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Magda M.

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messaggi di Magda M.

  1. cara Berpa,

    in ciò che scrivi traspare non poca insicurezza. Hai poca stima di te stessa e sei molto insicura. Capisco bene cosa si prova ad affrontare situazioni 'nuove' che fanno paura e che destano preoccupazione. Nonostante ciò, noto che un pizzico di consapevolezza riguardo alle tue capacità e risorse, esiste: Scrivi che sei riuscita a farti prendere grazie al tuo valido curriculum! Hai bisogno di incrementare la fiducia in te stessa. Un sostegno potrebbe essere quello di consultare un bravo professionista. Altrimenti potresti lavorare su te stessa a partire dall'occasione buona di lavoro che ti si è proposta: mettiti in gioco.

     

  2. Ciao Berpa.

    Da quanto hai Scritto non mi pare ci siamo motivi per i quali tu debba sentirti una fallita, né che gli altri ti debbano reputare tale. Piuttosto dovresti essere fiera di te; hai un lavoro, e non è da poco di questi tempi, e per di più é un lavoro che rispecchia i tuoi studi come hai scritto. Se c'è altro che non hai palesemente voluto descrivere, non lo so...ma da quanto emerge, la tua preoccupazione non ha motivo di esistere. Mi concentrerei di più sulla fortuna di aver trovato un posto di lavoro e di compiacertene.

     

  3. Da soli,come dici,é difficilissimo! Anche perché costa molto di più in termini emotivi. Con un valido sostegno, invece, si é supportati e questo può essere di grande aiuto. I momenti di crisi possono essere fronteggiati meglio con le migliori strategie. Ti auguro di stare meglio!

  4. ciao. Anche io ho letto la tua storia...triste, a tratti squallida, e molto molto brutta. Nessun essere umano meriterebbe di vivere vicende familiari così... Dispiace leggere queste righe..perché dietro tante e tante parole c'è una persona che ha sofferto e che tuttora é vittima del suo passato. Lavorare sulla tua autostima é il primo passo per scacciare i mostri del passato che ogni tanto vengono a farti visita. Concentrarti sul presente e sulla tua famiglia é un altro modo per riscattare te stessa. E anche un aiuto psicologico potrebbe essere una valida scelta.

  5. purtroppo le persone con un disturbo borderline sono instabili e quindi faticano a mantenere con continuità le sedute con uno psicoterapeuta. Ahimè da soli non è possibile raggiungere un equilibrio. É necessaria una figura professionale. Magari ci ritornerà dallo psicoterapeuta..come ha fatto con te. E poi lascerà di nuovo... Purtroppo é cosi. L'importante per te é che hai preso consapevolezza della situazione per gestirla nel modo migliore.

  6. caro bulldog,

    anche io denoto maturità precoce e sensibilità nella tua persona. Le cose le vedi con occhi distaccati e oggettivi sebbene tu ne sia coinvolto emotivamente. Purtroppo non sei stato fortunato ed é comprensibile il tuo desiderio di avere una famiglia diversa. É legittimo. Ognuno di noi si merita di vivere in un ambiente familiare sano, ma ahimè non sempre é così come nel tuo caso. Sicuramente ricordati che tu la tua vita la devi ancora costruire...puoi dargli qualsiasi forma tu voglia. Una famiglia disfunzionale non deve e nn può precludere la possibilità di pensare al proprio benessere e ad una vita sana. Investi su te stesso e sulla tua vita. Hai già dato tanto fin da piccolo, sei sempre stato vittima e salvatore sostanzialmente. É ora che tu esca da questo ruolo e che provi ad accettare le cose come sono seppur con sofferenza. I tuoi genitori sono pur sempre i tuoi genitori e ovviamente quando avranno bisogno di te tu non potrai non esserci. Ma ricordati di costruire la tua vita. Non perderti.

  7. caro Mercury

    é così triste la tua storia.. Sei ancora cosi giovane...e dovresti essere nel pieno delle tue capacità e dell'entusiasmo di vivere! Purtroppo nin hai una famiglia alle spalle che possa aiutarti, ma hai tante altre opportunità fuori che possano esserti d'aiuto. Rivolgiti a uno psicologo competente del tuo territorio per affrontare i problemi di  cui lamenti.

     

  8. caro N,

    capisco tu abbia problemi a fidarti dell'altro e sicuramente avrai tanto altro da raccontare che spiegherebbe il tuo malessere . Purtroppo il forum non consente di approfondire il trascorso doloroso di una persona. Tu chiedi cosa c'è che non va in te... Io credo che dovresti chiederti invece cosa c'è di buono in te e cosa tu possa fare per rendere le cose migliori. Ma a queste domande potrai rispondere solo se vieni aiutato e sostenuto. Lo psicologo ha gli strumenti per farlo. Ti consiglio caldamente di rivolgerti al più presto.

  9. caro N,

    sono una futura psicologa quasi vicino all'iscrizione all'albo e quello che ti scrivo é frutto della mia figura professionale e personale. Io intendevo proprio dire che la vita é un dono di un altro nel senso che é proprio un dono dei nostri genitori. Non l'ho posta sul piano spirituale proprio per evidenziare il fatto che siamo frutto di due persone e abbiamo bisogno dell'altro. Sbagli a credere che non c'è più nulla da fare! Vai oltre questi pensieri e questa realtà che al momento vivi. Questa tua condizione attuale ti tiene prigioniero e non ti da modo di vedere oltre! Hai bisogno di maturare molte cose riguardo la vita e riguardo te stesso! Evidentemente da solo, al momento,non ne sei in grado. Proprio per questo hai bisogno di in aiuto giusto! Ti rimembro il mio invito a consultare uno psicologo. E non esito a ricordarti che la vita é una e gettarla cosi tra le spine senza prendertene cura é il peccato più grande.

  10. caro N,

    quello che scrivi fa accapponare la pelle. 'la mia vita uscita dal tunnel é quella e si avvicina'. Non può un ragazzo di 19 anni come te scrivere e pensare certe cose! É inammissibile. Hai una vita davanti. Sei ancora cosi giovane! Non buttare gli anni più belli della tua vita così! Sopratutto non credere di potercela fare sempre e solo sulle tue forze! Mi permetto di correggerti. L'uomo é un animale sociale, ha bisogno dell'altro. Hai mai pensato che la nostra vita é un dono di qualcun altro?Siamo troppo sociali per isolarci e non volere contare su nessuno! É vero, non sempre le persone che amiamo o che crediamo ci possano proteggere, possano rappresentare un aiuto. Ma come ti dicevo esistono anche figure professionali che si decidano agli altri. Non avere timore di fare un passo del genere. Dimostreresti più coraggio a te stesso se lo facessi! Lasciarli andare é solo vigliaccheria..non é mai una soluzione. L'uomo deve sopravvivere in questo mondo non farsi abbattere dal mondo! Un consiglio di tutto cuore: Prendi la cosa sul serio e fatti aiutare. Rivolgiti alle figure giuste ne trarrai solo giovamento.

  11. caro N,

    quello che leggo é terribilmente un mal di vivere. A questa età può essere normale..ma non deve superare la soglia fino a dichiarare di volerla fare finita. Ascolta coloro i quali ti dicono di rivolgerti allo psicologo.O meglio, ti consiglierei di parlarne con i tuoi genitori e di valutare la possibilità di rivolgerti e accogliere l'aiuto di un professionista. Cosi su due righe,con poche informazioni,nonostante tu abbia espresso tutto il tuo malessere, é difficile inquadrare la situazione ed esserti di aiuto. Ma credimi..l'unico aiuto di cui hai bisogno é una figura competente. Andare dallo psicologo non significa che sei matto, se é questo che potrebbe farti paura. É una figura professionale che ha gli strumenti per sostenerti in questa fase delicata della tua vita. 'sostenerti', ricorda! Mi auguro tu possa valutare bene questa scelta per ritrovare un po di serenità nella tua vita e gioia di vivere.

    Ciao in bocca al lupo

  12. buongiorno a tutti.

    É una storia che tocca molto per via delle caratteristiche destabilizzanti del disturbo borderline di personalità. Di certo si legge tra le righe quanto tu tenga a questa persona e quanto hai dato per mantenere il rapporto stabile. Ahimè, concordo con Guest Torr sul fatto che nonostante si senta il bisogno di aiutare queste persone che si amano, non é del tuo aiuto che ha bisogno ma di uno specialista. Sarebbe opportuno un approccio integrato di psicoterapia e terapia farmacologica. Forse l'unico aiuto che tu possa offrire é quello di convincere lei a intraprendere un percorso oppure parlare con i familiari e affidare a loro questo compito. Il disturbo in questione é deleterio per la persona stessa ma per tutte le persone che le stanno vicino. É bene non lasciarlo a se stesso ma dargli una guida ,e l'unica cosa é l'aiuto psicoterapeutico e farmacologico.

    ciao.

  13. Caro Francesco,

    sicuramente il problema di cui lamenti non é cosi facile da inquadrare. Sarebbero necessari ulteriori approfondimenti. Io ti consiglio di rivolgerti a uno psicologo per un sostegno. La lettura dei sintomi su internet non fa chr peggiorare la considerazione e il peso che tu dai a questa tua attuale condizione. Rischi di leggere i tuoi disagi in modo distorto. Concordo con gli altri utenti circa l'incompetenza di alcuni professionisti,ma questo non deve depennare tante altre figure che invece valgono e ci mettono passione nel proprio lavoro. Quindi non temere questo. Io ti consiglio vivamente di farti sostenere cosi da essere più consapevole di ció che vivi e come fronteggiarlo con le tue risorse

  14. immaginavo anche questo. Comprendo il tuo timore ma considera che é un farmaco prescritto da un medico, sa quello che fa! Comunque consultati con lui oppure chiedi aiuto a uno psicologo per le tue problematiche.

    ti auguro di stare meglio.

  15. Guarda l'assuefazione da un farmaco avviene per lunghi periodi di assunzione. Non é il tuo caso. Ti pongo una domanda: Hai sospeso perché hai avvertito effetti collaterali? O per paura? Comunque la sospensione cosi repentina non va bene con nessun farmaco. Parlane con il tuo neurologo al limite. Non prendere mai decisioni senza la consultazione medica.

  16. Immaginavo risentissi di forte stress. Purtroppo lo stress fa brutte cose con il corpo e la mente. Quindi hai sempre sofferto di manifestazioni somatiche di origine psicologica.. Bé assodato questo, che non si tratta di sintomi organici e fisici, ti consiglio di seguire questa breve cura prescritta dal neurologo. Vedi come vanno le cose altrimenti semplicemente ti rivolgi a figure competenti, e vedrai che le cose miglioreranno con il tempo. Stai tranquilla e soprattutto prova a gestire meglio lo stress di cui lamenti. Se hai difficoltà rivolgiti sempre a figure qualificate.

  17. ciao Gemma,

    ho letto il tuo post. Bé purtroppo l'ansia é una brutta compagna. Spesso e volentieri non la si riconosce neppure e lei insiste a manifestarsi. Sei in un periodo di forte stress? Comunque placo con due parole i tuoi timori. Capita nella vita di sentirsi particolarmente ansiosi e l'aiuto di qualche goccia di ansiolitici può essere di aiuto,ovviamente prescritti con criterio da un medico competente. Non devi assolutamente preoccuparti di una possibile assuefazione. Ti ha prescritto 10 giorni?e 10 giorni assumi il farmaco. Finirà li. Starai meglio. Però aiutati anche tu cercando di stare il più serena possibile.

     

  18. ciao,

    condivido la risposta di Gazza. Purtroppo é un disturbo che arreca non pochi problemi alla persona chr ne soffre e alle persone chr gli stanno attorno. Sei ancora troppo giovane per affrontare problematiche del genere. Non hai gli strumenti. La tua età é un età delicata e non hai bisogno di esperienze relazioni di questo tipo. Mi dispiace perché é difficile digerire la realtà,considerato che sei innamorata e ci tieni a questo ragazzo. Ma rifletti sui suggerimenti letti dagli altri utenti.

  19. Il 18/4/2017 at 14:43, Nefy dice:

    Sento di vivere in un circolo vizioso dal quale non riesco o non ho la forza di uscire.  Lo so che con un po di buona volontà, impegno e amore riuscirei a venirne fuori ma il mio entusiasmo svanisce i  un lasso di tempo che fa dai 7 giorni massimo fino a pochi minuti.  Mi sveglio carica e mi perdo prima di preparare il pranzo. Come se l'ansia di arrivare all'orario del pasto e preparare qualcosa di genuino prenda il sopravvento ed ecco che apro frigo e dispensa e muschio dolce e salato che mi faccio schifo. E continuo a farlo quasi come se volessi punirmi per il fallimento quotidiano.  Non sono mai stata sotto i 70 kg negli ultimi 20 anni. Ora ne ho 34 e solo nell'ultimo anno ho preso 10 kg arrivando a pesarne 100.  Inutile dire che apro l'armadio e non trovo nulla di comodo da mettere.  Ho quelle 3 4 cose che indosso a rotazione e mi rifiuto di comprarne altre perché mi riprometto di dimagrire.  Sono Infelice perché il peso mi crea molti limiti soprattutto mentali. Anche in compagnia.  Nelle feste Non ballo  perché mi vedo goffa e ridicola , al mare non ne parliamo. Ci vado poco e in zone isolate e mi muovo il meno possibile per evitare il brutto spettacolo alle persone. Tutto questo è non solo ovviamente mi provoca tristezza e mi fa chiudere in me stessa , lasciando un vuoto emozionale che in qualche modo devo riempire. Ho un compagno fantastico ma lo so che per quanto possa amarmi sarebbe molto più contento se perdessi almeno quei 20 kg che ho preso da quando ci siamo conosciuti 8 anni fa.  So tutto quello che dovrei fare ma non ho la forza,  il coraggio di fare.  Alzare il culo e amarmi mi sa troppa fatica. Come posso fare per uscire da questa apatia?

     

     

     

     

     

     

     

    Cara Nefy, 

    ho letto con molta empatia e coinvolgimento il tuo vissuto. Credo che di consapevolezza non manchi rispetto alla tua situazione. E' già un buon inizio. Ti sei mai chiesta qual'è il vuoto emotivo di cui soffri e che colmi con il cibo?Di cosa avresti bisogno? Sappiamo bene che il cibo è solo una compensazione. Io ti suggerirei di porti degli obiettivi e perseguirli. Innanzitutto dedicare più attenzione a una dieta equilibrata. E poi dedicare più tempo a te stessa: coltivare hobby e fare qualsiasi attività che sia di tuo gradimento. Distrarsi dal pensiero del cibo e trovare piacere e gratificazione in altre cose, è un elemento che fa la differenza. Certo a parlarne sembra facile ma con impegno, dedizione, continuità, consapevolezza e disponibilità, e soprattutto tempo, le cose appaiono più vicine alla nostra portata.Spero di averti dato qualche spunto di riflessione e perchè no, un incentivo a migliorare il tuo stato di salute fisica e mentale.

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