei seguito. Solamente che poi, da quando lui è giù, iho preso consapevolezza dei nostri problemi di coppia e di tutto il bagaglio che mi aspettava giù una volta scesa. Ovviamente la domanda che tu fai, è la stessa che mi attanaglia nel procedere in un verso o nell'altro...
  7. Una coppia è sposata, un bel giorno lui prende sù e se ne va al paesello abbandonando moglie e figli...! Mi sono appena iscritto e mi secca esordire in questo modo, ma secondo me stai cercando di "tenere in piedi un cadavere". Ma voglio chiedere anche per mio serio interesse personale: qual è secondo voi il confine tra il perseverare e l'incaponirsi per una causa palesemente persa?
  8. Io ho perso i miei genitori, mia madre 8 anni fa e mio padre sei mesi fa...quindi ti lascio immaginare in che situazioni io mi sia ritrovata, con un marito lontano e completamente "sola" ad affrontare tutto. Adesso per fortuna, ho trovato un equilibrio, ma non è stato facile... ed in tutto questo , da parte sua neanche un minimo di riconoscenza, anzi, quello che si sacrifica è lui, che sta lontano dalla famiglia e dai figli e che viaggia per venire a Roma! Detto questo, dico tutto...
  9. Io non venderei mai la casa di Roma, perchè è la "mia" casa, la mia certezza, nel posto dove vivo e dove sono nata e dove ho costruito tutta la mia vita, insieme a quella dei miei figli. Trasferirmi in Calabria non è umanamente possibile, in primis, con un marito profondamente egoista e maschilista, frutto di un retaggio culturale che non si può cambiare, Mi ha imposto di vivere nel palazzo di famiglia, in un appartamento da ristrutturare sopra a quello dei genitori. Nello stesso palazzo dove vive la nonna e anche la zia. Io ho provato tante volte a proporgli un'alternativa, nel comprare una casa altrove, in un altro paese vicino, ma lui non ne vuole sapere. Dice che il mio è solo un capriccio e magari gli farei comprare una casa per poi comunque non trovarmi bene giù, perchè per lui , il problema non sarebbero i suoi genitori tra noi. Pertanto ,prendere il pacchetto è questo, prendere o lasciare. Capisci bene, che per me è una soluzione "folle". Però al tempo stesso tengo alla famiglia ed è difficile prendere altre scelte...
  10. scettica

    Cena di natale o no?

    Hai ragione, capita! E come va con i tuoi studi sulle religioni? Ormai sono passati altri tre mesi. Novità?
  11. Che bello trovare ancora qualcuno che dia valore alla famiglia. In effetti nella vita si lotta per mantenere le cose che si hanno e quindi lottare per mantenere amicizie, legami familiari e il matrimonio, sono cose importanti, non sciocchezze! Bravissima! Non so se qualche professionista ti risponderà con messaggi privati, ma io ti posso dire che secondo me il vostro è un problema di comunicazione, quindi non riuscite a comprendervi. Certo, lui non ha fatto una cosa bella a lasciarvi con il figlio così piccolo. Ma se vendi la casa a Roma, non puoi comprare una casa per conto vostro lì in Calabria? Dovresti per forza vivere con i suoceri? E i tuoi genitori che ne pensano?
  12. Buongiorno, sono 4 anni che mio marito, originario della Calabria, è tornato a vivere nel suo paese per proseguire l'attività dei suoi genitori. Io sono nata e cresciuta a Roma, lavoro qui ed ho una casa nella mia città. Ci siamo sposati a Roma ed è qui che abbiamo creato la nostra famiglia. Il problema è che con la distanza, ho preso consapevolezza dei miei problemi con mio marito (che presumo sia affetto anche da un disturbo della personalista di tipo narcisistico) a cui si aggiungono i malumori della sua decisione di lasciarci soli qui a Roma. Lui ha sempre desiderato tornare a vivere nel suo paesello ed io l'ho assecondato dicendogli che lo avrei seguito. Ma non immaginavo di certo che lui avrebbe preso questa sua decisione cosi in fretta e per giunta lasciandoci così da soli (all'epoca mio figlio più piccolo aveva a malapena un anno e mezzo). Lui tuttora, sta giù e non ha la minima intenzione di rientrare, anzi, aspetta che siamo noi a trasferirci giù, sperando che di trovarmi lavoro lì, cosa alquanto difficile, visto il lavoro che faccio ... (dipendente di banca). Per giunta, non tollero il fatto che lui sia totalmente invischiato con i suoi genitori (è tornato a vivere in casa con loro) giorno e notte, ed anche se mi assicura che non saranno mai motivo di attrito tra noi una volta giù, io non faccio che litigare con lui per loro, perchè ogni volta, lui prende le loro difese..quindi non oso immaginare che vita d'inferno potrei fare, solo lontanamente immaginando un futuro giù! Pertanto ormai sono mesi e mesi, che il nostro matrimonio è in crisi, perchè io sono piena di "rabbia" nei suoi confronti e lui si chiude nel suo silenzio, ignorando i miei stati d'animo. Mi sembra quasi che ormai si stia tirando avanti qualcosa di già rotto. Io, però attribuisco un valore molto grande all "famiglia", quindi non riesco a fare quel passo che mi permetta di chiudere questa storia e molte volte penso che sbaglio solo a pensare di mettere fine al mio matrimoni. Secondo voi, cosa dovrei fare?
  13. Certamente il pregiudizio è orribile e contagia persone che sono convinte di essere totalmente informate e di mente aperta, invece nei fatti sono completamente disinformate, ma completamente, e di mente chiusissima. La tipica persona che ha forti pregiudizi è quella persona che dice che non ha pregiudizi ma ha valutato e si è informata e per questo timbra una fede in un certo modo. Ecco, quella persona quasi sicuramente ha in testa solo preconcetti errati. Pensando ai Testimoni di Geova, basterebbe solo riflettere sul fatto che esistono milioni di famiglie che sono di quella religione da anche tre generazioni, che in Europa e Stati Uniti (per fare un esempi) hanno autorità dello stato di poter celebrare matrimoni, funerali e quant'altro. Che quindi vivono serenamente da generazioni e che i presunti ex che spopolano in rete raccontano assurdità che chiunque anche solo conosce un testimone di Geova sa bene che sono cose ridicole e inventate.
  14. Ciao cara ventenne!! Ci fa piacere che hai scritto su questo forum! Allora, di solito i professionisti ti scriveranno con messaggi privati, raramente ti scriveranno con questa chat di post pubblici. Comunque io che sono mamma ti posso dire che molti figli si sentono come te ma spesso la 'colpa', se così si può definire, è da entrambe le parti. I genitori commettono errori perchè non possono essere perfetti e i figli ne commettono molti di più perchè non sono perfetti e non hanno neanche esperienza. l'insieme di questi errori porta a far crollare la comunicazione che dovrebbe unirli.
  15. @Cortisolo puoi scrivere senza problemi, fa molto piacere una parola di aiuto! Ma controlla le date, se un post ha anche solo 3 settimane, allora ti garantisco che nel 99,9% delle volte non leggeranno più nessun commento. Quindi controlla le date prima di intervenire, così avrai la soddisfazione di dare un appoggio concreto!
  16. In precedenza
  17. Salve a tutti, sono una ragazza di 20 anni e scrivo per la primissima volta su questo forum per presentare la mia problematica con i miei genitori. Nella mia vita, a malincuore, nonostante tutti i disperati tentativi, non ho mai avuto un rapporto molto stretto con mia madre e purtroppo fino ai miei 7 anni (anno in cui ha conosciuto il mio patrigno) non ho avuto una figura paterna al mio fianco. Mi sono sempre trovata molto in difficoltà a esprimerle i miei problemi, i quali ho imparato a celare durante la mia adolescenza, sfociando anche in disturbi alimentari (che fortunatamente ho superato da sola). Lei non è mai stata particolarmente disposta all'ascolto, ancor meno negli ultimi anni. Recentemente ho riscontrato dei problemi di salute, per i quali mi servirebbe una visita ginecologica: premetto di essere fidanzata da più di 3 anni e mi sembra più che normale che io non sia vergine da tempo, ma lei crede il contrario (e se lo augura...), per questo motivo presenta questa reticenza nel volermi accompagnare a fare una visita ginecologica (io purtroppo non sono economicamente dipendente ancora e non possiedo una macchina per spostarmi autonomamente) perchè non lo ritiene particolarmente necessario, sminuendo continuamente questi miei problemi. Il suo compagno purtroppo non s'impone a sua volta, poiché ritiene di non avere voce in capitolo. Non ho mai aperto una discussione a riguardo perché sono persone molto chiuse mentalmente e di certi temi a casa non si può assolutamente discutere. Ma la mia preoccupazione più grande va alla mia sorellina minore: spero tanto di starle vicina quanto più tempo possibile così da poter essere una confidente per lei, soprattutto quando avrà simili problemi. A questo punto l'unica soluzione sarebbe andare via da casa, ma riconosco che non avrei la possibilità né di pagare i miei studi, né l'affitto... non so davvero cosa fare...
  18. Ok. Non scrivo più. Pensavo fossero recenti. Grazie
  19. Sono nuovo. Nessuna passione nel dare consigli. Mi sembrava in difficoltà e ho interagito.
  20. Vero! A volte capita che il forum si blocca e cancella tutto il contenuto di uno o più mesi. Comunque non avevo mai letto questa esperienza e sicuramente ha continuato a avere contatti con dei professionisti tramite messaggi privati, spero che abbia risolto. Il suo post iniziale definisce in modo chiaro e preciso il pregiudizio che sta in tutti noi. Sappiamo benissimo che in rete si trova un mare di propaganda e disinformazione creata ad arte, ma quando quella disinformazione ci piace, allora evitiamo di informarci davvero e ci beviamo tutto. Ormai è passato del tempo da quando ho potuto conoscere personalmente i testimoni di Geova e devo proprio ammettere che sono delle persone uniche, con un vero amore reciproco e disinteressato. E non è vero nulla del "love bombing" e tutte le altre stupidaggini. Io li ammiro e quando posso frequento alcuni amici che sono di quella fede ma non mi hanno mai spinto a fare nulla. in rete dicono che ti persuadono con un falso bombardamento di affetto e attenzioni e poi non ne puoi più uscire. Falso. E' verissimo il contrario: hanno amore per tutti indipendentemente dalla fede ma è difficilissimo diventare testimoni di Geova perché hanno delle norme morali molto alte che pochi hanno voglia di seguire. Invece è facilissimo uscirne, basta scrivere una lettera anche senza neanche parlarci in cui si decide di lasciarli. punto. nulla di più semplice. nel tempo ho conosciuto alcuni ex di quella religione e mi hanno confermato che le storie in rete sono tutte fantasie.
  21. @Cortisoloerano messaggi del 2021...... non leggeranno mai i tuoi commenti, mi dispiace. E in molti casi qui i professionisti rispondono con messaggi privati, quindi è facile che abbiano già dato risposta con messaggi privati e abbiano già risolto le questioni sopra indicate ben 3 anni fa. Il tuo sforzo è molto apprezzabile!
  22. Grazie di avermi risposto. Ho visto dei messaggi amichevoli in cui si davano appuntamento. Si conoscono da tanto tempo e quindi non è la frequentazione che mi ha turbato, ma il modo. Abbiamo tanti problemi ma io non mi sono mai presa gioco di lui, in questo modo meschino, e per svariati mesi. Mi ha anche detto cose francamente preoccupanti tipo "l'amicizia è più importante dell'amore." Ma io ho la sensazione che lui sia già oltre l'amicizia. Mi sto chiedendo se si è messo con me nell'attesa di trovare di meglio, se la nostra storia è stata un'illusione, se vuole che sia io a lasciarlo in modo da non risultare il "cattivo" agli occhi della bambina. Ho tanti dubbi e lui non sembra interessato a risolverli. Gli chiederò di essere sincero su ciò che prova o che non prova per me. Dalla risposta valuterò il da farsi per la serenità mia e soprattutto della bambina.
  23. @Vale4475 quello che racconti è davvero triste e spiacevole. Hai delle prove forti di quel che esponi? Se le cose stanno coì, allora è davvero gravissimo e devi riuscire a fermare questi incontri il prima possibile, cercando però prima di tutto di ripristinare la pace e l'armonia tra di voi. State passando un periodo di allontanamento? Questa "conoscente" di tuo marito, è una che ci prova? Non buttare tutto all'aria, parlagli, con fermezza da trasmettere che la cosa non è tollerabile. Prevenendo eventuali giustificazioni, quindi dicendogli in anticipo che anche se fossero solo incontri privi di romanticismo, sono cose che ti feriscono profondamente e che distruggono la vostra relazione. Poi puoi trasmettergli la tua disponibilità a chiarire e fare passi per eliminare il problema, ed eventualmente i problemi che stanno portando a questo allontanamento tra voi e a quelle bugie. Non aggredire lui, aggredisci il problema, nel senso che puoi confermare che lo ami, ma con grande forza e vigore dovresti "gridare" che azioni del genere (le azioni, non lui o le intenzioni) ti feriscono in modo gravissimo e non sono tollerabili. Questo me lo ha insegnato un professionista di questo forum e ho visto che funziona!
  24. Non so mi sembrano comunque mondi separati. Analizzerei anche questo aspetto. Una ferrea organizzazione del proprio fabbisogno alimentare lascia intravedere anche una presa di distanza dal resto del nucleo, una sorta di scissione volontaria. E dietro, neanche tanto inconscia, una dissociazione. Il cibo è sempre il sintomo, ma i problemi, quelli veri, sono più profondi. Prova a ragionarci. Tanti auguri.
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