Buonasera, spero di aver scelto la sezione giusta e di non aver combinato pasticci, il titolo è un po' sciocco ma non sapevo cosa altro scrivere Ho 20 anni e frequento l'università. Vorrei prendermi la libertà di non parlare dei miei problemi, ma di quelli di una mia amica che, in un certo senso, si ripercuotono anche su di me.
Io sono una ragazza molto chiusa e spesso mi è difficile relazionarmi agli altri, nonostante questo sono riuscita a costruire un paio di amicizie con i miei colleghi. Una di queste amicizie l'ho costruita con una ragazza che a prima vista appare molto socievole e divertente, ma col tempo l'ho conosciuta meglio e ho notato che aveva degli atteggiamenti "particolari". Lei ama stare al centro dell'attenzione, ama parlare di se stessa (anche a perfetti estranei), ama l'idea di avere un fidanzato (ne ha avuti parecchi, tutti finiti male, per questo credo che non abbia mai amato davvero nessuno) e ha un'idea distorta di se stessa. Lei crede di poter essere una di quelle ragazze brillanti e simpatiche che attirano l'attenzione della comitiva: in realtà è goffa, poco intelligente e infantile.
Qualche tempo fa si era "innamorata" di un mio collega e mi ha letteralmente tartassata di chiacchiere e chiacchiere su questo ragazzo. Io le dicevo che era inutile che ne parlasse con me e che piuttosto doveva avvicinarsi ai suoi amici. Lei mi ha presa alla lettera e l'ossessione si è allargata anche agli amici del ragazzo. Chi ne faceva le spese ero io, perché ero io a sorbirmi parole, parole e parole su questi ragazzi.
Non è assolutamente riuscita a legare con loro. Per un po' di tempo l'hanno accettata con loro, perché, come dicevo prima, all'inizio è divertente e al massimo la si prende per una stupidotta. La prendevano in giro, in pratica. Io cercavo di aprirle gli occhi, parlandole anche in maniera piuttosto diretta, ma lei non voleva vedere. A quel punto penso di aver davvero capito che lei non era solo un po' "originale", ma che aveva un qualche disturbo. Cercando su internet, il disturbo più simile ai suoi "sintomi" è l'istrionismo, ma a volte ho la sensazione che ci sia anche un qualche ritardo. Non sa usare bene le posate, non va mai in bagno (e in facoltà ci stiamo dalla mattina al pomeriggio), è totalmente disorganizzata.
All'epoca dell'innamoramento, ogni tanto mi parlava del fatto che non aveva amici (pur essendoci io che non ho mai rifiutato la sua compagnia) e proprio qualche giorno fa mi diceva di come i nostri colleghi non le rivolgessero la parola. Quando mi dice queste cose io non so cosa rispondere.
La cosa più brutta è che ormai tutti la prendono in giro. Tutti la escludono e cercano di evitarla. E' diventata il terrore dei miei colleghi che, per paura che gli si attacchi addosso (ha la tendenza ad essere appiccicosa), la tengono bene a distanza. Io ormai sono l'unica che non la evita come la peste, ma mi sento a disagio quando io sono con i colleghi e arriva lei. Scende il gelo tra loro e io vorrei che lei non fosse lì in quel momento. E' un pensiero orribile, lo so, ma ho paura che loro inizino ad evitare anche me a causa sua.
Come ho scritto all'inizio, ho molta difficoltà a socializzare e il fatto che abbia costruito dei rapporti o anche il solo scambiarsi quattro chiacchiere per me è una vittoria enorme e non voglio assolutamente che questo sia rovinato da questa ragazza. Dall'altro lato però lei mi fa pena e non mi piace l'atteggiamento dei nostri colleghi che così facendo non fanno altro che peggiorare la sua situazione.
Non penso ci sia una soluzione a questa storia, sono consapevole che continuerà così fino alla laurea, ma spero che qualcuno possa offrirmi uno spunto per poter prendere più serenamente questa situazione. Grazie a chiunque leggerà :)